Arriva il dato sull’inflazione USA ed è ancora una volta al di sopra delle aspettative, pur alte, che i mercati si erano costruiti. Anno su anno siamo a 9,1%, valore particolarmente alto e che si attesta come il più elevato da qualche decennio a questa parte.
Brutte notizie per Fed, che a questo punto dovrebbe confermare una cura da cavallo fatta di rialzo dei tassi e riduzione del balance sheet. Proprio quello che i mercati, in particolare quelli di rischio come azioni e cripto, temono di più. Tuttavia ci sarà da aspettare la relativa conferenza stampa per capire se, come e quando i mercati si muoveranno su un periodo più ampio di quello delle poche ore.
Una situazione durante la quale si continuerà a ballare parecchio nelle prossime ore, con le conferenze stampa a commento del dato. Sarà difficile muoversi in questa situazione, se non con gli strumenti adatti a fare trading di breve. Possiamo farlo con la famosa piattaforma eToro – vai qui per ricevere gratis un conto virtuale gratuito con il TOP degli strumenti – intermediario che ci offre accesso alle migliori 75+ criptovalute presenti sul mercato.
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L’inflazione è ancora sopra le aspettative, con il consenso degli analisti che era stato fissato intorno a 8,8% anno su anno. Il dato che arriva dagli USA è di 9,1%, inflazione che è la più alta da diversi decenni e che racconta di una situazione complessiva molto preoccupante anche per la più importante delle economie a livello mondiale.
Alti i dati anche dell’inflazione core, con un 5,9% anno su anno. Segnale che con ogni probabilità la cura da cavallo di Fed non sta ancora sortendo gli effetti sperati e aspettati e che per la prossima riunione del FOMC dovremo aspettarci, a questo punto, 75 bps di rialzo.
Cosa vuol dire per Bitcoin e per il mondo delle criptovalute in generale? Vuol dire lo stesso che la situazione indicava il mese precedente e quello ancora prima: di fronte ad un’inflazione che non accenna a scendere Fed risponderà in senso hawkish, riducendo la liquidità sui mercati e alzando il costo del denaro. Situazione preoccupante? Dipende, perché la situazione sul mercato è di quelle parecchio confuse.
In realtà il numero in sé conta ormai molto poco. I mercati potrebbero, in controtendenza rispetto a quello che abbiamo imparato a scuola, reagire in modo positivo ad una presa di posizione dura di Fed, vedendo in una risposta decisa la possibilità che si esca dal ciclo inflativo in modo più rapido.
La situazione rimane di difficilissima lettura e il nostro invito, per i nostri lettori, non può che essere quello di rimanere pronti a cavalcare qualunque direzione del mercato, tenendo conto del fatto che i movimenti saranno con ogni probabilità in range e molto rapidi. Una situazione di rischio che per i trader più bravi è anche fonte di opportunità. Inutile però muoversi sul breve, anzi, assolutamente deleterio se non si hanno le basi per muoversi in un mare così agitato.
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