I prossimi Giochi Olimpici potrebbero sfruttare la tecnologia blockchain per garantire maggior sicurezza gli spettatori, nelle prossime edizioni che si terranno in Francia tra due anni. Il Comitato Olimpico di Parigi 2024 sta pensando di emettere biglietti di ingresso sotto forma di Non Fungible Token, sfruttando la loro unicità come garanzia di titolo non contraffabile.
Il progetto è ancora in fase di studio e non abbiamo ulteriori dettagli tecnici a riguardo, ma la notizia torna a farci parlare dell’utilità di NFT e blockchain nel mondo reale, soprattutto in occasione di eventi di tale portata. Dopo i tristi avvenimenti della finale di Champions, Parigi sembra aver preso nota.
La notizia che vi riportiamo ha per noi tutte le sembianze di un Déjà vu. O perlomeno, in questa sede possiamo lanciarci in un legittimo ve l’avevamo detto con un pizzico di orgoglio. Ci riferiamo alle scene che ci auguriamo di non dover commentare mai più in occasione della scorsa finale di Champions League, e che tanto fanno male a sport e tifosi.
In quella occasione avevamo puntato il dito contro UEFA, rea di aver male organizzato la logistica di un evento la cui portata in termini di spettatori paganti non rappresenta certo una novità. Sarebbe bastato adottare un sistema di biglietti nominativi sotto forma NFT per evitare disordini di quel tipo, al netto di esagitati facinorosi che popolano tristemente le curve di ogni club.
In questa occasione il dito puntato contro UEFA si trasforma in mani che applaudono al Comitato Olimpico francese, che evidentemente ha preso i fatti di Parigi come lezione da assimilare, per il bene dello sport e dei tifosi che vorrebbero popolare tribune e spalti per godersi una giornata di festa.
Disposizioni del genere sono già in fase di studio per l’organizzazione della Coppa del Mondo di rugby del 2023, per le Olimpiadi e per le Paralimpiadi del 2024. Disposizioni tra l’altro già in atto in eventi del calibro di French International Tennis.
Le parole di Michel Cadot, delegato interministeriale delle Olimpiadi del governo francese, trasudano lungimiranza e capacità di imparare dal passato. Sfruttando le potenzialità di una tecnologia del presente, ma che purtroppo per molti apparati centrali sembrerebbe essere appartenente a un futuro ancora remoto.
Il laconico ve l’avevamo detto di poche righe sopra era rivolto a un’organizzazione grande e non a corto di spiccioli come UEFA, alla quale avevamo indicato una soluzione tangibile per eliminare la piaga del bagarinaggio in occasione di eventi così popolari e popolosi. La stessa organizzazione poi ha visto come noi la Premier League brevettare i suoi marchi per entrare nel metaverso in tempi piuttosto recenti.
Da qui alle prossime Olimpiadi passeranno due anni, con ogni probabilità un lasso di tempo sufficientemente ampio per fare fronte a problemi organizzativi di questo tipo. A Parigi stanno già studiando NFT legati a QR Code con attribuzione univoca per garantire un facile e sicuro accesso agli spettatori dei Giochi Olimpici 2024. Un plauso da parte nostra, augurandoci che l’operazione sia di esempio per tutte le istituzioni che governano lo sport a qualsiasi livello.
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