Una sessione asiatica negativa ha contribuito ad imporre forti segni meno su tutto il comparto delle criptovalute e di Bitcoin, con perdite che in taluni casi superano il 5% e con una punizione decisamente importante per tutti gli altcoin, con Ethereum e Bitcoin che tengono di più.
Il rimbalzo, tanto sulle borse azioni tanto sui mercati cripto, ha finito la benzina ed ora è tempo di una sorta di ritirata? In realtà ci sono diverse questioni di cui tenere conto, che agitano l’economia internazionale e che potrebbero far tornare un po’ di ansia, che in concomitanza con le ferie agostane (che saranno un fatto tipicamente italiano, ma comunque diffuso) ha contribuito ai ribassi.
Ribassi importanti che però riportano sui mercati prezzi invitanti sui quali in molti stanno provando ad investire. E si può fare anche con eToro, vai qui per ottenere un conto virtuale e gratuito con il TOP degli strumenti di trading – intermediario che ci permette di accedere nel complesso a 75+ cripto asset, tutti scelti tra i migliori del mercato e sui quali possiamo investire anche con strumenti di livello professionale.
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Agosto non è mese di decisioni per FOMC e Fed sui tassi di interesse, e per evitare di oziare troppo sull’ombrellone gli analisti di mercato attendono quelle che sono le minute sul precedente incontro FOMC, ovvero i dettagli su quanto hanno affermato e concordato gli specialisti che prendono parte al processo decisionale sui tassi di interesse. E quanto è uscito da quelle diffuse questa settimana non è molto rassicurante per i mercati, disperatamente alla ricerca di un po’ di quella stampante pazza che storicamente li aiuta.
Fed è infatti sembrata come più che decisa a dare un taglio netto a politiche di questo tipo, almeno fino a quando i prezzi non saranno tornati a crescere in una sorta di normalità, ovvero riavvicinandosi a quel 2% di inflazione, il numero magico che le banche centrali si sono autoconvinte di dover applicare a qualunque contesto dell’economia.
In una situazione del genere soffrono le azioni, che pur su scala globale avevano mostrato una certa capacità di rimbalzo nonostante la stretta sui tassi, e soffrono anche Bitcoin, Ethereum e tutto il resto del mercato delle cripto, storicamente ancora un mercato di rischio, per il quale gli operatori di mercato hanno scarso appetito, in particolare in fasi di mercato di questo tipo.
Il bottom sembrerebbe essere stato tracciato e sono in pochi a questo punto a credere che Bitcoin possa andare sotto i minimi fatti registrare qualche settimana fa. Continuano i movimenti laterali come ampiamente previsto dai nostri specialisti e continuerà una sorta di incertezza che andrà di pari passo con quella dei mercati di rischio.
Che sembrava poter esser Ethereum in occasione del merge, ma che probabilmente non sarà. Ethereum sarà molto autoreferenziale in questo importante passaggio per la sua storia e sarebbe assolutamente inutile pensare che possa tracciare rialzi per tutto il settore, magari anche per quei layer 1 che tecnicamente sono in aperto contrasto con Ethereum stesso. In parte si procederà in linea nei confronti di Bitcoin, la cui dominance è però su livelli relativamente bassi. Se il futuro dovesse cercare di assomigliare al passato, con ogni probabilità gli alt dovranno, almeno per qualche punto percentuale, lasciare il passo a Bitcoin, per poi provare a tornare a correre.
E su questo sono in pochi ad avere dubbi. Il trading agostano procederà, come fa storicamente, in modo piuttosto stanco e reagendo quasi svogliatamente alle notizie che arriveranno dalla macroeconomia. Gli USA nel frattempo sembrano essere quelli più decisi a cercare di tenere sotto controllo l’inflazione e le sue evoluzioni, mentre in Europa si cincischia ancora, trovandosi ad affrontare un fenomeno diverso per struttura e in condizioni economiche decisamente più precarie di quelle di Washington.
Non aiuta forse una campagna elettorale in quello che è il grande malato d’Europa almeno in termini di crescita e di debito pubblico. Ma queste sono le regole della democrazia, e chi vuole almeno cercare di diventare una grande potenza dovrà imparare a fare i conti anche con questo tipo di eventualità.
Per coloro i quali ci chiederanno se, come e perché Bitcoin e cripto continuano ancora a rispondere a sollecitazioni che arrivano dal mondo “esterno” alla blockchain, non è difficile rispondere: per quanto $BTC sia arrivato per soppiantare intere parti del “vecchio sistema”, gli investitori operano a seconda dei rischi e delle aspettative sul futuro. Questo almeno quando trattano $BTC come asset puramente finanziario. Per chi crede nella rivoluzione che potrà innescare, questo potrebbe invece essere un buon momento per fare incetta di token e coin ad un prezzo per il momento conveniente.
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Forse siamo sull'orlo di una guerra nucleare con epicentro in Europa, ma a parte questo restiamo ottimisti, mangiamo hamburger, beviamo cocacola e compriamo cripto come se non ci fosse un domani!
Guerra nucleare credo sia difficile in quanto nessuno si suiciderebbe cosi'... non so' da dove prende queste informazioni ma stia pure tranquillo che l'atomica si pronunciansolo per deterrenza.. il clima e l'inflazione vedi.. quelle dovrebbero farle paura.. detto questo buon continuo! 😎
Massimo...la bomba atomica più potente al mondo ce l'hanno gli States (ma guarda te che casualità). Lo sai che da test fatti in laboratorio hanno appurato che se esplodesse si inclinerebbe l'asse terrestre del 17% e darebbe il via a un'era glaciale senza precedenti senza contare che moriremmo tutti? La bomba di Hiroshima in confronto è un mini cicciolo. Che senso avrebbe sganciare una roba del genere? È come se per ammazzare il tuo nemico a 2 metri di distanza buttassi una bomba a mano fra voi due. Muore lui ma muori anche tu. Ovunque sganci una roba del genere, muoiono anche le persone dalla parte opposta del mondo.
https://youtu.be/JyECrGp-Sw8
Video istruttivo e facile da seguire su cosa accadrebbe se esplodessero TUTTE le testate nucleari.
Spoiler, l'asse non si muove. La morte è per altri motivi.