Bitcoin che continua a soffrire perdendo la soglia psicologica dei 20k, Ethereum di poco sopra i 1.000$ e settore degli altcoin fondamentalmente fiacco. Cosa succede al mondo delle cripto e di BTC? Quanto può mancare all’alba e al ritorno del sole in una delle notti più buie del settore?
Nelle ultime settimane abbiamo dovuto schivare profezie di sventura e profezie di rinascita in breve termine, con i commentatori che arrivano dal settore della finanza classica che in realtà non hanno contribuito a rendere la situazione chiara e leggibile anche per i meno esperti. Ed è per questo motivo che abbiamo deciso di offrire un vademecum completo a quanto sta accadendo non solo sul mercato cripto, ma sui mercati finanziari in generale, anche per permettere ai nostri lettori di avere una bussola con la quale orientarsi.
Il tutto mentre i mercati continuano a muoversi, anche se dentro un range molto ristretto. Un range all’interno del quale ci si può muovere intelligentemente, sempre però con gli strumenti giusti, come quelli offerti dalla piattaforma sicura Capital.com – vai qui per ricevere un conto gratuito con CAPITALE DI PROVA SENZA LIMITI ( piattaforma ideale per crypto auto trading) – intermediario che ci offre la possibilità di investire sui migliori 140+ cripto asset presenti sul mercato.
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È disastro della finanza, non solo del mondo cripto
Partiamo dal quadro generale, che è quanto i più sembrano dimenticare quando producono analisi riguardanti l’andamento di breve di Bitcoin e del resto del mondo cripto. Un quadro generale che deve partire dai numeri, che sono e rimarranno la cosa più importante quando si parla di mercati.
- Fatto 1: è il peggior semestre dal 2008
Ovvero dall’annus horribilis che tutti i nostri lettori, anche i più giovani, ricorderanno almeno per sentito dire. Perdita di capitalizzazione enorme per Standard & Poors 500 e, in misura percentualmente maggiore, anche per il NASDAQ, che raccoglie una quantità maggiore di azioni growth, ovvero quelle azioni maggiormente rischiose ma che al tempo stesso possono offrire in bull market maggiori ritorni.
Questo è un dato che non si può ignorare quando si parla dell’importante crollo che ha coinvolto, sebbene in percentuali diverse da progetto a progetto, i principali cripto asset: siamo in una fase di mercato discendente, nervosa e preoccupata per tutti gli asset cosiddetti di rischio.
- Fatto 2: condizioni macro mai viste prima
In molti hanno provato ad associare quanto sta avvenendo a quanto abbiamo già visto durante il 2008. Sebbene il parallelo sia in qualche misura funzionale ad esempio riguardo il caso di Three Arrows Capital, non può essere utilizzato per comprendere la situazione macroeconomica di oggi.
COVID: nonostante tutti abbiano cercato di fare gli struzzi, due anni di stop & go nei principali paesi manifatturieri ha causato problemi enormi alle filiere, problemi che hanno poi avuto come riflesso prezzi aumentati e l’impossibilità spesso di reperire merce e semi-lavorati.
MATERIE PRIME: è crisi aperta. I prezzi continuano ad essere alle stelle e sono la principale preoccupazione delle borse. E questo è stato evidente dal recupero della scorsa settimana che è coinciso pressoché perfettamente da un ribasso delle principali materie prime energetiche.
GREEN DEAL: chiamiamo così tutte le iniziative tese ad una riduzione dalla dipendenza dai combustibili fossili. Un’elettrificazione tramite rinnovabili che ha dimostrato, almeno per ora (non ce ne vogliano gli ecologisti) la sua insufficienza. Magari ci si riuscirà nel tempo, ma per ora (e nessuno è in grado di affermare il contrario) siamo lontanissimi, e parte dei costi enormi di sistema sono dovuti proprio a queste iniziative.
EUROPA: in forte debolezza. Basti vedere cosa sta accadendo all’Euro nei confronti del dollaro, all’incapacità di fare fronte comune di fronte alla situazione in Ucraina e all’enorme dipendenza dalle fonti energetiche russe. Cosa che ha gettato nella preoccupazione anche gli analisti e gli investitori, con molti che vedono delle buone occasioni per gli short su diverse delle blue chips europee.
- Fatto 3: gli strumenti delle banche centrali sono spuntati
E questa è la terza grande differenza rispetto alla crisi del 2008, crisi che era completamente interna alla finanza. Le banche centrali possono operare con un rialzo dei tassi, che però di fronte ad inflazione che dipende anche dalla scarsità dell’offerta possono, almeno a nostro avviso, davvero poco.
In Europa poi la situazione è ancora più complicata: pensare di poter combattere inflazione da energia andando ad agire sui tassi è ovviamente folle, tenendo anche conto dei rischi a cui vengono esposti i debiti sovrani di alcuni paesi, su tutti l’Italia, nel caso di accesso più oneroso al mercato del credito.
Si può uscire da questa situazione?
Assolutamente sì, ma ci vorrà probabilmente del tempo e qualche evento che inneschi di nuovo l’ottimismo. Le situazioni da monitorare, seppur indirettamente, per capire quando il mercato cripto e Bitcoin potranno tornare a correre.
I capitali dopotutto sono in attesa, in quantità importanti, spesso parcheggiati in stablecoin e dunque pronti ad essere impiegati di nuovo per una corsa del settore. Ci vorrà comunque un po’ di sereno in particolare sulle condizioni macro, con la difficoltà di indicare un bottom che permane per tutti coloro i quali non si vogliono improvvisare cartomanti.
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Accumulo o no?
Tutte le decisioni di investimento devono essere prese necessariamente partendo dalle proprie propensioni personali e da uno studio per quanto possibile approfondito. I prezzi che circolano adesso sul mercato sono piuttosto interessanti, sebbene siano in diversi a ritenere bottom e capitolazione piuttosto lontani.
La valutazione per rispondere a questa domanda va fatta tenendo conto principalmente dell’orizzonte personale che si ha: se si guarda al lunghissimo periodo questo livello di prezzi è da ritenersi più che sicuramente interessante. Per chi invece cerca ritorni pronti, il momento può riservare ancora diverse sorprese, con i rischi che aumentano in particolare per chi opera a leva.
Che Bitcoin e i migliori progetti del comparto rimangano qui ormai non ci sono dubbi di sorta. Per quelli che hanno sfruttato la bull run senza aumentare di utilità e di reach commerciale, potrebbero invece aprirsi dei tempi piuttosto duri.