Breitling stringe accordi con BitPay e inizia ufficialmente ad accettare pagamenti in criptovalute. Saranno Shiba Inu Coin, Ethereum e Bitcoin gli asset supportati dall’intermediario, chiamato ad accompagnare l’orologiaio svizzero nel suo approdo al mondo cripto.
Un altro prestigioso brand del lusso fa capolino in un ecosistema che ha molto da offrire, e che testimonia come l’attuale fase bear dei mercati non preoccupa più di tanto di chi guarda alle criptovalute con un approccio a lungo termine.
Ottima notizia per l’adozione del mondo cripto anche al di fuori degli appassionati. Possiamo investirci con eToro – vai qui per ottenere un conto di prova gratuito con il TOP degli STRUMENTI ( auto crypto trading inclusi) – intermediario che ci permette di investire su tutte le principali criptovalute presenti sul mercato, con un listino che ne contiene 75+.
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Un altro grande marchio del lusso nel mondo cripto
La storia di Breitling è antica e costellata di aneddoti interessanti, con due princìpi ispiratori che hanno da sempre illuminato la vision dell’azienda. Da una parte l’innovazione tecnologica, dall’altra un forte orientamento al marketing.
Seguendo questo binario a ritroso scopriamo che Léon Breitling mise a punto il primo pulsografo della storia nel 1893, dispositivo per la misurazione della frequenza cardiaca talmente preciso da ricevere il consenso dei medici dell’epoca.
Due anni più tardi il geniale orologiaio presenta un rivoluzionario cronografo dalla straordinaria precisione. Di pari passo non manca di pubblicizzare le sue scoperte intuendo prima di tutti nel suo settore, le straordinarie potenzialità del marketing.
Dalla sua fondazione datata 1884 ad oggi, l’azienda non ha mai perso di vista quei due cardini che hanno guidato la sua fortuna. La notizia di oggi sa di conferma, con Breitling che fa il suo ingresso nel mondo delle criptovalute forte della collaborazione con BitPay. Saranno Bitcoin, Ethereum e Shiba Inu gli asset accettati per l’acquisto degli esclusivi segnatempo svizzeri. E dal sito ufficiale del produttore arriva la conferma: la pagina dedicata allo shop presenta i modelli della collezione quotati in Bitcoin.
Il marchio di orologi di lusso Breitling accetta le cripto! Benvenuti da BitPay: siamo felici di avere una partnership per offrire nuove modalità di pagamento ai vostri clienti.
Ennesimo colpo non da poco anche per BitPay, dopo gli accordi stretti con Vueling per il pagamento di biglietti aerei in criptovalute, con il brand dei pagamenti su cripto che continua ad allargare la proporzione delle sue collaborazioni.
Orologi sempre più cripto: ecco come
Ennesimo produttore di orologi di lusso ad abbracciare le criptovalute. Non molto tempo fa avevamo raccontato della collezione Big Bang Unico di Hublot, per il cui acquisto è accettata solo una valuta in particolare. Indovinate quale?
Passi ancor più lunghi quelli compiuti da TAG Heurer, che sempre dalla Svizzera imbocca la strada in direzione cripto per accettare pagamenti in Bitcoin nella sua boutique statunitense. Lo sponsor di Red Bull Racing bissa a poche settimane di distanza con un’incursione nel mondo NFT, presentando uno smartwatch in grado di gestire wallet e visualizzare Non Fungible Token direttamente dal suo display.
Ai discendenti di Léon Breitling si può perdonare l’ingresso nel mondo cripto con leggero ritardo sulla concorrenza: salutando con piacere il loro arrivo ricordiamo che col suo pulsografo del 1893, il geniale orologiaio ha anticipato di 120 anni o giù di lì le funzionalità che avremo ritrovato in seguito negli smartwatch di ultima generazione.
Pinco Pallo ha dei dollari (o Euro) e compra cripto. Poi esce e va al negozio o al fast food, allo stadio o al concessionario e paga in cripto. La ditta incassa e riconverte all’istante in dollari. ma lui si sentira’ molto piu’ figo. avra’ fatto incassare commissioni al CZ di turno e avra’ qualcosa da raccontare agli amici. almeno per un giorno.
Oppure…
Pallo Pinco vive in Africa. Il suo paese non ha una sua moneta, ma usa quella di uno stato colonialista. Poi conosce bitcoin [….]
Invece Pinco Pinco è il tuo vicino di casa. Aveva mandato dei fondi per supportare Assange e la sua causa per riavere la libertà, ma quei fondi sono stati bloccati dal governo Usa. Allora gli ha mandato bitcoin, e questi sono arrivati. A differenza tua Pinco non usa le crypto per “fare il figo” ma per portare avanti battaglie di civiltà (in maniera assolutamente legale) evitando censure.
Mi sembri mio figlio: quando il dito punta la luna…. Voi fissi a guardare il dito.
NO ANTONIO NON MANGIARE IL DETERSIVO QUELLO FA MALEEEEE