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Metaverse: JP Morgan fa sul serio! | La grande banca a caccia di specialisti

JP Morgan è alla ricerca di dirigenti da inserire nell’organico impegnato sul fronte Web3. Le figure saranno impiegate in quello che l’azienda definisce settore Web3, Crypto, Fintech e Metaverse, curando in particolare i rapporti con le aziende clienti.

Sono richieste approfondite conoscenze sulla tecnologia in questione, oltre alle specifiche skill tecnico-finanziare. L’istituto bancario punta con rinnovato vigore sulle criptovalute, col mai nascosto amore per Bitcoin in particolare, da preferire addirittura all’immobiliare.

Un’apertura al mondo dei Metaverse che arriva dopo investimenti anche corposi nel mondo delle cripto classiche. E un ottimo segnale per tutto il settore, che troviamo anche da eTorovai qui per ottenere un conto virtuale gratuito e senza limit nei SERVIZI PREMIUM – intermediario che propone un listino di 78+ cripto e servizi esclusivi che non possono essere trovati altrove.

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Sempre più JP Morgan nel mondo cripto e metaverse

Quella tra JP Morgan e Bitcoin è una lunga storia d’amore fatta di investimenti, annunci, tentativi di influenzare il mercato (ci mancherebbe), e ovviamente operatività. Siamo al cospetto della più grande banca al mondo, semplicemente. Vien da sé il naturale interesse per la prima criptovaluta per capitalizzazione, e per il comparto in generale.

Ed è normale come un istituto con tale potenza di fuoco sia in prima linea nell’offrire ai propri clienti prodotti e servizi che insistono su criptovalute e scenari da esse derivate. Quello della DeFi tuttavia è un mondo che si evolve alla velocità della luce, e per stare al passo bisogna ingaggiare i professionisti che meglio degli altri dimostrano di saper stare sul pezzo.

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JP Morgan sempre più interessata al comparto

È a loro che J.P. Morgan Payments si rivolge: la banca è alla ricerca di un Vice President Payments Business Development Manager da inserire nel sottosettore verticale dedicato a Web3, Crypto, Fintech e Metaverse, stando a quanto riportato nell’annuncio LinkedIN.

La figura è chiamata a fare da ponte tra il cliente e i reparti aziendali di competenza, e dovrà sviluppare strategie ad hoc per tutte quelle forme di business che si sviluppano on chain o che hanno a che fare con blockchain e prodotti/servizi derivati.

Una banca classica che vuole rinovarsi?

In realtà l’annuncio è decisamente più lungo e dettagliato, ma in questa sede ci interessa il succo della questione: la banca continua a credere fortemente nel comparto, non ancora con posizioni assimilabili a quelle Abra, ma indubbiamente ferme come il recente storico dimostra.

E la storia recente ci dice che JP Morgan è stata la prima banca a possedere uno spazio in Decentraland, quando le sue $LAND costituivano territorio vergine o quasi, e non solo per gli operatori del comparto finanziario. Una mossa che annovera l’istituto tra i pionieri del metaverse, quelli cioè che hanno sondato le potenzialità della nascente tecnologia prima di tutti gli altri, competitor inclusi.

La risposta degli altri non si è fatta attendere: solo per citare alcuni illustri omologhi ricordiamo Sygnum su Decentraland con tanto di CryptoPunk alla reception e Sumitomo Mitsui Banking Corporation che sfrutterà il metaverse per offrire consulenza e operatività. Casi, tra i tanti, a conferma della lungimiranza di JP Morgan, che da first-comer va in esplorazione per acquisire un vantaggio competitivo sulla concorrenza e sondare tutte le declinazioni di business offerte dal comparto.

Un comparto che trova in Bitcoin l’asset di punta, verso il quale primo istituto creditizio al mondo ha più di una volta dimostrato interesse. Con l’orso a piede libero la cripto per eccellenza era stata definita addirittura migliore del settore immobiliare, intravedendo in primavera la fase bottom.

Passano le settimane, la tempesta non accenna a placarsi e JP Morgan ribadisce le sue posizioni spinta anche da ovvi interessi diretti. E siccome non c’è due senza tre, con l’inverno a congelare i mercati in piena estate la banca alza il tiro definendo il comparto spazzatura ma con le dovute eccezioni, riferendosi con ogni probabilità alla coppia BitcoinEthereum, ossia i primi progetti per capitalizzazione.

Salvo sparare a zero anche su Bitcoin più di recente, ma con ogni probabilità questa volta più per interessi che in quella occasione si palesavano esplicitamente.

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