Tutto è bene quel che finisce bene. O forse è ancora il caso di aspettare un po’, perché Faruk Fatih Özer, il leader dell’exchange sparito prima e fallito poi in Turchia, sarebbe stato arrestato in Albania, proprio dove in un primo momento sembrava si fosse recato.
Un arresto che però non potrà porre la parola fine su una delle più tristi vicende degli ultimi mesi a tema cripto, che è costata svariati milioni di dollari a clienti ignari e che aveva già fatto scattare decine di arresti in Turchia. Finisce qui dunque la sua avventura, ma non quella degli utenti che gli avevano affidato risparmi e cripto, per i quali con ogni probabilità non ci sarà nulla da fare o da recuperare, a meno di clamorosi stravolgimenti.
Una storia che tra le altre cose ci ricorda come sia necessario sempre affidarsi ad intermediari solidi e i cui fondi siano al sicuro, anche quando facciamo dei piccoli acquisti e in particolare quando siamo in una fase di bull market, di quelle che lasciano presagire che tutto andrà infinitamente bene, salvo poi smentire il tutto quando meno ce lo aspettiamo.
Gli utenti di Thodex hanno imparato questa lezione a carissimo prezzo. La speranza è che chi ci legge ne comprenda le modalità e gli effetti e decida di operare nel mondo cripto soltanto con operatori affidabili.
Il capo di Thodex arrestato in Albania
Lo hanno trovato nel primo posto che aveva raggiunto dopo aver lasciato la Turchia, ovvero in Albania, dove avrebbe trovato rifugio con complicità ancora da accertare. Finisce qui l’avventura, se così vogliamo chiamarla, di Faruk Fatih Özer, che è stato CEO di Thodex, l’exchange turco che nel 2021 aveva interrotto senza preavviso i prelievi presso la sua piattaforma, adducendo dei problemi tecnici in realtà poi mai sistemati.
Si era dato alla macchia, secondo molti con un patrimonio incredibile, secondo altri perché non era più in possesso delle criptovalute e dei Bitcoin che i clienti avevano acquistato oppure versato sul sistema. Per una fuga relativamente rocambolesca che già dai primi giorni sembrava aver preso la via dell’Albania. Ed è proprio lì che le autorità locali lo hanno trovato. Secondo qunto riportato da diverse testate per il fuggitivo si aprirà adesso la strada dell’estradizione prima e del processo poi in Turchia, dove rischia cumulativamente una quantità di anni di carcere tale da non fargli più rivedere la luce del sole. Si parla infatti della richiesta di un procuratore di Ankara di oltre 40.000 anni.
Difficile stabilire oggi le somme
Perché in un primo momento si era parlato di oltre 2 miliardi di dollari in criptovalute, mentre in realtà sono state avanzate nella prima delle cause contro il gruppo richieste per soli 24 milioni.
Ci sarà da seguire il processo in Turchia, cosa che faremo anche con i nostri inviati, per cercare di capire effettivamente di che quantità di denaro parliamo e del buco che Thodex avrà lasciato tra i risparmiatori e gli investitori turchi. Tutto questo in un momento di tentativo di rinascita per Bitcoin e mentre Ethereum si appresta ad un cambio epocale, segno che nonostante questo tipo di incidenti il mondo cripto è vivo e vegeto. E continuerà ad esserlo a patto che tutti ci sforzeremo di imparare la più importante delle lezioni: not your keys, not your coins.
Ci sarà anche da accertare la presenza di personaggi legati alla mafia Turca, anche questa una delle ipotesi che erano state avanzate da analisti di Ankara a pochi giorni dall’inizio della fuga.