Oggi è domenica, e come nella gran parte delle domeniche assistiamo a particolari movimenti da parte delle “whales“. Questo termine, che in inglese indica le balene, si utilizza nell’economia delle criptovalute per indicare trader con capitali molto elevati che possono influenzare il mercato notevolmente con le loro transazioni. Tipicamente non si tratta di investitori privati, ma di aziende coinvolte nel settore: exchange, aziende che gestiscono wallet, mining pool e grandi miner. Queste realtà dispongono di liquidità a sufficienza per transare migliaia di Bitcoin alla volta, creando dunque delle fluttuazioni di prezzo dovute alla capitalizzazione di mercato che spostano.
La domenica è un giorno particolarmente attivo per le “balene” delle criptovalute. Normalmente, infatti, vengono fatti degli aggiustamenti per assicurarsi di avere la liquidità necessaria ad affrontare la settimana successiva di operazioni nel migliore dei modi. Ad esempio, un exchange che si trova a corto di Bitcoin ed in possesso di molti Ethereum potrebbe transare con un exchange che si trova nella situazione inversa per riequilibrare la composizione del proprio portafoglio.
Questi scambi sono esattamente l’equivalente nell’economia crypto dei depositi interbancari dell’economia tradizionale. La domenica è un giorno particolarmente adatto per svolgere questo tipo di attività, perché si può fare un rendiconto della settimana precedente ed approfittare dei volumi tendenzialmente più bassi della media di scambi sui mercati.
Quasi 600 milioni di dollari passano di mano
Esiste un servizio molto interessante per tenere traccia dell’attività delle balene sui mercati. Si chiama Whale Alert e permette di conoscere quali grandi transazioni sono avvenute ultimamente; oggi, sommando i 20 maggiori movimenti di Bitcoin si ottengono 596 milioni di dollari in controvalore. Di queste 20 transazioni, soltanto 2 potrebbero non coinvolgere exchange o altre grandi realtà “istituzionali” del mondo crypto.
In particolare, una singola transazione ha visto passare di mano 47.000 BTC, per un controvalore di oltre 343 milioni di dollari al momento dell’operazione. Si tratta circa dello 0,3% dell’intera capitalizzazione di Bitcoin, passata di mano in un singolo movimento tra due portafogli sconosciuti. La maggior parte degli altri movimenti nella lista riguarda per lo più exchange conosciuti: Coinbase, Bittrex, BitStamp e Bitfinex hanno continuato per tutte le ultime 24 ore ad aggiustare i conti tra loro, con BitStamp che pare essere stata particolarmente attiva nella cessione di Bitcoin agli altri exchange.
Segnali positivi
In generale, sembra che le grandi istituzioni del mercato stiano facendo passare di mano BTC per lo più per averne riserve in vista della prossima settimana. Questo implicherebbe una prospettiva favorevole ai rialzi, in quanto sono movimenti tipici dei periodi in cui si prevede un’importante domanda di criptovalute sul mercato.
In generale, comunque, è sempre importante conoscere quali grandi movimenti stanno avvenendo sulle principali blockchain. I grandi investitori dispongono di tanti dati e tante informazioni, per cui conoscere le loro mosse ed interpretarle nel modo corretto è di grande aiuto per fare previsioni sulle quotazioni; talvolta questo permette anche di capire se i rialzi di una certa crittomoneta derivino da elevata domanda da parte dei piccoli investitori o da manipolazioni del mercato da parte di grandi player del settore, il che aiuta a calibrare meglio gli investimenti.