Celsius ha chiuso il suo debito in Bitcoin su Maker ed è dunque ufficialmente non più a rischio liquidazione con quella posizione, con una situazione però che prima di essere dichiarata come risolta andrà analizzata su più fronti.
Una situazione che comunque non è stata ancora spiegata da chi sta governando questo periodo molto complicato per l’operatore, che non ha ancora riattivato la possibilità di fare prelievi per gli utenti e che non si è capito bene da dove abbia ottenuto il denaro per coprire per l’appunto queste posizioni.
Con altri dubbi che sembrano inoltre permanere per quanto riguarda la presenza di altri debiti non segnalati on chain o presso altri wallet che non sono stati ancora associati al gruppo. È tempo per cantar vittoria? Con ogni probabilità sì, nel senso che il peggio potrebbe essere già alle spalle. Ma che questo significhi un pieno ritorno all’operatività del gruppo è ancora troppo presto per dirlo.
Celsius chiude gli ultimi 40 milioni di debito su Maker
O meglio, 41,2 milioni di dollari per essere precisi, ottenendo così la possibilità di ottenere un collaterale indietro di circa 450 milioni di dollari. Un buon segno verso il recupero della normalità da parte del protocollo, che ricordiamo aver ancora congelato la possibilità di prelievo per gli utenti.
Una notizia che comunque è forse responsabile per il bump di prezzo di Bitcoin che in questo momento viene scambiato poco sotto i 21.000$, cifra che dopo le ultime vicissitudini del mercato cripto sono più che piacevoli da vedere sui mercati.
I fondi torneranno così nella piena disponibilità del gruppo, che non ha però ancora dichiarato pubblicamente il suo piano per tornare solvibile e per tornare, forse un giorno, alla piena operatività. Tutto questo mentre gli avvocati avevano consigliato di avviare le procedure per il fallimento, ritenendo la situazione non recuperabile sul breve e con FTX, sebbene senza conferme, che avrebbe rifiutato la possibilità di entrare con il suo capitale per cercare di salvare capra e cavoli.
Una situazione che, almeno per le informazioni che abbiamo noi a disposizione, risulta ancora piuttosto complicata e da chiarire su diversi punti, sebbene il rischio di liquidazione su Maker (già inesistente dopo gli ultimi pagamenti) è ormai svanito del tutto.
Ci sono ancora altre posizioni debitorie aperte che però sono coperte in modo concreto dall’attuale consistenza delle riserve in possesso del gruppo, questo fatto salvo qualche eventuale prestito che è avvenuto fuori dalla blockchain e che dunque è impossibile tracciare almeno per noi.
Le altre posizioni debitorie on chain di Celsius
Ci sono altre posizioni debitorie, con quasi 170 milioni di dollari su AAVE a fronte però di un collaterale di 500 milioni circa, così come ci sono ancora spiccioli su Notional Finance, e poco meno di 100 milioni su Compound, a fronte però di collaterale per oltre 300 milioni. Nel complesso non sembrerebbe essere una situazione eccessivamente preoccupante tenendo conto dell’attività on chain del gruppo.
Attività on chain che però potrebbe non raccontare tutta la storia: si parlava di 2 miliardi circa di buco, dove sono finiti? Meglio rimanere in guardia ed evitare facili entusiasmi, anche se sì, possiamo dire che qualcosa si sta muovendo, all’apparenza nella direzione giusta.