Incredibile sviluppo quello che arriva da OS Summit, la più importante delle conferenze per il software open source e per Linux. Cardano entrerà infatti a far parte della Linux Foundation con status Gold, prima no profit a raggiungere un livello del genere.
Una mossa non solo pubblicitaria, ma che potrebbe aiutare Cardano a trovare appoggio presso quello che è, ad oggi, il progetto Open Source più famoso e utilizzato di tutti i tempi. Una notizia che in pochi si aspettavano e che certifica ancora una volta che, seppur con qualche difficoltà, l’espansione dell’ecosistema targato Cardano.
Ottima notizia, a nostro avviso, anche per $ADA sul medio e lungo periodo. Potremo investirci anche con eToro – che offre su Cardano anche lo staking automatico per ogni acquisto – intermediario che ci consente di investire su 75+ cripto con strumenti di trading avanzati e con la presenza anche di servizi unici del ramo fintech.
Per chi preferisce il Trading Automatico è infatti disponibile il CopyTrader, sistema che consente la copia dei migliori trader che utilizzano questa piattaforma e che ci fa anche spiare come stanno operando. Abbiamo poi anche gli Smart Portfolios se dovessimo preferire degli investimenti già diversificati e che ci consentono di operare in stile ETF. Bastano 100$ per aprire un conto reale.
Cardano entra nella Linux Foundation
Svolta per Cardano, che tramite l’account della fondazione che lo controlla ha annunciato l’ingresso nella Linux Foundation in qualità di membro gold. Notizia che è stata poi ripresa anche dalla Foundation stessa tramite il suo account Twitter.
L’Open Source è una questione di community. Riguarda il far aggregare persone da diverse aziende, paesi e con diversi background. La Fondazione Cardano è concentrata nell’aumentare l’adozione della tecnologia blockchain e crediamo fortemente nella costruzione di una community open source vivace e aperta intorno alla nostra tecnologia, cosa che è parte del raggiungimento del nostro obiettivo principale. La The Linux Foundation, con il suo incredibile record come aggregatore di collaborazioni intorno a progetti open source interessanti, è il posto perfetto per noi.
Questo il commento di Dirk Hohndel, che riveste all’interno di Cardano il ruolo di Chief Open Source Officer. Commento al quale si è aggiunto quello di Jim Zemlin, che è invece Direttore Esecutivo della fondazione che cura Linux.
La Cardano Foundation rappresenta un percorso naturale per l’adozione delle tecnologie in blockchain, per permettere il computing decentralizzato per diversi set di applicativi. Con Dirk alla guida di Cardano e la forte community che già supporta il network, siamo felici di offrire le nostre risorse per costruire insieme verso il futuro.
Commenti entusiastici che però non lasciano trapelare altri eventuali accordi in futuro e in che modo Cardano potrà essere coordinata con i prossimi sforzi di Linux.
No, non vuol dire inclusione automatica, ma è comunque un traguardo importante
Qualcuno sui social ha iniziato a parlare di possibilità di integrazione automatica di Cardano all’interno delle principali distribuzioni Linux: non è così, dato che ogni distribuzione decide in assoluta autonomia quali software integrare.
Tuttavia si tratta comunque di un ottimo passo in avanti per Cardano, che così otterrà ulteriore visibilità presso una delle community software più rilevanti del mondo. Community che hanno già grande familiarità con il mondo dell’Open Source e che ora avranno un rappresentante del mondo blockchain all’interno della fondazione che governa il loro sistema operativo.
Qualcosa che a nostro avviso potrà avere degli effetti interessanti anche sulle previsioni Cardano, che ancora puntano a livelli di prezzo molto più alti di quelli attuali. Previsioni che potrebbero essere confermate anche con l’arrivo del prossimo aggiornamento, ritardato per la sistemazione di qualche bug.