Ci siamo quasi. O almeno, manca poco al merge di Ethereum se tutto dovesse andare secondo i piani, almeno secondo quanto è stato condiviso da Tim Beko, che è tra i leader dell’intero protocollo.
Una data c’è, e anche se non definitiva, è molto ravvicinata: perché parliamo del 19 settembre prossimo, a patto che vadano a buon fine gli step intermedi che separano il progetto da questo traguardo. Un traguardo che è tra i più attesi dal mondo cripto al di fuori dell’ecosistema Bitcoin, anche se potrebbe non rivoluzionare il quadro generale come si aspettano in molti.
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Questo sembrerebbe essere l’intendimento che arriva da piani relativamente alti dell’ecosistema di Ethereum, con una timeline diffusa anche in relazione a quelli che sono i passaggi intermedi necessari. Una timeline che, avvisano quelli che ne sanno di più, non deve essere ritenuta come scolpita nella pietra e che potrebbe essere soggetta a cambiamenti dettati dai possibili ostacoli che si potrebbero incontrare.
Per una proposta che sarebbe tra le altre cose arrivata direttamente da Tim Beiko, per poi essere commentata e confermata anche da altri soggetti coinvolti nell’ecosistema legato ad Ethereum.
Questa timeline per il merge non è definitiva, ma è incredibilmente emozionante vederla. Per cortesia consideratela una timeline non definitiva e seguite gli annunci ufficiali.
In breve si avrebbe il rilascio del client Goerli/Prater tra il 27 e il 28 di luglio, susseguente annuncio il 28/29 dello stesso mese, il merge di Goerli l’11 di Agosto e l’arrivo a destinazione per il 19 settembre. Il tutto, dice il commento, con una timeline che non è eccessivamente aggressiva.
Passaggi del genere sono molto complicati, ma a meno di clamorosi imprevisti possiamo dire di esserci quasi, per un momento che era atteso dall’ecosistema da diverso tempo. Ethereum passerà così al sistema di validazione PoS o Proof of Stake, che interromperà il mining e renderà il network almeno sulla carta più scalabile.
Si abbasseranno anche i consumi di energia necessari per mantenere il network, con gli avversari di questa scelta che fanno notare come si vada a perdere però decentralizzazione e autonomia. Una posizione quest’ultima legittima, anche se difficile da sostenere secondo chi ritiene che da questo passaggio dipende ormai la sopravvivenza dell’intero ecosistema di Ethereum.
Alle notizie sul merge si accompagnano sempre rumor e FUD riguardo l’enorme quantità di $ETH che sono stati conferiti in staking e che andrebbero a sbloccarsi, innescando un potenziale sell off. È qualcosa di inesistente, perché in realtà lo sblocco procederà molto a rilento e soprattutto spalmato nel tempo.
È un rischio che non esiste e del quale continueranno a parlare soltanto coloro i quali sono costretti a vivere di paure da alimentare per qualche click. Non è il nostro caso e dunque passeremo avanti.
Seguendo un po’ i migliori della settimana, tutti o quasi legati al mondo della DeFi, mondo del quale Ethereum continua a rimanere il centro nevralgico. Tutto questo nonostante l’arrivo di nuovi concorrenti sia stato importante negli ultimi mesi.
Ethereum continua a mostrare una certa vivacità sul mercato però, sulla quale poter investire anche con eToro – vai qui per ottenere un conto virtuale gratuito con il TOP del FINTECH – intermediario che ci offre strumenti esclusivi come il CopyTrader per il trading automatico e gli Smart Portfolios, per chi dovesse preferire panieri già diversificati.
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