Le quotazioni di Monero (XMR) stanno attraversando una sessione di recupero nel cambio contro dollaro americano, recupero che è scattato nelle ultime ore subito dopo il raggiungimento di minimi relativi a 134.35, su livelli che non si vedevano dal 17 luglio scorso.
Durante questa estate Monero si era reso protagonista di un deciso rally rialzista, che aveva avuto luogo fra il 18 giugno ed il 16 agosto, e che in poco più di due mesi aveva condotto la crypto a riguadagnare poco meno dell’80% dopo i crolli dei mesi precedenti.
Dalla metà di agosto in poi, tuttavia, la pressione rialzista è tornata progressivamente a ridursi, cedendo il passo a prese di beneficio che sono già costate a XMR praticamente la metà di quello che aveva faticosamente recuperato tra giugno-agosto.
L’evento-chiave, da un punto di vista tecnico, è stato negli ultimi giorni il cedimento della linea di supporto di breve periodo che si trovava in corrispondenza dei minimi del 19 agosto a 141.17. A far capo da quella data, il supporto era stato di nuovo riavvicinato dai prezzi per ben tre volte nel corso del mese successivo, e puntualmente aveva generato delle reazioni rialziste evidenziando la presenza di una schiera di compratori su quel livello.
Il supporto è stato però alla fine violato già a partire da domenica scorsa 18 settembre, e ormai da quattro giornate Monero sta oscillando a cavallo dei 141.17, nel range fra 145.30 e 134.35, in preparazione ad un nuovo affondo.
Su grafico a barre da 30 minuti possiamo visualizzare l’attuale posizionamento delle resistenze, ossia dei livelli che mantengono attivo lo scenario ribassista in vigore. Si tratta di quota 141.50/141.75 e quota 145.30/145.50, punti di probabile ripartenza del ribasso in caso di nuovi recuperi, specialmente se entro lunedì prossimo 26 settembre.
Le aspettative sono di discesa fino a 132.90 e 131.00. Tecnicamente sarebbe preferibile intervenire short da prezzi comunque non inferiori a 140.00, per non rischiare un teorico stop troppo sbilanciato a fronte del possibile beneficio. Lo scenario verrebbe annullato da una chiusura su grafico a 30 minuti superiore a 145.50.