Il gigante dell’ingegneria elettrica ABB ha appena avviato un progetto pilota, al fine di indagare come la tecnologia blockchain potrebbe favorire e spingere la rilevanza dell’ energia solare all’interno degli scambi energetici P2P.
Al fine di implementare il progetto al meglio, il gruppo svizzero-svedese ha deciso di collaborare con la società italiana Evolveer, al fine di impiegare appunto un sistema blockchain sviluppato insieme e basato sulla piattaforma Prosume.
Il progetto pilota avrà come scopo quello di garantire transazioni p2p trasparenti e di indagare anche il ruolo potenziale di suddetta tecnologia all’interno del mercato delle smart grids.
ABB – che si è intrattenuta a lungo con PV Tech sull’argomento – ha inoltre affermato che tra gli obiettivi del progetto c’è quello di realizzare degli inverter con blockchain implementata, per permettere a tutti i partecipanti del mercato dell’energia di ridurre inefficienze e costi legati appunto a questo tipo di scambi.
Secondo Giampiero Frisio – capo della divisione Smart Power del gigante svizzero-svedese, “il progetto con Evolvere ci ha permesso di sviluppare soluzioni provate ed efficaci per il mercato anticipando le nuove dinamiche e le nuove normative che dovremo affrontare nel futuro in relazione alla tecnologia blockchain”.
Chi è ABB?
Sebbene sia un nome forse poco conosciuto tra i consumatori, ABB è uno dei gruppi più importanti a livello mondiale per quanto riguarda l’ingegneria e lo sviluppo in tema elettrico, tecnico ed energetico. Il gruppo opera in Europa, Americhe, Africa e Oceania, con introiti lordi di oltre 28 miliardi di dollari.
Il gruppo è ai vertici mondiali anche per quanto riguarda lo sviluppo di soluzioni smart per i big player del mercato dell’energia, soluzioni che almeno in alcuni casi prevederanno proprio il ricorso alla tecnologia blockchain.
Non solo ABB – sono molti i progetti che puntano su blockchain in campo energetico
Non c’è soltanto ABB a cercare di sviluppare soluzioni concrete in campo energetico partendo appunto da blockchain.
Negli ultimi mesi si sono infatti susseguite notizie importanti per quanto riguarda la ricerca e lo sviluppo in tal senso. Saudi Aramco, la compagnia petrolifera nazionale dell’Arabia Saudita ha infatti partecipato al round di finanziamenti per Data Gumbo Corp, per sviluppare sistemi di blockchain-as-a-service al fine di migliorare le filiere produttive ed estrattive di petrolio e gas naturale e implementare anche un sistema di pagametno automatico.
Wien Energie nel frattempo – utility company austriaca – ha sviluppato insieme a Bosch un frigorifero con blockchain integrata, che permette all’utente finale di scegliere la fonte di energia da utilizzare.
I progetti per il futuro sono tantissimi, senza che siano appunto limitati allo sviluppo di criptovalute in stile Bitcoin.
C’è molto di più nella tecnologia blockchain – ne vedremo sicuramente delle belle.