La Ethereum Foundation, fondazione Svizzera con sede a Berna, donerà il prossimo anno 30 milioni di dollari per lo sviluppo di nuove soluzioni legate al mondo della blockchain. Lo ha annunciato venerdì scorso Aya Miyaguchi, direttore operativo della fondazione, al summit organizzato da ConsenSys a Brooklyin. L’evento è diventato un punto di riferimento per gli amanti delle applicazioni decentralizzate e di Ethereum; non a caso si tiene poco prima del DAS, evento newyorkese che verte invece intorno all’impatto economico e finanziario del mondo delle criptovalute.
La notizia è interessante, perché permette di osservare come gli investimenti legati a blockchain stiano continuando ad arrivare. Questo significa che la tecnologia delle applicazioni e delle infrastrutture di rete decentralizzate è soltanto agli inizi; agli inizi al punto che, per finanziare lo sviluppo di nuovi progetti, anziché guardare soltanto al mondo tradizionale dei capitalisti di ventura si guarda anche all’interno dell’ecosistema crypto per trovare maggiori convergenze tra investitori ed imprenditori.
Opportunità per gli sviluppatori italiani
Il fatto che la Ethereum Foundation abbia sede in Svizzera è interessante. Normalmente quando parliamo di capitali donati alla ricerca vengono menzionate altre nazioni: Stati Uniti, Corea del Sud, Canada e via discorrendo. Per una volta, invece, la notizia proviene dai confini europei; se non politici, per lo meno geografici. Per gli sviluppatori europei è una buona occasione per essere vicini alla fonte dei capitali, che arriveranno in una misura notevole nell’arco dei prossimi 12 mesi.
I criteri di selezione impiegati saranno quattro:
- Quanto importante è il tema su cui sta lavorando il team del progetto;
- Quanto urgente sia trovare una soluzione a tale problema;
- Quale sarà l’impatto “secondario” sullo sviluppo di altri progetti e altre funzionalità integrabili;
- Quanto originale sia la soluzione trovata al problema che il team intende risolvere.
Se la Ethereum Foundation riterrà che un progetto sia valido alla luce di questi quattro punti, sarà disponibile per finanziarne lo sviluppo. Ovviamente rimane il fatto che gli sviluppatori saranno in competizione tra loro per potersi accaparrare i 30 milioni messi a disposizione, per cui non è detto che ogni progetto valido venga poi effettivamente finanziato.
Il fattore della scalabilità
Aya Miyaguchi ha parlato direttamente di quanto importante sia il fattore della scalabilità di blockchain nella scelta dei progetti a cui assegnare fondi. La Ethereum Foundation è alla ricerca, in particolare, di sviluppatori che tramite le loro idee possano implementare nuove soluzioni su Ethereum e migliorare la scalabilità di questa stessa blockchain. Significa renderla sempre più veloce, sicura e in grado di diffondersi su larga scala.
Da una parte la sfida è tutt’altro che semplice, ma dall’altra stimolerà l’innovazione. Anche negli scorsi anni la Ethereum Foundation è stata molto attiva nelle donazioni, portando alla luce diversi progetti interessanti. Sarà altrettanto interessante sapere chi, nei prossimi 12 mesi, riuscirà a ricevere una parte dei 30 milioni di dollari messi a disposizione dalla fondazione.