Il metaverso da bere si tinge del tricolore. Quello della nostra bandiera, quello di un brand relativamente giovane ma famoso per le sue acque minerali. Stiamo parlando di Sant’Anna, prestigiosa etichetta oligominerale tutta piemontese, che festeggia nel metaverse i suoi primi 26 anni di attività.
Cripto festeggiamenti di rito e vantaggi esclusivi per chi entrerà in possesso dei NFT 2+6, dal nome della collezione che il marchio ha ideato per ufficializzare il suo ingresso in Decentraland, altra eccellenza che sigla così l’ennesimo colpo grosso.
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L’acqua italiana sbarca sul metaverse
Siamo nel 1996, e ci troviamo dalle parti delle Alpi Marittime, a circa 2.000 metri di quota. Da qualche parte delle montagne di Vinadio spunta Alberto Bertone, imprenditore locale con un’idea geniale in testa: costruire un impianto hi-tech per imbottigliare l’acqua così leggera e incontaminata che sgorga spontanea a due passi da casa sua.
L’allora neonata Acqua Sant’Anna arriva in breve tempo al successo, e fedele allo spirito innovatore del buon Bertone trova oggi nella blockchain un naturale sbocco per continuare a esprimere il carattere innovativo di cui il brand si fa portatore da 26 anni a questa parte.
Quel gioiello di bioedilizia e bioarchitettura, meglio noto come Fabbrica dell’acqua, trova così naturale trasposizione nel metaverso di Decentraland, per poter essere visitato da clienti e curiosi provenienti da ogni parte del mondo.
Utenti che con la collezione NFT chiamata 2+6 potranno accedere nello stabilimento digitale di Sant’Anna, e ottenere vantaggi esclusivi da riscattare nel mondo virtuale così come in quello reale, come usuale per questo genere di iniziative. E parte del ricavato andrà in beneficenza: un plauso ai nostri rappresentanti nel metaverse.
Una scelta… storica
Il nome della collezione non è affatto casuale. Gli esperti di sacre ricorrenze sapranno con ogni probabilità che il 26 luglio si onora la memoria dei santi Gioacchino e Anna. Oneri ed onori per anime dal certamente illustre vissuto, perché nello stesso giorno incrociano l’altrettanto virtuosa storia di Sant’Anna, che ha scelto la stessa data per lanciare la sua prima collezione NFT. Che cabala per cabala, cade nell’anno in cui il marchio festeggia le ventisei primavere.
Auguri all’acqua e Santi correlati, che nel metaverse di Decentraland hanno solo due giorni di tempo per smaltire i bagordi dei festeggiamenti in programma per il 24 luglio, data nota agli appassionati di Spiriti forse meno Santi, come Giornata Internazionale della Tequila.
Ottimo uno-due per il calendario di Decentraland, che prima offre una cripto-sbornia collettiva nella metadistilleria di Jose Cuervo, per poi redimere gli animi e placare gli ardenti spiriti con un’ottima acqua minerale tutta italiana, appena due giorni dopo.
Il metaverse per eccellenza continua così a mietere un successo dietro l’altro, attirando eccellenze che provengono dai più disparati settori di business. Oltre a Cuervo, annoveriamo tra i nomi illustri aziende del calibro di Santander, e rimanendo per in tema creditizio Warba Bank e il suo gruppo finanziario.
Stilare un elenco esaustivo delle realtà che hanno comprato uno spazio su Decentraland sarebbe impresa ardua, e con le temperature che corrono c’è da scommettere che metterebbe una certa sete. Menomale che Sant’Anna c’è (cit.)