La risposta sul mercato di Ethereum al Merge, che pur che è stato portato a termine con successo, non è stato dei migliori. Seguendo il più classico dei buy the rumors, sell the news, $ETH ha incamerato perdite per circa il 10%, aiutate anche da una situazione piuttosto nervosa sui mercati finanziari in generale.
Con le quattro streghe che terranno occupate la giornata di oggi (almeno per chi è interessato alla mitologia che si sviluppa intorno ai mercati), sarà il caso di fare il punto su Ethereum e più in generale sul suo ecosistema da un punto di vista squisitamente finanziario, gettando poi le basi anche per capire gli effetti del Merge per quanto riguarda i movimenti di medio e lungo periodo.
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Il Merge è andato a buon fine e non ci sono stati intoppi di sorta per quello che è (e rimarrà a lungo) il momento più importante della storia di questo protocollo. Un momento di enorme importanza che però non ha innescato la corsa sul mercato che forse qualcuno si aspettava. Tutt’altro: Ethereum ha perso quasi il 10%, ovvero 4 volte di più di quanto ha perso Bitcoin e diverse volte quanto hanno perso i suoi più diretti concorrenti.
I disfattisti e quelli che non aspettano altro che la debacle anche finanziaria per Ethereum si sfregano le mani parlando di fallimento. Altri partono con i ve l’avevo detto. Qualcuno invece, ed è chi vi scrive, si assumerà l’onere di provare ad analizzare la questione.
Prima le streghe erano tre. Poi nella vivacissima e immaginifica fantasia mitopoietica di Wall Street, sono diventate quattro. E queste streghe sono metaforicamente gli esseri che agitano i mercati ogni terzo venerdì del terzo mese di ogni trimestre, giornata durante le quali vanno a scadenza i futures sugli indici, le opzioni sulle singole azioni, le opzioni sui futures sugli indici e anche le opzioni sugli indici azionari.
Una concomitanza di scadenze ciclica che porta ad elevati volumi a copertura delle operazioni di rinnovo per i contratti rolling e che spesso è in grado di agitare i mercati ogni oltre ragionevole comprensione. Tutto questo nonostante negli anni siano state prese delle contromisure per evitare che la chiusura e l’apertura forzata di posizioni possano agitare eccessivamente i mercati.
Per farci un’idea di quanto questo evento possa essere fonte di problemi (anche se quasi mai da solo) basta guardare quanto accaduto nella settimana tra il 10 e il 17 giugno scorso. È la settimana, lo diciamo per chi non ha una memoria di ferro, che vide Bitcoin scendere dai 30.000$ ai 22.000$ ed Ethereum dai 1.700$ di allora ai 1.100$. Tutta colpa delle quattro streghe? Assolutamente no, ma possono comunque metterci lo zampino.
E potrebbero avercelo messo anche durante questa settimana tutto fuorché entusiasmante per il mondo cripto, sebbene comunque innescata dai pessimi dati sull’inflazione che sono arrivati da Washington.
Il discorso delle quattro streghe andrebbe bene se tutto il comparto avesse seguito in parallelo Ethereum, cosa che non è accaduta, dato che per l’appunto anche i rivali più diretti di Ethereum stanno in realtà perdendo molto meno.
No, non è assolutamente vero che si stanno riversando gli $ETH in staking sul mercato, che sono ancora bloccati e che verranno sbloccati soltanto nel tempo. La spiegazione più razionale è il classico buy the rumors, sell the news che prima ha catalizzato le attenzioni su Ethereum (che infatti dai minimi ha performato molto meglio di Bitcoin) e poi è tornato a chiedere il conto.
Comunque rumori di breve, aiutati anche da una situazione macro di difficile lettura e che è ancora dominata dal nervosismo, dallo spettro della recessione e di una Fed che continuerà ad essere hawkish. Perché ieri, oltre al merge di Ethereum, i mercati hanno anche iniziato a considerare la possibilità di tassi rialzati di 100 bps per settembre.
Staremo a vedere, ma nonostante la performance pessima delle ultime 24 ore, Ethereum non è solo malato sul mercato. Per quanto riguarda invece il lungo periodo, alcune considerazioni su Ethereum le abbiamo fatte poco fa.
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Buongiorno a tutto il gruppo. Il Merge rappresenta una nuova vita per ETH, un nuovo inizio, certo ci saranno problemi che andranno a influenzare il valore del token ma Buterin ha agito per il bene del token e attualmente il crollo non è dovuto al Merge ma semplicemente alla continuazione di un mercato ribassista. Gli investitori sono preoccupati per la decisione della FED "che secondo me come riportato in un precedente commento si tratta di decisioni sbagliate" e il mercato lascia una porta aperta anche per un aumento di 100 punti che metterebbe ancora più pressione agli asset rischiosi e quindi alle criptovalute. Di recente Black Rock ha chiesto un dibattito con la FED per allentare il ciclo ed estendere il tempo poichè l'inflazione rimarrà ancora elevata in opposizione alle azioni della FED e accettare quindi un calo naturale della stessa, in pratica si sono accorti anche loro che sono degli incapaci e che con le loro azioni continuano a far solo danni.
L'indicatore dei livelli Profitto/Perdite indica la prevalenza dell'offerta attiva che sta facendo scendere il prezzo delle criptovalute e la maggior parte degli investitori sta vendendo sempre più a buon mercato accettando le perdite, una cosa decisamente folle che va avanti da parecchi mesi e non cenna ad arrestarsi. Quindi il discorso cade sempre lì, fino a quando i capitali continuano a scappare anzichè a posizionarsi su questo asset avremo ancora un mercato delle cripto decisamente in calo e mai come ora dobbiamo puntare ancora su un risveglio di Bitcoin che possa aiutare il resto del comparto. Buona giornata e naturalmente un saluto al mitico Gianluca Grossi