Gli ultimi mesi di Ethereum (ETH) sono stati caratterizzati dall’attesa di The Merge, cioè il passaggio dalla Proof of Work (PoW) alla Proof of Stake (PoS). In queste settimane, il tempo è stato scandito dai vari step ed aggiornamenti lanciati sulla testnet, che hanno guidato lo sviluppo e dato garanzia di affidabilità, rassicurando il mercato verso questo cambio epocale.
L’ultimo step è stato la settimana scorsa con l’aggiornamento Bellatrix, che ha introdotto modifiche al meccanismo di consenso ed ha così avviato un simbolico conto alla rovescia, verso la data per il definitivo passaggio alla PoS, indicata da Vitalik Butterin, in una forchetta compresa tra il 13 ed il 16 Settembre.
Il prezzo di Ethereun in questi mesi è stato influenzato, da questi step di sviluppo e da ultimo dal citato Bellatrix, implementato sulla blockcahin il 7 Settembre. Sul grafico seguente, ho indicato l’evento, che ha coinciso con una contemporanea accelerazione rialzista di ETH contro il dollaro, che l’ha portato in 3 giorni ad una crescita del 19%.
Va notato che il prezzo di ETH si è fermato in un’area che aveva già fatto da resistenza verso i 1730$. Questo livello è fornito dal vettore ribassista primario di queste ultime due settimane, che va identificato con i massimi raggiunti a metà Agosto a 2030$ ed i successivi minimi a 1422$ toccati otto giorni dopo.
Al vettore che abbiamo individuato, applichiamo i ritracciamenti di Fibonacci e vediamo che proprio a 1730$, passa il livello del 50%, dove il prezzo era stato respinto già una volta. Il 50% di Fibonacci è sempre un’area spartiacque per la prosecuzione di un trend o per una sua correzione. Con il lancio di Bellatrix il livello è stato parzialmente “brekkato” con un massimo a 1783$. Quando il 50% viene ad essere rotto al rialzo, si alzano le probabilità statistiche di un successivo allungo rialzista, con l’area di resistenza che dovrebbe essere più debole.
Con l’arrivo alla resistenza Ethereum ha iniziato a ritracciare, scendendo ieri verso quella che sul grafico è indicata con l’area blu supportiva tra 1575 e 1590$. Anche questo livello è figlio di Fibonacci, applicato però all’ultimo vettore rialzista, dato dal movimento dai minimi a 1426$ al massimo recente a 1789$. Essendo questo un vettore minore anche la sua importanza ed affidabilità vanno pesate diversamente.
Sul rilascio del dato dei CPI americani, i futures su azioni e criptovalute sono crollati, con ETH che è calato dell’8,7%. Il forte selloff è arrivato nonostante la crescente attesa per il Merge di Ethereum, facendo così ipotizza che il tanto atteso aggiornamento potrebbe non essere un catalizzatore rialzista ma un evento “sell the news” o con un’altra espressione tipica del mondo dei trader “Compra la voce, vendi la notizia“.
Allo stato attuale dopo la correzione di ieri, sul grafico 1H, vediamo che Ethereum sta facendo un tentativo di rimbalzo, che potrà avere un compimento solo con il superamento del livello a 1670$, con attenzione alle fan di Fibonacci che potrebbero già lei fare da resistenza. Inoltre si può notare che il setup degli indicatori, sull’orario, è ancora impostato al ribasso. Una eventuale perdita del supporto, dove il prezzo attualmente sta tradando, invece potrebbe portare ETH verso la precedente area di minimo tra 1400/4100$ che una un’importanza maggiore. Una perdita anche di quest’ultima aprirebbe le porte ad un arrivo verso i 1000$.
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