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Ron Paul: “Bitcoin alternativa a Dollaro USA”

Chi lo conosce e lo segue da tempo non troverà nulla di nuovo in quanto appena rilasciato a Yahoo Finance. Chi invece non segue da vicino la politica americana, troverà forse le sue opinioni particolarmente dure, se non bizzarre.

Ron Paul, leader libertario ormai da più di 3 decenni negli States ed ex-candidato presidenziale, ha concesso un’intervista a Yahoo Finance, dichiarando che “il dollaro è in una bolla” e vaticinando il prossimo arrivo di una crisi finanziaria che, per portata, supererà grandemente quella del 2008.

Secondo il popolare politico statunitense, le valute fiat sono un’autentica bomba ad orologeria, pronta ormai ad autodistruggersi.

L’alternativa per Ron Paul? Bitcoin

Quando gli viene chiesto quale sia l’alternativa più valida al dollaro della Fed, Ron Paul offre proprio Bitcoin come alternativa. Il dollaro è disegnato per essere inflazionato e perde valore ogniqualvolta la banca centrale decide di stamparne di nuovi.

Bitcoin è al contrario deflazionistico, perché nato proprio con il presupposto di avere un sistema estremamente diverso dalle monete centralizzate.

Ron Paul, l’appassionato di Bitcoin

Non è in realtà la prima volta che il popolare politico statunitense si spende a favore di Bitcoin. Già per le sue campagne precedenti Paul aveva infatti accettato Bitcoin come donazioni di sostegno alla sua campagna, così come aveva fatto anche il figlio Rand, candidato alle presidenziali del 2015, primo candidato a presidente degli Stati Uniti ad accettare, per una campagna ufficiale, donazioni in criptovaluta.

Al momento nessun cryptoasset per Ron Paul

Ron Paul però, nonostante le numerose donazioni ottenute appunto tramite Bitcoin, non ne detiene alcuno. Ha prontamente convertito tutte le donazioni per sostenere le sue spese politiche, dato che al momento, sottolinea, non c’è modo di pagare in qualunque posto utilizzando appunto Bitcoin. Nulla di nuovo, dunque, se non un impegno da parte di un politico – per quanto sui generis, a favore della più popolare delle criptovalute.

Interesse tecnico? Poco

Ron Paul inoltre ha ribadito di non essere una persona molto informata sulle tecnologie e che non sarebbe in grado di spiegare in dettaglio il funzionamento della tecnologia blockchain.

Il suo interesse è dovuto piuttosto alla possibilità di creare valute alternative a quelle controllate dalla Federal Reserve, battaglia ormai cara da più di un secolo al movimento libertario.

Secondo Ron Paul – hooligan del libero mercato – le cryptocurrency potrebbero offrire proprio il miglior sistema di pagamento possibile per un mercato effettivamente libero.

“Questi sistemi saranno avversati”

Chiamato a rispondere della recente richiesta da parte di Sherman – membro del Congresso di casacca democratica – di bandire le criptovalute, Ron Paul ha rincarato la dose, affermando che sicuramente continueranno ad esserci ostilità nei confronti della criptovalute, soprattutto dietro le quinte e che molti ostacoli dovranno essere superati. Più le criptovalute saranno diffuse, maggiormente i governi proveranno ad essere coinvolti nella cosa.

Chi è Ron Paul

Ron Paul è un politico americano di lungo corso, indipendente e sostenitore di una versione pura o quasi del libero mercato. È uno dei rappresentanti più conosciuti del movimento libertario, movimento ideologico e filosofico che professa l’intervento zero da parte del governo nella quasi totalità delle questioni, incluse quelle di carattere monetario.

Ron Paul è stato anche candidato alle presidenziali statunitensi, raccogliendo un numero di consensi molto ridotto, ma comunque interessante data comunque una piattaforma politica sicuramente al di fuori degli schemi.

Ron Paul è inoltre sostenitore di valute al di fuori del controllo dei governi centrali e che possano essere in alternativa ancorate a asset esterni e non liberamente stampabili dalle banche centrali.

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