Anche Frank Zappa finirà nel metaverso. L’operazione sarà gestita da Universal Music, che ha precedentemente acquistato l’intero catalogo del geniale musicista italoamericano. Nei piani della label ci sarebbe l’ormai collaudata formula che a partire dai Non Fungible Token mirerebbe a declinare l’esperienza di Zappa in chiave Web3.
Proseguono senza indugio le incursioni dell’industria discografica nelle tecnologie on chain, che stanno dimostrando di essere appetibili al tanto all’establishment quanto agli appassionati. Musica, aneddoti e memorabilia di Zappa saranno a disposizione dei fan per un’esperienza immersiva nella vita e nell’opera dell’artista.
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Il più grande genio musicale del secolo scorso, e qui sfidiamo chi ci segue a dimostrare il contrario, tornerà in vita grazie agli sforzi di Universal Music, che starebbe allestendo per lui una presenza nel metaverso. Il progetto sarebbe in fase embrionale e quindi non possiamo offrire ancora maggiori dettagli tecnici a riguardo.
Quando si parla di Frank Zappa gli appassionati di musica, quella buona, non possono non ricordare le gesta on stage e fuori dell’artista dall’impossibile classificazione. Artista che tornerà a vivere on chain con la sua opera e con, speriamo, una commemorazione della sua vita anche al di fuori dal palcoscenico.
Irriverente, geniale, innovativo, caustico provocatore e sperimentatore fuori dalle righe, Zappa si prese la briga di studiare da autodidatta e da adolescente le partiture per orchestra di Webern, Stravinsky e Schoenberg: per lui, il conservatorio imponeva metodi di studio a suo dire nemici giurati della creatività. Questo è solo uno degli innumerevoli aneddoti (veri) che lo riguardano, speriamo che in Universal stiano pensando a NFT commemorativi dei tanti fatti che lo riguardano, interessanti tanto quanto la sua sconfinata produzione artistica.
Produzione sulla quale Universal Music Group ha messo le mani da oltre dieci anni, acquistando la proprietà dell’intero catalogo e provvedendo alla ristampa in vinile delle sue pubblicazioni più interessanti. La collaborazione tra UMG e Zappa Trust ha portato anche al remastering in alta risoluzione di un numero sconfinato di registrazioni, molte delle quali ancora da pubblicare.
Continueremo a sondare ogni possibilità per celebrale l’immensa opera di Frank Zappa, riportando in luce il materiale ancora inedito fatto non solo di brani musicali, ma anche di immagini, permettendo così ai fan storici di entrare in contatto col suo mondo a trecentosessanta gradi. Sarà un’occasione anche per i nuovi fan, di conoscere il genio di Zappa attraverso le nuove tecnologie.
Le parole di Bruce Resnikoff, CEO e presidente di Universal Music Enterprises, suonano davvero molto bene alle orecchie di chi ha anche un minimo di amore per la musica. Non serve amare Zappa per riconoscerne il genio sconfinato.
E non serve amare la musica per intuire gli interessi di Universal, che con l’acquisizione dei diritti ha messo le mani su un patrimonio valutato in circa 30 milioni di dollari per quanto riguarda la produzione, a cui bisogna aggiungere altri due milioni di rendita annua per diritti di varia natura.
A quanto pare Universal Music sta prendendo gusto nel monetizzare dalle riesumazioni a tema musicale: dopo aver riportato in vita LimeWire, ora è il turno di Zappa. Interessante parallelismo tra il pirata della distribuzione musicale e il pirata della musica composta e suonata, che intorno alla metà degli anni ’80 fece applicare la seguente etichetta sui suoi dischi: “Attenzione: questo album contiene materiale che una società veramente libera non può temere o sopprimere”.
In risposta alle accuse di alcuni comitati che dipingevano la sua musica come pericolosa. Ci auguriamo che Universal Music non abbia intenzione di snaturare anche lui. E chissà se magari avrà piacere a incontrare Jim Morrison, Janis Joplin, Jimi Hendrix e l’altrettanto compianto Elvis in qualche metaverso?
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