Come ogni dip che si rispetti, anche questo è accompagnato dalle solite elucubrazioni sullo stato finanziario di MicroStrategy, che è la compagnia a livello mondiale che detiene la maggiore quantità di Bitcoin all’interno delle sue casse.
In molti avevano indicato 21.000$ come soglia per il disastro. Prezzo che abbiamo toccato nella notte e che non spinto $MSTR a portare i propri libri in tribunale. Questo perché in realtà la soglia è decisamente diversa (e molto più bassa).
Quindi no, non dovremo aspettarci una liquidazione delle enormi posizioni di MicroStrategy. Cosa che è un buon segno anche per Bitcoin nonostante un momento molto complicato sul mercato. Momento complicato sul quale possiamo investire con eToro – vai qui per ottenere un conto virtuale gratuito con TUTTI GLI STRUMENTI PREMIUM per il trading – intermediario che offre nel complesso a listino 72+ cripto asset sui quali poter investire con il top degli strumenti per l’analisi e l’operatività.
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No, Microstrategy non verrà liquidata a breve
Al mondo crypto, in particolare per mezzo di coloro i quali amano il sensazionalismo spicciolo, piace il chiacchiericcio, in particolare quando questo non è accompagnato da alcun tipo di fondamentale. La situazione di MicroStrategy, che ha in cassa ~130.000 Bitcoin, è una di quelle che più frequentemente si guadagnano le prime pagine dei giornali. In caso di crack per Bitcoin la compagnia sarebbe costretta a vendere i coin accumulati? Risposta breve: sì, ma su livelli di prezzo decisamente più bassi di quelli di adesso.
Ad oggi MicroStrategy ha per la precisione 129.218 Bitcoin in cassa, per un controvalore di circa 2,9 miliardi di dollari. Di contro il collaterale che deve avere per i prestiti ottenuti è di 420 milioni di dollari. Il che vuol dire che potrà sostenere la propria posizione aggiungendo Bitcoin come collaterale fino a quando questa somma sarà completamente coperta. Facendo un rapido calcolo saremmo intorno ai 3.250-3.500$ di valore per singolo Bitcoin prima che arrivi la cosiddetta margin call, ovvero la chiamata a coprire la propria posizione da parte di chi ha offerto il prestito.
Siamo dunque sideralmente lontani dal crack che potrebbe portare MicroStrategy alla rovina. E comunque anche a quel punto potrebbero esserci iniezioni di capitale di altro tipo. La posizione di MicroStrategy è dunque solida e non dovremmo temere almeno sul breve che tutti questi Bitcoin si riversino sul mercato.
I 21.000$ di cui si parlava sui social si riferivano in realtà alla necessità di coprire una parte della posizione, minima in realtà. Cosa che potrebbe essere avvenuta nella notte, con un trasferimetno di circa 2.000 BTC.
MicroStrategy è comunque fortemente sotto
O underwater, come in genere si dice in gergo tecnico. L’investimento complessivo ha perso più di 1 miliardo di dollari, cosa che sembrerà spaventosa soltanto però se non paragonata con il resto dell’andamento del mercato. Anche l’azionario è pesantemente giù ed una posizione che ha perso nel complesso circa il 25% rispetto al costo complessivo di acquisto in momenti del genere non sembrerebbe poi essere così malaccio.
Saylor ha acquistato a prezzi più alti di quelli di oggi? Si mettano l’anima in pace santoni, guru e profeti di sventura: nessuno ha previsto mettendoci del denaro un calo di questo tipo: nessuno o quasi si aspettava un’inflazione del genere e nessuno al tempo stesso poteva immaginare il seguito delle politiche zero covid in Cina e il conflitto in Ucraina. Tutte cause che sono in concorso per uno dei momenti più duri di sempre per l’economia internazionale. Momento duro che sta facendo pagare un prezzo molto alto anche a Bitcoin.
Basta ste marchette per etoro!
Ciao Giovanni, se vuoi ti giriamo direttamente gli F24 che paga la nostra società, oppure gli stipendi di chi ivi lavora. Cosa significa tutto questo? Ah si, sei il buon santone che lavora agrattisse sulla tua società immaginiamo.