C’è anche una delle Big Four, per la precisione KPMG, ad offrire delle preziose analisi su tutto il settore delle criptovalute e delle società legate al mondo della blockchain. E nonostante una fase di mercato molto complicata per tutto il settore, quello che viene fuori dal report dedicato al Fintech che il gruppo pubblica semestralmente è degno anche di un po’ di ottimismo.
Se è vero, dice il report, che rispetto al 2021 abbiamo avuto un’importante battuta di arresto, è altrettanto vero che in realtà i numeri sono ancora molto interessanti e che in realtà il settore sta mostrando dei segni di maturità importanti, che saranno poi – aggiungiamo noi – la base dalla aule ripartire una volta che la situazione macro si sarà normalizzata.
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KPMG difende il settore delle criptovalute e della blockchain
E a parlare è forse uno degli establishment più importanti del mondo finanziario ed economico classico, ovvero KPMG, una delle Big Four, una delle società di accounting più importanti al mondo. Un lungo report pubblicato sul sito ufficiale e dedicato al fintech, all’interno del quale troviamo anche un’importante sezione dedicata al mondo della blockchain e delle cripto. Ne riporteremo qui le parti più salienti.
Dopo un 2021 che ha infranto ogni record, gli investimenti globali nelle cripto sono scesi a 14 miliardi durante il primo semestre del 2021. Nonostante lo spazio cripto sia collassato in modo sostanziale in seguito al conflitto tra Russia e Ucraina, all’inflazione e i problemi dell’ecosistema di Terra, gli investimenti sono comunque rimasti sopra ai livelli degli anni precedenti al 2021.
Un dato molto interessante, perché ci racconta di un mercato esterno al mondo cripto in quanto tale, ovvero quello che riguarda più direttamente società e progetti gestiti in modo commerciale, che comunque viaggia al triplo rispetto al 2020, sebbene a meno della metà del 2021.
Prima del 2018 il grosso degli investimenti cripto arrivavano dai consumatori e dagli investitori retail. Da allora, il profilo dell’investitore tipo è cambiato, con istituzionali e società di investimento che ora totalizzano una parte molto più rilevante del totale. Mentre i cripto asset storicamente sono stati considerati non correlati con gli asset tradizionali, adesso si comportano in modo simile. Il trend macro attuale sarà un test importante per le cripto e in particolare per Bitcoin, anche in relazione con gli altri asset.
- Qualche parola spesa anche per il caso di El Salvador
Viene riportato anche un piccolo estratto su quanto avvenuto a El Salvador in termini di adozione come valuta avente corso legale, con l’intenzione secondo KPMG di affrancarsi dal dollaro. Secondo il gruppo altre nazioni potrebbero seguirne l’esempio durante questo semestre e anche più avanti.
Un quadro edificante per il comparto, con qualche caveat
Nel complesso quella di KPMG sembrerebbe essere un quadro molto edificante per il settore, al netto di quanto sapevamo già in termini di crollo rispetto al picco del 2021. Tra le opinioni più interessanti rimarrà senza dubbio quella della possibilità che ci siano altri paesi a seguire l’esempio di El Salvador. Tutto questo mentre molti giornali mainstream in realtà dichiarano come fallimento quanto avvenuto per mano di Nayib Bukele.
Staremo a vedere. Per ora condividiamo l’opinione possibilista e l’individuazione di una sorta di maturità per un mercato che, forse tendiamo a dimenticarlo, ha ancora pochi anni alle spalle e ancora meno come categoria di asset finanziari effettiva. Siamo, per dirla come fanno gli americani, still early. E ci sarà tanta strada da fare pur potendo puntare su quanto di buono fatto fino ad oggi. Che è, lo ammette anche KPMG, tanto, anche al netto della crisi.