La città di Miami lancerà una collezione NFT che riprodurrà in digitale intere aree metropolitane. I possessori dei token entreranno in possesso di opere realizzate da artisti locali, e avranno accesso ad esperienze esclusive nella città vera e propria, messe in palio da Mastercard che risponde presente in qualità di sponsor.
Gli altri attori in gioco sono TIME e Salesforce, che conierà i token su Ethereum in attesa del suo definitivo passaggio al protocollo proof-of-stake.
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Miami punta tutto sui NFT
Ultimamente succede che al fluttuare dei mercati fanno seguito proclami entusiastici e mezzi passi indietro da parte delle amministrazioni locali americane, sempre più alle prese con criptovalute e tecnologie derivate. Con le elezioni di metà mandato ormai alle porte, la blockchain torna con crescente frequenza nelle discussioni e nei programmi politici delle principali città, in particolare quelle che hanno aderito al progetto CityCoins.
Tra queste figura Miami, che per voce del suo sindaco si dice entusiasta del comparto e pronta a diventare un crypto hub di riferimento negli States.
La nostra città può dirsi pioniera per la sua evoluzione in chiave Web3, continueremo a trovare modi sempre nuovi per sfruttare la blockchain, raccogliere capitali e offrire a cittadini e turisti nuovi modi di vivere Miami.
Così ha commentato Francis Suarez il progetto di cui vi parliamo oggi. L’azione politica del primo cittadino denota continuità nel perseguire un cripto assetto per la sua città, che al netto di momenti poco felici e a cui l’amministrazione non ha risposto forse con non troppa lucidità, ha portato risultati di grande rilevanza, dimostrando coerenza e capacità organizzative all’altezza.
È in quest’ottica che dobbiamo leggere l’ultima iniziativa del sindaco: una collezione NFT che vede coinvolti 56 artisti locali, chiamati a riprodurre altrettante miglia quadrate di Miami ovviamente in digitale. Gli utenti in possesso dei token potranno usufruire di esperienze fisiche nella città reale, come tour guidati e altre iniziative affini messe in palio da Mastercard, che insieme a TIME è parte attiva dell’iniziativa.
Sostanza oppure pubblicità?
Un progetto che ha della sostanza, non fosse altro per i soggetti coinvolti, e che creano un interessante cortocircuito intrecciando on chain le loro storie. Di TIME abbiamo parlato a più riprese.
Poche settimane prima il periodico aveva acquistato una $LAND su The Sandbox, dimostrandosi così non solo affine, ma anche felice utilizzatore del metaverso come strumento d’aggregazione per eccellenza, per le aziende che vivono anche nel Web3.
L’altro attore che ormai in fatto di NFT è una vera e propria autorità è Mastercard, che si preoccuperà dell’aspetto più marchettaro della faccenda in questione: fornirà agli utenti le gratificazioni fisiche a titolo Priceless Miami, guarda caso.
Chi invece sarà chiamato a fornire l’infrastruttura tecnologica è Salesforce, che di recente ha lanciato il suo NFT Cloud che dovrebbe essere operativo entro ottobre. Ossia, qualche settimana dopo l’attesa svolta proof-of-stake di Ethereum, chain che dovrà coniare i Non Fungible Token voluti da Suarez, il cui arrivo è previsto per dicembre.