L’appuntamento che tutti aspettano, investitori in cripto o in altri mercati, è per le ore 20:00 italiane, quando avremo il dato sui tassi di interesse imposti da Federal Reserve. Che ci sia un rialzo è scontato, data la situazione sul fronte inflazione e dato anche quanto era stato indicato nella precedente riunione del FOMC.
A tenere banco sarà l’entità dell’aumento dei tassi: mentre il consenso fino a poco fa, frutto anche di quanto affermato da Powell il mese scorso, era stabile sullo 0,50%, a partire da un paio di giorni sta prendendo corpo con sempre più forza la possibilità che ci siano rialzi più sostanziosi.
È importante per Bitcoin? Sono importanti per il resto del mondo cripto? Assolutamente sì ed è per questo che cercheremo di offrire a tutti una mappa dei possibili movimenti e delle possibili reazioni del mercato all’uscita del dato e, successivamente, in relazione alla conferenza stampa. Due eventi sullo stesso dato, ma che possono avere effetti diversi sul mercato.
Un evento che porterà sicuramente volatilità sul brevissimo periodo, sulla quale possiamo investire con Capital.com – vai qui per ottenere un conto gratuito di prova con CAPITALE VIRTUALE ILLIMITATO – intermediario che offre il top in termini di listini cripto nel mondo finanziario, con 140+ crypto asset presenti.
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Su questo aspetto ormai c’è davvero poco di cui discutere. Un rialzo dei tassi è dovuto, pena il dover continuare a rincorrere un’inflazione che potrebbe essere ancora distante dal picco. Il mandato di Fed è di cercare di mantenerla stabile tenendo conto anche dell’occupazione, e l’essere vicino alla doppia cifra anno su anno impone un intervento.
Una situazione non esattamente nuova, nonostante tutti i banchieri centrali facciano di tutto per fingersi sorpresi. Una situazione che aveva portato Fed a parlare di rialzo dello 0,5% a giugno e poi a luglio. Situazione che aveva avuto il suo impatto su Bitcoin e sul comparto cripto in generale.
Un mese fa, appunto: ma in momenti così nervosi per i mercati un mese corrisponde ad un’era geologica. E dato che l’inflazione si è dimostrata ancora imprendibile e imbattibile, le cose potrebbero rapidamente cambiare.
Il sentiment è cambiato molto rapidamente nel corso delle ultime 48 ore, complici inequivocabili segni che arrivano da mercati e famiglie. Inflazione imprendibile, mercati che hanno, durante il lunedì nero già reagito nel peggiore dei modi e convinzione che i 75 punti base siano già prezzati. Ovvero che i mercati abbiamo già perso quello che dovevano perdere in seguito all’inasprimento del cammino di Fed verso tassi più alti.
Sarà vero? Probabilmente sì. Anche se i mercati continuano ad apparire nervosi, e nel caso delle cripto fiacchi, al punto tale da rendere imprevedibile qualunque tipo di reazione sul breve periodo.
E questo lo abbiamo visto durante gli ultimi incontri: in una direzione dopo la comunicazione del rialzo, in un’altra mentre Powell parlava. Questo perché la situazione a livello macro è tanto complessa da costringere i mercati a valutare non soltanto il mero dato numerico, ma anche le intenzioni espresse tramite il rialzo.
In altre parole non sarà la differenza di 25 punti base a cambiare l’andamento del mercato, ma il piano disegnato da Fed in relazione al rialzo comunicato. Questa sembrerebbe essere ormai opinione diffusa, perché gli occhi sono puntati più sul possibile andamento dei prossimi mesi, in termini di dichiarazioni, che su altro. Con un grosso, enorme problema.
We keep monitoring, ovvero continuiamo a monitorare. È stato il mantra di Jerome Powell da inizio anno, diventato in certi ambienti quasi una barzelletta. Una scusa per cambiare traiettoria ad ogni incontro, per rassicurare ma poi spaventare, in ultimo per promettere cose che non si possono mantenere, per poi tirare fuori la scusa dei dati al momento giusto.
Se è vero che la situazione in cui si trova ad operare Fed è particolarmente difficile, è altrettanto vero che a dominare è l’andamento dell’inflazione. Una Fed che può essere solo reattiva e che di spazio per programmare ne ha davvero poco.
Non sembrerebbe essere completamente esclusa l’ipotesi di un rialzo di un intero punto percentuale, almeno secondo alcuni analisti forse in cerca di titoloni in prima pagina. Quanto c’è di vero? Lo scopriremo solo vivendo, ovvero stasera alle 20:00.
C’è di vero però che la situazione è molto complessa e che non ne usciremo soltanto facendo fine tuning sui tassi di interesse.
In primis il tentativo di miracolo di Celsius, che sta cercando di recuperare da una situazione che appariva come irrimediabilmente compromessa. Anche quanto iniziato a circolare nella notte riguardo le difficoltà di Three Arrows non promette nulla di buono, anche se parte dei fondi del gestore dovrebbero aver già raggiunto i mercati per la liquidazione.
La debolezza del settore è imputabile sicuramente ad effetti macro, ma l’effetto a valanga al tempo stesso sembrerebbe essere stato innescato. Speriamo di non trovare ulteriori sorprese nei prossimi giorni. Perché di bail out, fortunatamente aggiungiamo noi, nel mondo cripto e Bitcoin non esistono.
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Vedi Commenti
Bannate Antonio per favore! Offende in ogni senso. Grazie.
Fatto. Purtroppo la gente sta soffrendo il crypto winter e sta andando ai pazzi. Molto complessi deve avere sto Antonio.
Ringrazio il mondo Crypto e Cripovaluta.it perché mi ha aiutato con le giuste informazioni a imparare di più. Credo questo ribasso è un' ottima possibilità di nuovi profitti.
Grazie mille
2000€!?😂Vai commentare su FTX e torna tra un anno.
E chi è Bill Gates? A si quello che circa 10 anni fa disse che Bitcoin era equiparabile ai soldi del Monopoli? Peccato che se avesse investito da allora solo 1 per cento dei suoi profitti annui, ora sarebbe il padrone del mondo. Ma pensate qualche volta con la vs testa invece di pendere dalle labbra altrui.
Stiamo esagerando. Se continui ad offendere ti banniamo.