Svolta dalle parti di Tether, con la società che gestisce i più importanti stablecoin al mondo per capitalizzazione che si lancia anche nel comparto delle App Decentralizzate e basate su solida crittografia. Il servizio si chiamerà Holepunch e sarà pienamente attivo nell’ultimo trimestre del 2022.
Una nuova “compagnia” di carattere p2p, che punta a rivoluzionare internet per come lo conosciamo, senza necessariamente passare per il mondo del Web 3, dai contorni ancora particolarmente incerti e soprattutto ancora non in grado di affrontare i servizi classici e centralizzati con la verve e con la forza commerciale necessarie per un salto di questa portata.
Ottime news che arrivano dunque da Tether, che si propone forse per la prima volta fuori dal suo comparto di appartenenza specifica, quello degli stablecoin, per proporsi come hub anche ideale della rivoluzione innescata, almeno in parte, dal mondo delle criptovalute.
Quella degli stablecoin è stata una rivoluzione il cui merito va largamente attribuito proprio a Tether. Rivoluzione però a metà in un mondo che, condividiamo questo approccio, ha sempre più bisogno di un approccio il più possibile decentralizzato (e protetto da ingerenze esterne e centralizzanti) anche per le App e per il modo di utilizzare la rete in quanto tale.
Tether ha deciso di scendere in campo con Holepunch, che negli indirizzi della neo-costituita e omonima azienda, dovrebbe offrire una piattaforma di sviluppo ideale per App Decentralizzate in peer to peer, corroborate da una forte crittografia. Obiettivo? Lo possiamo leggere direttamente dalle parole di Paolo Ardoino, che accompagnano il comunicato stampa di lancio dell’iniziativa.
Il Web1 era la forma originale di internet. Era stato disegnato per distribuire informazioni e conoscenza su scala globale, ma non senza mancane. Il Web2 ha migliorato l’esperienza per gli utenti, in particolare riguardo gli ostacoli posti dal Web1. Centrato intorno ai social network, ha reso la creazione di contenuti e il consumo degli stessi molto pratico, ma non senza delle mancanze importanti. Il Web2 infatti impone agli utenti di rinunciare al controllo dei propri dati, cosa che ha portato alla nascita di monopoli e a preoccupazioni crescenti per la privacy. È per questo che Tether e Bitfinex hanno scelto di partecipare allo sviluppo di Holepunch e Keet. Credono che la libertà di scelta, di comunicazione e finanziaria siano la linfa vitale del futuro, e che tutto ciò che aumenti questi fattori sia meritevole di essere amplificato.
Per ora tramite il sito ufficiale possiamo accedere alla versione alpha di Keet, piattaforma per le videochiamate che va ad attaccare un settore dove i grandi player sono dominanti e dove le comunicazioni si dividono tra pochi operatori.
Per adesso il protocollo Holepunch è ancora con codice chiuso, e lo rimarrà, afferma il comunicato, fino a quando non sarà terminata la fase di test alpha. Per la fine dell’anno sarà reso open source.
Per quanto riguarda i sistemi di micro-pagamento supportati, Tether ha deciso di fare affidamento su Lightning Network legato a Bitcoin, così come ai diversi token che fanno appunto capo a Tether.
Buone notizie dunque anche per i più fanatici dei fan di Bitcoin, che torna ad emergere come tecnologia centrale per un futuro davvero libero e decentralizzato. Ad maiora, Holepunch.
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