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Bitcoin e Crypto: colpo di scena dal MiCA! | Sostanziale miglioramento

2 anni fa
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La Francia ha ottenuto quanto voleva, ovvero è riuscita ad ottenere l’approvazione del pacchetto MiCA sulle criptovalute entro la mezzanotte del 30 giugno 2022. Un pacchetto che viene approvato con qualche modifica sostanziale (cosa che ci fa pensare ad un intervento di lobbying da parte dei grandi exchange) e che lascia tanti interrogativi aperti.

Interrogativi che dovranno essere risolti per capire in che direzione vorrà muoversi l’Europa e se il MiCA sarà la pietra tombale sul settore oppure uno spunto per la crescita futura e lo sviluppo organico delle economiche che vi cresceranno intorno.

Il rischio, lo aggiungiamo, è sempre quello, ovvero di una normativa troppo stretta da parte di un’UE ipertrofica quando si tratta di creare regole, in particolare su settori nuovi e in forte espansione.

Una buona notizia per il settore? Nel complesso sì, e potremo investirci con Capital.comvai qui per ottenere un conto virtuale gratuito e illimitato anche nel capitale virtuale – intermediario che ci offre accesso a tutti i migliori strumenti per fare trading sulle cripto, con 140+ cripto asset a listino.

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Passa il MiCA: cosa cambia rispetto al testo originario

Sul tema è già intervenuto l’ottimo Patrick Hansen, che sta seguendo la vicenda da tempo, offrendo resoconti molto puntuali e soprattutto facili da comprendere anche per chi non è un esperto di leggi e regolamentazioni. Per capire da quale punto si partisse invitiamo tutti a guardare a quanto avevamo scritto già tempo fa su queste pagine, evidenziando anche i punti più critici della normativa, che avevamo anche avuto modo di discutere con due parlamentari della Repubblica.

Andiamo con ordine, analizzando punto per punto quali sono i punti maggiormente critici sui quali si è discusso e la soluzione che è stata offerta dal MiCA, chiudendo poi anche su qualche commento politico che troviamo, senza mezze misure, assolutamente disgustoso.

  • Nessuna soglia di esenzione

Ed è uno degli aspetti più problematici, non solo a livello operativo, ma anche perché segnala una differenza di approccio a favore della cosiddetta finanza tradizionale, per la quale soltanto i trasferimenti a 1.000$ sono sottoposti alle più stringenti norme contro il riciclaggio.

Il MICA va avanti, ma può andare bene così?

Un segnale politico forte, che si basa su una falsità tecnica, ovvero che la natura stessa delle transazioni in cripto permetta di spezzare senza limiti una transizione di qualunque proporzione. Se è vero che il trasferimento di somme può essere decisamente poco costoso, è altrettanto vero che trasferire denaro fuori dallo stesso exchange in più transazioni farebbe scattare i soliti campanelli di allarme. La troviamo una norma ingiustificatamente oppressiva e una di quelle sulla quale si sarebbero dovute fare le barricate.

  • Nessun AML per i trasferimenti P2P

E potrà sembrare una conquista, ma è in realtà un’accettazione dei limiti tecnici di intervento. Come pretendeva UE di implementare norme AML e KYC tra persone che operano utilizzando i network P2P come Bitcoin?

Tuttavia data la follia che talvolta sembra prendere possesso del nobile consesso di Bruxelles, in particolare quando si parla di cripto, forse faremmo bene a ritenerla una conquista importante.

  • Soglia di 1.000$ per i trasferimenti verso wallet privati

Anche se si parte dai cosiddetti CASP. E questa è una conquista effettiva. Per i trasferimenti sopra i 1.000$ partirà il già previsto complesso di analisi e normative AML, ovvero contro il riciclaggio.

La verifica sarà dunque operativa soltanto per trasferimenti relativamente sostanziosi. Su questo si può tirare un sospiro di sollievo. Non possiamo tirarlo però per quanto riguarda le modalità di verifica: come faranno i clienti degli exchange a dimostrare effettivamente di essere i possessori del wallet di destinazione?

