Le quotazioni di Near Protocol (NEAR/Tether USDT) hanno cominciato la settimana corrente in leggero recupero dopo la batosta ricevuta nel corso della scorsa ottava, durante la quale i prezzi erano scesi in accelerazione da 5.278 a 3.820.
Il mercato si era quindi pericolosamente riavvicinato alla zona dei minimi già segnati nel corso dell’ultima parte di agosto a 3.692, sede di un supporto piuttosto significativo. Mentre scriviamo sono le ore 14.00 di lunedì 19 settembre, e NEAR viene passato di mano a quota 3.991, in aumento del +1.92% su base giornaliera.
Le aspettative per le prossime 3-5 giornate (almeno) sono di progressiva compressione della volatilità del mercato nell’area fra 3.550 e 4.770/780, zona entro cui ci aspettiamo lo sviluppo di ripetuti cambi di tendenza, che consentano al mercato di stabilizzarsi senza assumere una direzione precisa.
Non pare ci siano infatti le condizioni per poter parlare di una ripresa “definitiva” del ribasso nonostante l’ampiezza dell’arretramento che era sceso dai massimi del 12 settembre. Riteniamo che si possa inquadrare la recente discesa nel contesto rialzista più ampio che si sta sviluppando dai minimi del 18 giugno. Nell’ambito di tale scenario NEAR aveva già sviluppato, durante il periodo estivo, un ampio recupero sfociato sui già menzionati massimi di quota 5.278, per cui siamo propensi a considerare di natura correttiva la discesa che ne è seguita, e che pare peraltro aver già perso convinzione dopo il riavvicinamento all’area dei 3.600.
Passando all’analisi su grafico a barre di 30 minuti, possiamo visualizzare con migliore definizione l’attuale posizionamento dei livelli tecnici. Siamo in presenza di un segnale rialzista di breve periodo, per cui siamo interessati in particolare alla disposizione dei supporti. Su questi livelli tecnici tendono infatti a concentrarsi gli ordini di acquisto dei compratori, rendendoli altrettanti potenziali punti di ripartenza del rialzo in caso di arretramenti in corso di settimana.
Nello specifico, i supporti questa settimana sono posizionati a 3.690 e 3.560/570. Le aspettative sono di riavvicinamento del mercato all’area di resistenza posta sui 4.700, per cui abbiamo fissato già a 4.650/670 il target rialzista attivo. Tecnicamente sarebbe preferibile intervenire long solo su eventuali nuovi ritorni dei prezzi sul primo supporto, in ogni caso da rilevazioni non superiori a 3.880. Lo scenario descritto verrebbe annullato dal cedimento del supporto principale, mediante una chiusura su grafico a 30 minuti inferiore a 3.560.
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