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Amazon deposita un brevetto per PoWs crittografiche, ma non si tratta affatto di una blockchain

5 anni fa
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Amazon ha ottenuto il riconoscimento di un brevetto per l’utilizzo degli alberi di Merkle come mezzo per ottenere una proof of work per l’accesso a determinate risorse hardware, che, da voci circolate negli ambienti più vicini al mondo delle criptovalute, potrebbe essere utilizzato in modo simile a quanto si fa oggi con la blockchain.

La notizia, nonostante si tratti di un brevetto richiesto dal gigante del retail nel 2016, ha dato il via ad una girandola di rumors, che vorrebbero Amazon come prossima grande azienda a sviluppare un sistema di criptovalute interno per il pagamento della merce.

Il grande abbaglio degli appassionati di blockchain e criptovalute

Nonostante moltissime testate abbiano ripreso la notizia allo scopo di sottolineare un interessamento da parte di Amazon per le criptovalute e la blockchain, in realtà il sistema brevettato attiene maggiormente alla possibilità di evitare attacchi distribuiti di tipo DDOS verso le reti di sua proprietà.

La proof of work, così come indicata nel brevetto depositato da Amazon, sarà appunto utilizzata prima di garantire accesso a determinate risorse di sistema ospitate, appunto, dai server di Amazon.

No, Amazon non comincerà ad accettare Bitcoin & co.

Qualcuno si è addirittura spinto oltre, indicando come prossima l’accettazione da parte di Amazon di pagamenti via Bitcoin oppure via altra criptovaluta. Niente di più lontano, almeno stando alle poche informazioni che abbiamo, per il momento, riguardo questo brevetto che è stato garantito all’azienda di Jeff Bezos.

Per questo motivo, anche da parte di chi è appassionato di criptovalute e sogna un giorno di poter pagare ogni ordine di Amazon attraverso il suo cryptocoin preferito, meglio mantenere la calma, almeno fino a quando non ci saranno notizie pi chiare a riguardo.

Il brevetto non parla di blockchain – sarà una tecnologia diversa

Vale alla pena ricordare che il brevetto depositato da Amazon non parla assolutamente né di blockchain né tanto meno di criptovalute. Chi si stava entusiasmando, ancora una volta, sarà destinato a rimanere deluso.

Alessio Ippolito

Imprenditore digitale e giornalista - mi occupo di business online dal 2008. Sono il founder della ALESSIO IPPOLITO S.R.L., società proprietaria della testata Criptovaluta.it e del noto giornale finanziario TradingOnline.com, di cui ne sono anche il direttore responsabile.

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