Prosegue senza esitazioni la svolta Web3 di Epic Games, che lancia il primo gioco NFT a sua firma. Si chiama Blankos Block Party ed è già presente nel marketplace della società a cui dobbiamo Fortnite, Infinity Blade e altri titoloni.
In beta da circa due anni, il gioco si presenta su Epic Games Store dopo una genesi piuttosto lunga, iniziata nel lontano 2018 con un round di finanziamento da 16 milioni di dollari. Ora il titolo è finalmente pronto nella sua veste definitiva, e fa uso di NFT come asset accessorio, non indispensabile cioè per giocare.
Una soluzione che farà piacere ai giocatori, ormai sul piano di guerra quando si sente parlare di NFT? Lo scopriremo solo vivendo. Rimane comunque il forte segnale di sviluppo in senso NFT del mondo del gaming. Mondo sul quale possiamo investire anche con eToro – vai qui per ottenere un conto virtuale gratuito con il TOP degli strumenti di trading – intermediario che ci permette di investire su tanti token del settore, scelti tra i migliori.
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Epic Games rilancia: ecco il primo gioco con NFT
I più addentro nel mondo del crypto gaming la dipingono come una specie di telenovela, come una di quelle notizie attese da un bel pezzo. A quanto pare l’arrivo di Blankos Block Party nella sua versione definitiva è stato salutato con affetto dalla comunità.
E infatti si tratta del primo gioco NFT a firma Epic Games, e già questo dovrebbe essere sufficiente per accogliere la notizia con piacere. Si tratta di una software house della vecchia scuola che ha deciso di passare al lato oscuro, a differenza di molti omologhi che di Non Fungible Token non ne vogliono sapere. Approfondiremo tra qualche riga, viste le implicazioni dirette e indirette di Tim Sweeney.
Ritornando al titolo sappiamo come accennato in apertura che Mythical Games aveva raccolto nel 2018 qualcosa come 16 milioni di dollari da destinare allo sviluppo di titoli in chiave Web3. Nonappena lanciata la beta i riscontri positivi del milione dei giocatori che ci ha messo le mani sopra non si sono fatti attendere, e si vocifera che il numero sia anche più elevato.
Speculazioni a parte arriviamo al 2020 con Blankos Block Party in beta, pronto ad affrontare gli ultimi sviluppi sotto l’egida Epic Games prima di presentarsi in veste definitiva al grande pubblico. Curiosità: al progetto ha preso parte anche Deadmau5, al secolo Joel Thomas Zimmerman, che ogni tanto torna a far capolino tra le nostre news. L’ultima volta l’avevamo lasciato alle prese con il pesante facelift su blockchain di LimeWire, ma quella è un’altra storia.
Non necessari, ma…
La storia che interessa redazione a gamer invece si snocciola tra presente e recentissimo passato di Epic Games, e di Tim Sweeney in particolare. La vicenda Blankos Block Party rappresenta il capitolo zero di una svolta annunciata da tempo, e che oggi produce un primo, tangibile segno di continuità. E qui riprendiamo il discorso lasciato in sospeso poco sopra.
Sebbene i token non siano strettamente necessari ma solo accessori con cui personalizzare il proprio personaggio, il titolo sancisce con prova tangibile il passaggio dell’azienda al gaming on chain, con il titolo a fare da pietra miliare. Il passo numero zero di un percorso che dovesse abbracciare domani anche la via del metaverse o della felice formula P2E non ci lascerebbe stupiti.
Così come non sarà rimasto stupito lo stesso Sweeney delle rigide posizioni di Microsoft quando, alle prese con il ban dei NFT su Minecraft, ha subito rassicurato la comunità ribadendo la sua apertura a Non Fungible Token e fregandosi le mani (questo lo aggiungiamo noi) del mezzo passo falso compiuto dalle parti di Redmond. E se sbagliare è umano, perseverare è diabolico: in Epic Games si stanno preparando a fare incetta di esuli Microsoft?