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NFT per notificare gli atti giudiziari | Il Regno Unito porta la blockchain in tribunale

2 anni fa
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Con una mossa che in Europa non ha precedenti, l’Alta Corte di Giustizia di Inghilterra e Galles ha stabilito che gli atti relativi ad un procedimento legale possano essere notificati e trasmessi in forma di NFT.

Nel caso in questione una vittima di truffa ha citato in giudizio una serie di exchange di criptovalute: Binance, Poloniex, gate.io, OKX e Bitkub. La vittima Fabrizio D’Aloia, ingegnere italiano e fondatore della piattaforma di gioco Microgame, è rappresentato da un noto studio legale con sede legale in UK. Secondo la ricostruzione dei fatti un broker fraudolento avrebbe contattato D’Aloia convincendolo a spostare 2,1 milioni di Tether (USDT) e 230.000 USD Coins (USDC) su due diversi wallet crittografici. Le valute digitali rubate sono quindi state materialmente depositate sui cinque exchange citati in giudizio collegati ai wallet. 

L’ordinanza della Corte, che risale allo scorso giugno, ha prima di tutto riconosciuto le piattaforme di scambio come imputabili, viste le prove che detengono criptovaluta riconducibile al signor D’Aloia. Ha poi approvato la notifica del procedimento attraverso l’invio di Non Fungible Token ai due wallet usati per la truffa.

Gli NFT svolgono un ruolo chiave in questa azione legale, che altrimenti non avrebbe potuto nemmeno avere luogo per l’impossibilità di notificare qualunque cosa agli attori della truffa (Persons Unknown), di cui altro non si conosce se non l’indirizzo dei due portafogli crittografici.

Che funzione hanno i NFT nel processo?

Il Regno Unito sarà quindi la sede del primo processo in cui la notifica alle parti chiamate in causa giungerà per mezzo di un NFT. Lo studio legale che difende la vittima ha rilasciato un comunicato stampa per illustrare i dettagli sulla vicenda.

Il ruolo dei NFT nel dettaglio nel corso del processo

Gli avvocati hanno chiarito in primis la posizione degli exchange identificati dalla Corte come constructive trust”, in parole povere depositari e amministratori delle criptovalute rubate. Sottolineando come questo tipo di truffe sia piuttosto comune, ma difficile da perseguire poiché i wallet crittografici sono anonimi. E qui vengono in aiuto i NFT, poiché la notifica per mezzo di loro può essere effettuata anche se l’unica cosa che si conosce è l’indirizzo crittografico.

Per capire che ruolo giochino gli NFT nella vicenda bisogna tenere conto che le parti coinvolte sono tre: la vittima, i truffatori ignoti e i crypto exchange su cui si trovano le criptovalute rubate. Perché un processo che coinvolge “ignoti” possa iniziare è necessario che tutte e tre le parti siano in grado di ricevere notifica del procedimento.

Il problema con questo tipo di frodi è che non si può notificare nulla a chi ha materialmente commesso il crimine perché l’unica cosa che si sa è l’indirizzo del wallet. Ma se a questo indirizzo non possono essere notificati atti e documenti in forma cartacea o elettronica classica (PDF o JPEG) possono però essere inviati gli NFT

L’applicazione pratica degli NFT: uno strumento per superare ostacoli legali

Fino adesso la notifica nel Regno Unito di un’azione legale poteva avvenire per posta, consegna fisica agli indirizzi noti e anche attraversocomunicazione elettronica”. Il giudice in questo caso ha interpretato i NFT come una forma di comunicazione elettronica. Ma l’aspetto importante è la duttilità della Corte britannica che ha scelto di adattarsi alla tecnologia Blockchain laddove la regolamentazione vigente presenta evidenti limiti.

Questa strada permetterà a molte vittime che hanno subito la medesima frode di procedere legalmente anche quando non si conoscono altri dettagli se non l’indirizzo di un wallet. In pratica l’atto NFT viene inviato e trasferito ai portafogli incriminati, il che permette comunque di proseguire con l’iter legale in tutti i suoi passaggi, poiché c’è stata notifica.

Gli NFT sono insomma diventati il modo per superare un ostacolo legale a vantaggio dei consumatori, con grande smacco di chi li ha additati come una mera bolla speculativa. Del resto la loro applicazione pratica si sta ampliando a macchia d’olio, si pensi all’utilizzo degli NFT per la vendita di biglietti eventi.

Alessio Ippolito

Imprenditore digitale e giornalista - mi occupo di business online dal 2008. Sono il founder della ALESSIO IPPOLITO S.R.L., società proprietaria della testata Criptovaluta.it e del noto giornale finanziario TradingOnline.com, di cui ne sono anche il direttore responsabile.

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