Anche Huobi, altro exchange di grande spessore e con buoni volumi, decide di accodarsi nel supportare il burn di Luna Classic, la tassa dell’1,2% che verrà imposta su ogni transazione on-chain del network che sta provando a rinascere, animato da un gruppo piuttosto folto di appassionati.
Si tratterà ancora una volta di un supporto a metà, se vogliamo, dato che a quanto pare verranno “tassati” soltanto i $LUNC in ingresso e in uscita dalla piattaforma e non verrà “tassato” il trading. Ma è comunque un buon supporto che darà una mano al network che ha deciso di puntare sulla riduzione della sua base monetaria per tornare a volare.
Un buon momento per Luna Classic, con il token che può essere scelto per l’investimento anche tramite eToro – vai qui per ottenere un conto virtuale gratuito per testare le funzionalità del broker – intermediario che ci permette di investire su $LUNC così come su 78+ cripto asset, scelti tutti tra i migliori del settore.
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Huobi segue gli altri grandi exchange e annuncia il supporto per il burn di $LUNC
La notizia è di quelle tanto importanti quanto inevitabili. Anche Huobi, altro exchange cripto di grande rilevanza ha infatti deciso di offrire pieno supporto al burn annunciato da Terra Luna Classic, ovvero alla tassa che entrerà in vigore il prossimo 20 settembre e che renderà indisponibile una quota pari all’1,2% per ciascuna operazione iscritta on chain.
Si tratta di un passaggio che riguarderà, è specificato nel comunicato che ha accompagnato l’annuncio, le operazioni di deposito e le operazioni di prelievo, seguendo così quanto fatto già da Binance, e che dunque non riguarderà gli spostamenti interni. Cosa anche questa inevitabile dopo che Binance ha annunciato lo stesso, perché in caso contrario vorrebbe dire applicare una commissione corposa e aggiuntiva rispetto alla concorrenza indiretta.
Si tratta comunque del massimo che forse gli appassionati di Terra Luna Classic potevano aspettarsi, in una manovra che ha già rilanciato l’entusiasmo su $LUNC ma che non potrà essere considerata come soluzione di lungo periodo. Si aspettano gli annunci di pochi altri exchange per capire chi, cosa e quando avverrà a livello globale, ma con l’arrivo di Huobi possiamo ritenere la questione ormai chiusa.
Investimento ancora ad alto rischio, ma va dato merito…
L’investimento in $LUNC, in particolare senza che sia ripreso in modo vigoroso uno sviluppo delle Dapp terze e dei servizi inclusi, continua ad essere molto rischioso ed è secondo questi canoni che dovrebbe essere analizzato e poi considerato.
Di progetti in realtà che potrebbero rivedere la luce ce ne sono diversi, compreso lo Stablecoin algoritmico UST, che potrebbe essere riagganciato al vecchio meccanismo di burn. Tuttavia, ci sarà da vedere quanto sarà appetibile in un mondo senza Anchor e dove gli utenti sono più diffidenti verso ritorni eventualmente fuori mercato. Va dato comunque merito, al netto delle ovvie preoccupazioni dei più scafati, all’impegno di chi sta cercando di rianimare un progetto che oltre al meccanismo “Ponzi” dei ritorni su Anchor aveva comunque meriti tecnici. E chissà come andrà a finire… il mondo delle cripto ci ha abituato già ad evoluzioni piuttosto spettacolari.