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XendPay si unisce a Ripple: le rimesse incontrano le criptovalute

6 anni fa
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Una delle principali fonte di crescita per le economie in via di sviluppo sono le rimesse degli emigrati. Normalmente, chi va a vivere in un’altra nazione e riesce a guadagnare abbastanza da poter risparmiare qualcosa invia una parte di questi risparmi a casa. Tipicamente è la famiglia a beneficiare di questi risparmi, detti appunto “rimesse”, che in questo modo può garantirsi una vita migliore nel paese di origine.

Xendpay è un’azienda nata proprio con l’intento di facilitare l’invio di rimesse in Malesia. La Malesia è considerata una delle economie destinate ad emergere con forza in futuro, e con i suoi quasi 32 milioni di abitanti non è affatto una nazione piccola. Molti malesi scelgono di emigrare per trovare migliori opportunità lavorative all’estero ed utilizzano Xendpay per inviare le loro rimesse a casa; questo servizio, d’altronde, garantisce oltre ad elevati standard di sicurezza anche l’assenza di costi per il servizio fino a 2.000 dollari l’anno.

La partnership con Ripple

Il 9 maggio Xendpay ha annunciato ufficialmente la sua partnership con Ripple per rendere ancora più veloce e sicuro l’utilizzo di questo servizio per l’invio di denaro in Malesia. Lo ha fatto con un tweet che non è passato inosservato alla community delle criptovalute, né tanto meno ad una buona parte della stampa malese.

Questa partnership risulta davvero importante per Xendpay, che anche al di fuori della Malesia sta costruendo una grande basi di utenti grazie alle caratteristiche del servizio. Non soltanto permette di inviare denaro rapidamente ed in modo sicuro, ma anche di cambiare le valute ad un tasso decisamente più vicino a quello di mercato rispetto a quello garantito tradizionalmente dai cambiavalute. D’altronde è evidente che, quando si invia denaro in qualità di emigrato, lo si faccia con una valuta diversa da quella utilizzata nella nazione di origine.

Ripple è sicuramente il partner giusto per portare avanti dei ragionamenti di questo tipo. L’azienda, d’altronde, ha fondato la sua essenza proprio sulla rapidità e la convenienza delle transazioni che vengono gestite da questo network.

Ripple e la logica delle partnership

Sicuramente negli ultimi anni gli accordi di Ripple con altri brand non sono mancati. Interessante è anche osservare come siano stati davvero trasversali: dalle partnership con alcune delle maggiori banche al mondo fino a quelle con aziende che si occupano di invio di rimesse nei paesi in via di sviluppo.

La logica delle partnership è tutt’altro che sbagliata per una realtà come i Ripple Labs. Il mondo delle criptovalute è sempre più conosciuto, ma ancora è difficile fare in modo che questo tipo di tecnologia venga adottata su larga scala. Stringendo accordi con altre realtà che hanno già una base di utenti consolidata, si può fare in modo che le loro transazioni vengano gestite con un’ottica decentralizzata su un’infrastruttura di rete blockchain senza passare attraverso la sensibilizzazione del pubblico. Basta convincere le aziende del fatto che questa sia una soluzione vincente per arrivare in via indiretta a milioni di persone che si fidano già di quel brand.

Sarà interessante osservare quali altre partnership strategiche verranno selezionate da Ripple, ma per il momento questa è sicuramente una delle realtà che si stanno muovendo di più per fare in modo che l’economia decentralizzata si diffonda su larga scala.

Alessio Ippolito

Imprenditore digitale e giornalista - mi occupo di business online dal 2008. Sono il founder della ALESSIO IPPOLITO S.R.L., società proprietaria della testata Criptovaluta.it e del noto giornale finanziario TradingOnline.com, di cui ne sono anche il direttore responsabile.

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