L’Arizona State University si sta preparando ad abbracciare la tecnologia blockchain per una serie di iniziative a vantaggio dei propri iscritti. Nel mirino degli accademici sarebbero finiti Web3 e metaverso come strumenti integrativi di un’offerta formativa che punta anche sull’insegnamento a distanza.
L’approccio di ASU verso le criptovalute sarà completo e immersivo: il progetto verrà declinato anche sotto forma di Non Fungible Token che permetteranno agli studenti di partecipare a eventi di diversa natura.
Una buona notizia per un comparto in aperta sofferenza, enormemente lontano dai suoi massimi ma che sta combattendo per rimanere in scia. Possiamo trovare i migliori token su eToro – vai qui per ottenere un conto virtuale gratuito con i TOP STRUMENTI – intermediario che ci permette di investire su 75+ token tra i quali figurano ovviamente anche i migliori del settore metaverse.
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Università dell’Arizona nel metaverse
Secondo quanto presente in un filing all’USPTO, ente ormai presenza abituale sulle nostre pagine, l’Arizona State University si starebbe preparando a entrare nel metaverso in modo massivo.
In precedenti occasioni vi abbiamo raccontato come gli specialisti di marchi abbiano lavorato a progetti legati al mondo del calcio. I brevetti si riferivano perlopiù a utilizzi in chiave NFT di marchi ben noti a tifosi e appassionati.
In questa sede torniamo a parlare di Non Fungible Token legati al mondo dell’istruzione, ma che allo stesso modo hanno a che fare con intrattenimento ed eventi sportivi. I primi beneficiari saranno gli studenti dell’Arizona State University, che potranno accedere a eventi interni ed esterni al campus, visitare opere d’arte, fruire di highlight sportivi e accedere a corsi accademici su metaverso.
Questa ultima possibilità in particolare deve aver suscitato l’interesse dei piani alti di ASU verso la tecnologia blockchain e i suoi specifici campi d’applicazione: durante la pandemia, quasi 60.000 dei circa 150.000 iscritti hanno seguito lezioni e sostenuto esami a distanza.
Quella che si prepara è un’evoluzione in chiave cripto delle attuali tecnologie che rendono possibile la formazione non in presenza. La prestigiosa università ha deciso poi di alzare il tiro e offrire ai suoi iscritti le modalità tipiche di fruizione dei NFT, quelle cioè legate all’intrattenimento e agli eventi.
Criptovalute e istruzione, un legame sempre più stretto
Non è la prima volta che ci troviamo a commentare con piacere le felici intersezioni tra criptovalute e istruzione. Abbiamo già visto Ethereum impegnarsi in favore di ricercatori e università, con la criptovaluta che in questo momento non se la passa bene data l’attuale fase calante dei mercati.
Un altro felice esempio ci arriva da Algorand che sostiene l’università di Melbourne; da segnalare la presenza di Silvio Micali a capo del progetto, un nome altisonante nell’ambiente, e non solo in Italia. E già che ci siamo spostati nel Belpaese, torniamo a segnalare $ALGO con una notizia più fresca: Algorand Foundation ha deciso di aprire una scuola in Italia dedicata a blockchain e tecnologie distribuite.
E se si parla di istruzione e impegno nel sociale, Bitcoin non può mancare all’appello: è recentissima la notizia di Bitcoin Academy che nasce a Brooklin, uno dei quartieri più popolari e difficili di New York.
La Grande Mela è tornata per l’ennesima volta in home page proprio ieri, quando vi abbiamo raccontato del sindaco Adams e del suo controverso annuncio su un probabile veto ai danni del mining Bitcoin. Il primo cittadino di New York è presente nelle nostre news ormai da tempo, facendo registrare umori altalenanti sulle criptovalute. Probabilmente il Democratico è troppo sensibile alle oscillazioni dei mercati, mai così incerti come in questo momento.