Si chiama JCT, acronimo di Japanese Content Token. Questa criptovaluta era sconosciuta pressoché a tutti fino ad un paio di giorni fa, sconosciuta anche a coloro che seguono da vicino il mercato crypto e si interessano di altcoin. Eppure qualcosa di davvero straordinario è successo nell’arco di pochissimo tempo: fino alle 15.30 italiane del 6 maggio, infatti, il suo valore era fermo -come da un po’di tempo a questa parte- intorno agli 0,04$ per token.
Poi, improvvisamente, il boom. Nell’arco di appena due ore il valore di JTC è aumentato del 700%, portando il cambio con il dollaro americano intorno ai 30 centesimi per token. Questo aumento di prezzo si specchia in un aumento della capitalizzazione di circa 96 milioni di dollari, ma non sono stati i soli investiti durante la giornata di ieri: a 24 ore di distanza dall’inizio di questo straordinario rialzo, infatti, JTC è arrivato a segnare un rialzo di oltre 1.000% e la sua capitalizzazione di mercato è diventata tale da entrare nella top 100 globale.
Non ci sono grandi notizie che possono aver causato questo rialzo: nessun accordo particolare, nessuna frase pronunciata da qualche personalità importante, nessun exchange che ha deciso di puntare su JCT includendolo per la prima volta sulla sua piattaforma. Tutto questo fa pensare che ancora una volta ci siano state delle manipolazioni di prezzo, operazioni ormai all’ordine del giorno nel mercato crypto. Non ne è immune nemmeno Bitcoin.
Su un exchange non regolamentato da alcuna autorità finanziaria, una singola transazione da 41 milioni di dollari ha segnato l’apertura delle danze per Japanese Content Token. Da quel momento il prezzo non ha fatto altro che aumentare fino a toccare gli 0,40 dollari di controvalore. Nel mentre JaCKET, la startup che ha creato questo token, non ha rilasciato alcun comunicato che possa in qualche modo giustificare questi rialzi.
A questo punto la domanda può essere soltanto una: quanto è probabile che JCT possa rimanere nella top 100 delle criptovalute più capitalizzate? Sembra abbastanza evidente che qualsiasi operazione speculativa ci sia stata non è in grado di giustificare questi nuovi livelli di prezzo sul lungo termine. In parte il valore è già rimbalzato, ritornando al di sotto dei 30 centesimi di dollaro.
A questo punto è interessante fare il punto su che cosa sia questo progetto. che attualmente si trova 65esimo nella classifica di CoinMarketCap con una capitalizzazione di mercato di quasi 82 milioni di dollari.
Il progetto in sé è davvero singolare. Questo token è stato prima di tutto presentato ad alcune aziende giapponesi coinvolte nel turismo: attrazioni, ristoranti, musei, agenzie di viaggio e così via. Le aziende che hanno deciso di unirsi al progetto sono state incluse tra i nodi della blockchain, ed offrono ai possessori dei token la possibilità di utilizzarli per acquistare i loro beni e servizi. In molti casi, utilizzando questi token al posto del denaro tradizionale è possibile ricevere sconti ed offerte esclusive. Insomma, si tratta di una criptovaluta pensata per i turisti che visitano il Giappone. Una cosa molto strana ed effettivamente ancora lontana dall’essere ampiamente accettata dalle attività locali.
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