Soglia di 18 mesi per l’implementazione

Ci sarà per l’implementazione un periodo di grazia di 18 mesi, al termine dei quali tutti saranno obbligati a sottostare a tali regole, almeno in qualità di entità registrate in Europa. Da qui le strade saranno due:

  • Obbedire

E sarà quanto faranno gli exchange che hanno deciso di regolamentarsi in Italia, anche per evitare di vedersi in futuro oscurare i siti.

  • Offrire ai clienti alternative più libere

E questo sarà il gioco, facile, di operatori extra-europei che dovranno obbedire a norme decisamente meno restrittive. Norme che a nostro avviso hanno il rischio in Europa di disegnare un recinto troppo stretto, che avrà come effetto l’opposto di quanto ci si aspettava forse a Bruxelles, ovvero spingere le persone al di fuori del perimetro normativo.

Il curioso commento, ancora una volta, di Assita Kanko

Assita Kanko è la madrina di questo impianto legislativo e si esprime ancora una volta con toni particolarmente duri verso il comparto cripto, tra le altre cose con accuse che non hanno alcuna base, neanche la più debole, ancorata alla realtà.

Troppo a lungo i cripto asset sono stati sotto il radar delle forze dell’ordine e del law enforcemente. I terroristi hanno utilizzato le cripto per raccogliere fondi per l’accesso alla pornografia infantile e i criminali per riciclare i loro proventi. Oggi abbiamo fatto un grosso passo in avanti per contenere questi problemi.

Senza che ci sia lo straccio di una prova del fatto che i criminali utilizzino i circuiti cripto a questo scopo e che questo tipo di utilizzo sia un qualche modo rilevante rispetto all’enorme mole di valore che viene spostata con questi sistemi.

Un incrocio tra “chi pensa ai bambini?” e lo spauracchio di cose che sono, consentitecelo, molto più serie di quanto è stato discusso a livello di Unione Europea. Spiace vedere una classe politica che si sottrae ad una discussione franca sugli eventuali problemi e che preferisce agitare lo spauracchio di cose sì terribili, ma che con il mondo di Bitcoin e delle criptovalute c’entrano fortunatamente poco.

Gianluca Grossi

Caporedattore ed analista economico. È divulgatore per blockchain, Bitcoin e criptovalute in generale. Solida formazione tecnica, si occupa del comparto dal 2015. Detenzioni: Bitcoin, Ethereum.

Vedi Commenti

  • Buongiorno a tutto il gruppo e al mitico Gianluca Grossi. Ora ci vengono a dire che vogliono pensare ai bambini come pretesto per giocare con la disinformazione. Loro dei bambini non gliene piò fregar di meno, infatti cosa hanno risolto riguardo lo sfruttamento dei minori? L'uso dei minori nella prostituzione? Rapimenti di bambini per portarli nelle cliniche in Argentina e trasformarli? Non hanno risolto nulla perchè dietro a tutto ciò ci sono anche i loro interessi. Noi discutiamo di Bitcoin, e devo dire che se riesce a toccare nuovi massimi con tutto ciò che sta passando, allora è una vera e propria potenza, ma mentre discutiamo ci sono bambini che soffrono a causa di persone viscide bugiarde e ipocrite e come queste. I Bambini non si toccano. Forza BTC sempre.

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  • Serve solo per.preparare il terreno alla loro CBDC e ad introdurre il credito sociale

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  • Vi consiglio di guardare l'intervista/chiacchierata che ha fatto Gianluca con Matteo approposito delle cbdc e di farla girare ad amici e parenti, molti di loro penseranno che siamo tutti in preda da delirio da acido lisergico, ma tra qualche anno, avendo giocato d'anticipo gli si insinuera' il dubbio e non c'è nulla di più potente che insinuare un dubbio nella mente di una persona.
    Credo che la maggioranza delle persone si avvicinino a bitcoin guardandolo come forma di investimento, ma poi scoprono che bitcoin è molto di più, bitcoin è una rivoluzione.
    Chissà mai che un giorno festeggeremo tutti insieme con fiumi di prosecco..........

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