Collezione NFT in arrivo dai Chicago Bulls, con un nutrito manipolo di artisti digitali impegnati nella personale reinterpretazione del toro che campeggia sulle magliette dei ragazzi allenati da Billy Donovan. Il drop è atteso per il prossimo 22 settembre su Coinbase, con le opere proposte al prezzo di 0,2 $ETH come base d’asta.
C’è da aspettarsi grande partecipazione e con ogni probabilità quotazioni alle stelle per i 23 pezzi in tiratura unica dedicati al grande baseball di Chicago, con parte del ricavato che andrà in beneficienza. Ancora una volta criptovalute e sport insieme per una giusta causa.
Un altro ottimo segnale per il mondo dei NFT, con l’arrivo di un altro brand di caratura internazionale e uno dei più leggendari nel comparto sportivo. Tutto questo mentre ci prepariamo anche al primo mondiale di calcio che vedrà una significativa presenza di queste tecnologie.
NFT per una buona causa: ci pensano i Chicago Bulls
Che Chicago sia nota anche come Windy City è di pubblico dominio, d’altronde le rive del lago Michigan lasciano ampio spazio tra la capitale del Blues e i gelidi venti provenienti dal confinante Canada, che trovano così un facile passaggio verso la città.
Non tutti sanno però che il soprannome (forse) non ha niente a che fare con le gelide sferzate di vento che spazzano la città. La versione più accreditata è anche quella più pittoresca. Sul finire dell’800 il New York Sun amava descrivere politici e cittadini di Chicago come pieni di aria calda, ossia dalla fuffa facile (oggi si direbbe scam), nel tentativo di discriminarli per portare nella Grande Mela l’Esposizione Universale del 1893.
Tentativo malriuscito, con la città che riuscì ad ospitare la prestigiosa esposizione. Città che oggi sfrutta la compagine dei Bulls, e l’enorme popolarità della società, per lanciare un’asta NFT i cui proventi andranno in buona parte destinati a una giusta causa. Tutt’altro che scam quindi, per la metropoli che ospita il Chicago Mercantile Exchange, ossia il più importante mercato di derivati sulla faccia della terra. Qui di ciccia ce n’è, e in abbondanza.
I dettagli sulla collezione
La collezione risponde al nome di The Aurochs, e vedrà impegnati 23 artisti digitali di una certa caratura: tra i nomi troviamo LOGIK, Mike Fogg, Deadfellaz e altri. I nostri sono chiamati a personali interpretazioni del logo che campeggia sulle maglie dei Chicago Bulls, con le rivisitazioni del toro che partiranno da 0,2 Ethereum nell’asta di 24 ore prevista per il 22 settembre.
Ciascun item sarà un pezzo unico, quindi c’è da aspettarsi quotazioni alle stelle e un gran numero di offerte. Appuntamento ai giorni successivi per vedere su Coinbase se la nostra intuizione avrà trovato conferma.
A dirla tutta ci stupirebbe il contrario, data la popolarità che il basket vanta a quelle latitudini e più in generale negli States. Prova ne è, semmai ce ne fosse bisogno, l’interesse di Sorare per il gioco della palla a spicchi. Il più famoso e munifico gioco di calciomercato infatti ha aperto al basket di recente, a dimostrazione di popolarità e appetibilità per un progetto che promette di essere tra i più redditizi per i NFT da capitalizzare in gioco.
Stessa direzione per Play Hellebore, il progetto di Nick Swinmurn che ha da pochissimo aperto i battenti e di cui vi abbiamo dato notizia nonappena fiutato le intenzioni del patron dei Golden State Warriors.
Ancora NFT, Chicago e sport
Non serve insistere con ulteriori esempi per sottolineare come i fili tra criptovalute, tifosi e sport di grande popolarità siano sempre più intrecciati. Quello che ci fa piacere sottolineare, nella vicenda dei Bulls, è che la società destinerà parte dell’incasso in beneficienza.
Artisti e squadra incasseranno il 40% del totale, all’NBA andrà il 10% molto probabilmente come fee sui diritti d’immagine, mentre il restante 50% sarà destinato alla no-profit After School Matters, istituto cittadino impegnato nel fornire supporto e opportunità ai ragazzi più bisognosi.
Accade a Chicago, la città del LollaPalooza festival, quella stessa Windy City che vide i Blues Brothers sfuggire da polizia, nazisti dell’Illinois e Good Ol’ Boys per consegnare i soldi dei loro incassi alla Suora Pinguina e alla sua caritatevole opera sociale.
Cripto e sport ancora una volta insieme per una buona causa, con corsi e ricorsi storici: anche il cinema è dalla nostra parte.