Svolta cinese per la Banca Centrale Europea, che in un report rilasciato nella giornata di ieri indica ancora una volta la strada maestra per l’approccio a Bitcoin e cripto. Strada maestra che, ancora una volta e ormai senza che nessuno si sorprenda, è quasi identica a quella indicata da Pechino.
Continua l’asse ideale tra UE e Repubblica Popolare Cinese, fondamentalmente senza che nessuno della politica si faccia avanti a fermare quella che, almeno a nostro avviso, sembra una follia bella e buona. Con un dato però molto incoraggiante che emerge: il prezzo di Bitcoin, termometro del suo stato di salute, se ne infischia.
Segno della sempre minore rilevanza dell’Europa nel contesto finanziario, economico e tecnologico, situazione a cui essa stessa si è condannata e per la quale non ha nessun altro da biasimare. Segno anche della forza del comparto cripto, sul quale possiamo investire con Capital.com – vai qui per ottenere un conto virtuale gratuito con CAPITALE DI PROVA ILLIMITATO – intermediario che ci permette di investire su 140+ asset cripto, tutti scelti tra i migliori del settore anche in prospettiva futura.
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È già il momento di allarmarsi, sebbene la Banca Centrale Europea stia prendendo piuttosto alla larga il tema, pubblicando un report che torna a parlare non solo di DeFi ma anche della questione consumi del mining di Bitcoin. Una questione che abbiamo già sufficientemente eviscerato su Criptovaluta.it e che in Europa però nessuno sembra aver voglia di affrontare da angoli che abbiano un minimo di senso. Ma procediamo con ordine.
Sono stati pubblicati 3 diversi report che affrontano la questione cripto da diversi angoli, con un curioso parallelo con il mondo dell’auto, parallelo che non ha alcun tipo di senso e che però servirà ad indorare la pillola almeno per una parte di elettorato.
Seguendo un po’ quello che è stato il filone inaugurato da IMF, anche la BCE, con il nudging che le è proprio, loda le magnifiche sorti e progressive dei sistemi in Proof of Stake, meno inquinanti, meno energivori e, aggiungiamo noi, più facili da controllare per le autorità pubbliche.
E questo è quanto in molti tra gli specialisti sottolineano da tempo, ovvero che tutto il complesso sistema di regole ESG sarebbe stato utilizzato ad un certo punto per attaccare Bitcoin non in quanto inquinante, ma in quanto difficile da controllare da parte delle autorità. Un cavallo di troia che finge interesse per l’ecologia e che invece ha, almeno ad avviso di chi vi scrive, obiettivi ben diversi.
I richiami all’interno del documento sono di quelli da far accapponare la pelle. Sono stati infatti citati il vice-presidente di ESMA, che pur parlando a titolo personale aveva indicato nel ban delle attività in Proof of Work una sorta di obiettivo desiderabile. Così come viene citata la Cina, ormai a quanto parrebbe faro delle scelte di Bruxelles non solo in campo cripto, con il ban delle attività di mining sul suo suolo. Roba che soltanto qualche anno fa avrebbe fatto sollevare un vespaio di polemiche e che invece oggi fa parte di un documento rilasciato da BCE e che siamo certi incontrerà il favore trasversale della politica.
Siamo in una situazione in cui la libertà dei cittadini europei dipende dalla stessa inefficienza delle istituzioni che vorrebbero reprimerla. I tempi per ogni movimento dell’UE sono lenti, spesso scoordinati e di implementazione difficile. Con ogni probabilità questo approccio rimarrà lettera morta o interverrà tra anni, basti guardare i tempi biblici che hanno caratterizzato l’approvazione del MiCA e la sua futura implementazione.
È probabile una policy action delle autorità, ad esempio obbligo di disclosure, applicazione della carbon tax sulle transazioni cripto o un ban totale del mining.
Parole dure, wishful thinking di chi sogna di vedere Bitcoin sparire. Un sogno di panopticon finanziario contro il quale però Bitcoin ha tutti gli strumenti per resistere, essendo nato proprio per evitare questo tipo di ingerenze. Ci vorrà di più del doublespeak di BCE per mettere in pericolo Bitcoin, che sopravviverà a tutti i burocrati che dietro la foglia di fico del green non vogliono altro che il controllo totale finanziario dei cittadini.
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Vedi Commenti
Invece di incentivare una cultura ecologica seria basata sul risparmio di energia e di materie prime cosa fanno?
Bannano il mining, e ma non si può, il cittadino medio BASSO ( di intelletto) vuole spendere i propri denari cambiando auto ogni tre anni, voglio l'audi stracazzi con un milione di cavalli e me fotto di quanto inquina, voglio 30 gradi celsius in casa d'inverno per girare in magliettina nel mio appartamento e voglio 15 gradi celsius d'estate in modo da poter mettere il mio fighissimo giaccone invernale.
Poi quando lo manderanno a lavorare con il passo dell'oca e gli diranno che in realtà i suoi soldi non sono realmente suoi allora il cittadino modello basso penserà che quei 4 pirla che dicevano che forse btc era meglio avevano ragione.
Mi scuso con tutti i pirla come me a cui ho dato del pirla.
Vorrei tanto abbracciarti!
Non avrei potuto scrivere nulla di più completo e corretto.
Grazie Giorgio
Giorgio è un utente davvero in gamba, un elemento di valore per la nostra community. Nella nostra lunga battaglia a favore della crypto adozione...
Luigi grazie mille come al solito vi mando un abbraccio a tutti......e chiedimi il contatto su linkedin e che diamine!!🙂🥰
Grazie, contraccambio l'abbraccio, io ho la fortuna di essere nessuno, una voce nell'etere e forse posso dire quello che i miei maestri, quelli di criptovaluta.it, non possono dire apertamente.......FORZA BITCOIN EVVIVA LA RIVOLUZIONE
lo dico da 1 anno... la terza guerra mondiale non sarà cina/usa, africa/russia, italia/germania: sarà BTC vs digital yuan.
NO ANTONIO NON SBATTERE LA TESTA CONTRO IL MUROOOOOooooOOooooo
Io dico una cosa se è concessa, intando c'è crisi il lavoro non c'è è poi se c'è che poi ti danno una miseria di stipendio cosa farai?? Ti suicidi ti ammazzi??.
Se uno vuole investire una persona su bitcoin fallo cosi avrai un altra rendita, no che la BCE deve bannare il Bitcoin, che in Italia ci sono tanti appassionati di questa tecnologia anche io lo sono appassionato. Tutto inquina poi ti pare le auto elettriche inquina pure ai ai anche la benzina il diesel mah.
Spero che risolvete questa situazione e non togliete nulla a nessuno anzi perche non tolgono gli stipendi dei politici che guadagnano 10.000 euri eppure di piu al mese al posto di togliere Bitcoin?. Mah
Vorrei che l’autore di questo articolo rispondesse a questa domanda:
In che modo POS è più facilmente controllabile per le autorità pubbliche che POW ?
La Cina è il più grande produttore mondiale di ASICS
Alessandro, con la PoS più monete si possiedono e più si ha capacità decisionale sulla blockchain, per cui è più facile per le grandi istituzioni / gruppi / stati / bigpharma / ecc. controllarle, mentre la PoW è puramente algoritmica. La scusa dell'impatto ambientale del mining non regge il confronto con l'enorme dispendio di energia dei sistemi tradizionali che utilizzano POS, bancomat, sale server condizionate, uffici riscaldati e condizionati, gente che va a lavoro in auto, carte bancomat in plastica, inchiostro e macchine per stampare denaro contante che comunqie sfugge in modo egregio ad ogni controllo.