Bitcoin continua, a 13 anni dal suo arrivo sui mercati, a sorprendere. Corse, poi frenate, poi discese, poi di nuovo salite, in traiettorie di prezzo (e non solo) che sono anche fonte di ansia per chi si è avvicinato da poco a questo mondo. Tutto normale però, e il caso di chi sostiene Bitcoin continua ad essere dei più forti, tanto a 20.000$ quanto a 60.000$ e anche se dovessimo rivisitare i minimi di qualche settimana fa.
Per quanto sia necessario separare una narrativa ultra-positiva e fantasiosa dalla realtà,anche non seguendo i più scorretti, almeno a nostro avviso, dei divulgatori, ci sono un mucchio di motivi per continuar a confidare in Bitcoin e nel suo futuro.
Un Bitcoin che troviamo anche presso le principali piattaforme, le più sicure e utili, come ad esempio eToro – vai qui per ricevere un conto virtuale gratuito con il TOP degli STRUMENTI di TRADING – intermediario che ci permette di investire al meglio su tutti i principali coin del mercato e ovviamente anche su Bitcoin.
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A meno di non essere persone che volevano guadagnare 100x la somma investita in Bitcoin nell’arco di poche settimane, i movimenti di breve degli ultimi periodi non devono preoccuparci troppo. Non devono preoccuparci quando sono ribassisti e non devono entusiasmarci eccessivamente quando sono rialzisti. In una configurazione come quella attuale di mercato, chi è in cerca di emozioni forti ha tante alternativa a Bitcoin, mentre chi lo sceglie per inserirlo in portafoglio dovrebbe farlo per tutta una serie di motivi che prescindono dal guadagno di breve.
Chi sostiene che Bitcoin sia geneticamente diverso dal comparto cripto ha ragione da vendere. Non vuol dire decretare l’inutilità di tutto il resto, ma riconoscere chiaramente che abbiamo davanti un sistema monetario sperimentale e decentralizzato che in primo luogo funziona, in secondo luogo è effettivamente decentralizzato e in terzo luogo è l’unico ad oggi a poter garantire l’assenza di censure. Tutti gli altri sistemi si sono già rivelati ampiamente fallimentari su questi fronti.
Per quanto esistano fondi anche importanti che guardano altrove, pensiamo ad Ethereum o anche Solana per citare soltanto due delle più popolari tra gli istituzionali, tutti partono dall’avere in cassa Bitcoin, anche qui per la sua differenza genetica e per la capacità intrinseca di resistere a qualunque tipo di attacco, anche quelli più sofisticati. Avete mai sentito di hack di smart contract su Bitcoin? Oppure ancora di bug nel codice che hanno avuto come risultato la perdita di fondi? Noi no, e sfidiamo chiunque a dire il contrario.
Per quanto le novità possano piacere (e possano anche magari avere senso finanziario), tutti convergono su un punto: tra 5 anni Bitcoin sarà ancora qui, così come molto probabilmente lo sarà anche su orizzonti temporali decisamente più lunghi. Ed è per questo motivo che dovremmo trattarlo ancora una volta con tutte le differenze del caso rispetto ad un settore che, anche per colpa di certa stampa, tende a fare di $BTC e di cripto un calderone irriconoscibile.
È altrettanto vero che gli importanti swing di prezzo ai quali Bitcoin dovrebbe ormai averci abituato sono fonte di preoccupazione. Fonte di preoccupazione in particolare per chi magari è entrato vicino ai massimi e si trova ora a fare i conti con perdite importanti. Si tratta però di rumore di breve, e facendo zoom out sull’andamento di prezzo di Bitcoin dalla sua nascita fino ad oggi.
Ne abbiamo parlato giusto ieri e lo abbiamo fatto anche prima. C’è una situazione economica su scala globale che non permette di essere tranquilli e che ha punito principalmente gli asset di rischio, come Bitcoin ma anche come le azioni growth. Per quanto Bitcoin possa essere effettivamente unico, non può (ancora) sottrarsi a questo tipo di logica.
Bitcoin nasce per risolvere un problema enorme, quello della moneta che utilizziamo tutti i giorni per i nostri acquisti e quello degli asset che potrebbero garantirci una conservazione adeguata dei nostri risparmi e dunque del nostro patrimonio. Non sono problemi banali e di facile soluzione, anche senza tenere conto del fatto che chi controlla oggi la moneta non ha alcuna intenzione di perdere il suo primato.
Basti guardare agli appelli accorati di BCE verso la cittadinanza, affinché rimanga il più distante possibile da questo tipo di soluzioni. Basti pensare al gran baccano di politici di rilievo come Yellen negli USA. In una situazione del genere chi punta sulla vittoria finale di Bitcoin non può che farlo con un ottica di lungo periodo. Perché le rivoluzioni, e tale è Bitcoin, non possono portarsi a termine durante la pausa pranzo.
È nei momenti di ribasso, anche importante, che bisogna ascoltare prima il cuore e poi la testa. Noi il nostro caso per Bitcoin lo abbiamo sostenuto, ancora una volta nero su bianco, ancora una volta senza timore di essere smentiti.
Come tutto quello che abbiamo scritto su Criptovaluta.it, rimarrà qui, così tutti potranno, anche con il senno di poi, prendersi la libertà di smentire o di contestare.
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Vedi Commenti
Io non contesto assolutamente nulla.. però vorrei sollevare una questione a mio avviso molto importante!!!
Questo articolo a quando risale? 10 minuti fa? Un giorno? Una settimana? Tre mesi?
Sarebbe quantomeno opportuno che gli articoli siano datati, in modo tale da capire se chi scrive vive la nostra stessa situazione oppure è su un altro pianeta.
Ecco appunto.. non ho controllato bene l'articolo e non ho visto la data (ben visibile) riportata all'inizio.
Chiedo scusa per la svista!!
Come si suol dire, se la canta e se la suona. Prima di insultare, faccia mente locale su quello che sta per dire la prossima volta.
Felici che abbia trovato domanda e risposta alla sua problematica.