News

USA: crescono corsi e centri di ricerca dedicati a blockchain

6 anni fa
Condividi

Sempre più università offrono ormai corsi che si occupano di blockchain. Una realtà in costante crescita soprattutto oltreoceano, dove le potenzialità di una tecnologia del genere sono state, ancora una volta, comprese con largo anticipo rispetto all’Europa.

Come biasimare d’altronde gli sforzi dei migliori atenei americani: le tecnogie blockchain e correlate valgono già 25 miliardi di dollari e tutto lascia intendere che per il futuro diventeranno di importanza ancora più cruciale.

Stanford e il Center For Blockchain Research

Non solo corsi, perché prendendo ad esempio Stanford, possiamo registrare la nascita di un nuovo centro di ricerca che si occuperà esclusivamente di blockchain e delle sue possibili applicazioni.

Il centro di Stanford funzionerà da guida nella sperimentazione e nella ricerca di tutte le possibili tecnologie a ledger pubblico e con crittografia avanzata.

Anche Cornell, altra università che fa parte della prestigiosa Ivy League, ha recentemente inaugurato nuovi approfondimenti sul tema delle criptovalute e della blockchain – sono da poco attivi i corsi i “Antropologia della valuta” e “Introduzione a Blockchain, Cryptocurrency e Smart Contract”.

Non solo Stati Uniti, qualcosa si muove anche nel lontano oriente

Discorso parzialmente simile in Cina, paese che comunque ha un sentimento ai limiti della schizofrenia per quanto riguarda blockchain e criptovalute.

Le autorità non appoggiano tali attività, ma nonostante proclami ripetuti e costanti, l’interesse del governo cinese per la tecnologia Blockchain è comunque sotto gli occhi di tutti.

Ne è testimonianza l’apertura, presso l’università di Fudan / Shangai, di un nuovo centro di ricerca che si occuperà appunto di individuare le opportunità offerte da questa tecnologia.

L’obiettivo? Quello di attrarre talenti che possano sviluppare app su Blockchain e rivoluzionare questo settore.

Europa fanalino di coda

L’Europa si mostra ancora una volta fanalino di coda. Sono pochissimi i corsi attivati e praticamente nulli i centri di ricerca. E all’orizzonte nulla lascia pensare che ci sarà un cambio di marcia nel futuro prossimo.

Gianluca Grossi

Caporedattore ed analista economico. È divulgatore per blockchain, Bitcoin e criptovalute in generale. Solida formazione tecnica, si occupa del comparto dal 2015. Detenzioni: Bitcoin, Ethereum.

Lascia un commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi richiesti sono contrassegnati*

Articoli Recenti

Bybit: arrivano i prestiti da Binance e Bitget? Responsabile dell’hack gruppo nord-coreano Lazarus

Lazarus dietro l'hack di Bybit. Intanto arrivano i prestiti da Bitget e Binance?

da

Hack Bybit: mancano 401.000 ETHEREUM. Tutti i DETTAGLI importanti per capire cosa SUCCEDERÀ

Tutto sul caso Bybit, sul prestito ponte e sulla reazione dell'exchange all'hack che vale…

da

Hack da 1,1 miliardi di dollari all’exchange crypto Bybit: “I fondi dei clienti sono al sicuro”

Hack da 1,14 miliardi di dollari su Bybit. L'exchange comunica che i fondi dei…

da

Coinbase: accordo con SEC. Causa finita dopo il voto. Notizia BULLISH per il mondo CRYPTO

Accordo tra SEC e Coinbase: causa finita, in attesa di ok da parte dell'agenzia.

da

Previsioni Toncoin 2025: Breve, Medio e Lungo Termine

Il report su Toncoin include analisi tecnica, fondamentale e di sentiment. Il 2025 inizia…

da

Crypto meme: dopo Javier Milei tocca a Kanye West? Arrivano le prime conferme

Arriverà anche il token di Kanye West, secondo uno scoop di Coindesk ancora però…

da