Le poste austriache lanceranno oggi la collezione NFT dedicata ai leggendari francobolli che accompagnavano il giornale Merkur nel 1851. Prosegue così il programma Crypto Stamp Art avviato nel 2019 dall’ente postale al di là delle Alpi.
Avevamo parlato del lancio di questa serie qualche settimana fa, mentre oggi siamo in grado di fornire qualche dettaglio in più sul drop previsto per le ore 18:00 di oggi. L’operazione non mancherà di suscitare la curiosità di filatelisti e collezionisti più in generale.
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Ancora Poste Austriache sugli scudi
Ci siamo: i filatelisti più incalliti possono scaldare i wallet per accaparrarsi uno dei token con cui le poste austriache hanno deciso di celebrare il francobollo più raro che la loro terra abbia mai coniato. Per i meno esperti di criptovalute c’è una buona notizia: sarà possibile pagare anche con carta di credito.
E a proposito di coniare, toccherà all’infrastruttura di Ethereum dare vita ai Non Fungible Token dedicati a Der Merkur, disponibili per la modica cifra di 500 € l’uno sulla piattaforma Tokapi. I collezionabili saranno divisi per gradi di rarità, come di consueto accade in operazioni di questo genere.
E come di consueto, i NFT saranno accompagnati da una controparte fisica. In questo caso gli acquirenti si aggiudicheranno l’opera digitale e una carta fisica con la stampa dell’artwork da un lato, e un francobollo vero e proprio dall’altro.
A onor di cronaca, e per gli appassionati di filatelia ricordiamo che la collezione comprende francobolli rosa per quasi il 59% del totale, seguiti dai blu nella misura del 30% e dai gialli, coniati nell’ordine di un esemplare su dieci. I più rari ovviamente sono i rossi (1% del totale), in omaggio all’esemplare fisico di color vermiglio che nel tempo è diventato quasi introvabile. Verranno prodotti anche quattro NFT in tiratura unica.
Filatelia in NFT
Ci rivolgiamo ai cacciatori seriali di francobolli, ma anche ai collezionisti più in generale: Crypto Stamp Art è un’operazione che più passa il tempo e più mostra credibilità, fuori e dentro il circuito delle criptovalute. Quella dei francobolli rari tuttavia rappresenta una nicchia che riproposta in chiave NFT compone un insieme di asset digitali che potrebbe far gola a molti.
Di recente abbiamo visto come in altri settori declinazioni on chain abbiano suscitato l’interesse di facoltosi collezionisti, pronti a sborsare cifre folli per una bottiglia di champagne, accompagnata da opere d’arte targate BAYC.
Qualcosa del genere è accaduto anche a una rara bottiglia di Karuizawa del 1970, ricercato whisky giapponese che è stato venduto per 75.000 dollari. Il distillato, pregiato già di per sé , ha visto lievitare il suo valore nel momento in cui BlockBar ‘ha messo in vendita accompagnato da Non Fungible Token che ne attestano l’originalità e certificano l’identità dell’acquirente.
Importante valore aggiunto che va a sommarsi a quello già intrinsecamente raro di pezzi unici come opere d’arte o in questo caso, francobolli da collezione. Valore aggiunto da leggersi non soltanto in chiave trading, ma prima ancora come certificato di proprietà altrimenti difficilmente attribuibile a determinate categorie di beni e servizi.