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Coalizione Crypto: il WEF apre le porte! | Ci sono Ripple, Solana, Avalanche e Near Protocol

2 anni fa
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Bitcoin ha un nuovo nemico, anche se forse nuovo non è. Le cripto che invece hanno abbracciato la narrativa green potrebbero avere un nuovo amico, anche se è di quelli da abbraccio mortale, almeno secondo i detrattori più accaniti. Sì, il World Economic Forum scende direttamente in campo nell’agone delle criptovalute e lancia un nuovo progetto teso alla sotenibilità, per investigare, dicono loro, quali sono le potenzialità delle tecnologie Web3 per combattere il cambiamento climatico.

Qualcosa che avrà fatto balzare i più tra i nostri lettori dalla sedia e che merita di essere discusso tanto oggi quanto in futuro, quando si cominceranno a vedere gli effetti di queste iniziative. Iniziative che potrebbero avere un segnale bullish sui diversi progetti che vi parteciperanno, ma che mettono anche Bitcoin di fronte ad un nemico, passateci il termine forte, che ne testerà la resistenza.

È una questione che riguarda anche collateralmente gli investitori, e sulla quale potremo investire con eTorovai qui per ottenere un conto virtuale gratuito con il TOP degli STRUMENTI per il TRADING – intermediario che ci permette di investire tanto sulle criptovalute green quanto invece su Bitcoin e anche sulle azioni più attive nel comparto.

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Il WEF scende in campo: coalizione per le cripto contro il cambiamento climatico

Quello del cambiamento climatico è uno dei temi più caldi a livello politico internazionale, che trasversalmente attraversa anche quello delle criptovalute e di Bitcoin, con il secondo che viene accusato ormai da tempo da diversi gruppi organizzati di essere troppo dispendioso in termini energetici e dunque non sostenibile rispetto agli obiettivi green che i governi di tutto il mondo di sono prefissati di raggiungere. E come se non fosse già complicata di suo questa vicenda, ecco entrare anche il WEF, che in realtà macchina (e ingloba) da tempo diversi player del comparto.

Dentro anche tanti nomi noti del settore

Galeotto fu il merge di Ethereum? Forse no, anche se le tempistiche faranno discutere, perché è stato annunciato ieri negli USA un nuovo consorzio che appunto guarderà al mondo blockchain per spingere su una sorta di evoluzione green anche nelle applicazioni di tali tecnologie, in particolare per il traffico di crediti carbon.

Sono molto entusiasta del lavoro che ci arriverà dalla Crypto Sustainability Coalition. Un importante e unico aspetto del Web3 è il suo utilizzo della tecnologia per ricompensare direttamente le azioni e l’engagement delle community. Questo vuol dire che potremo coordinare il lavoro di molti individui direttamente tra di loro, abilitando azioni collettive senza controllo centralizzato, un potente acceleratore per le grass root action.

Questo il commento di presentazione di Brynly LLyr, che è capo della divisione Blockchain e Asset Digitali in capo al WEF, che apre così alla coalizione che andrà ad includere 30 opeatori del settore, con una sorta di programma che può essere letto anche sul sito ufficiale dell’iniziativa.

I tre punti di azione

In realtà già nel comunicato sono diffusi i primi tre punti sui quali si concentrerà l’azione ispettiva della coalizione.

  • Energia

Sarà il primo gruppo di lavoro, che si occuperà di analizzare il consumo energetico del mondo cripto e anche i consumi materiali, così da avere, dicono loro, un quadro più preciso dell’impatto sulla natura e sul clima.

  • Il potenziale del Web3 per il cambiamento climatico

Altro gruppo di lavoro che investigherà, ancora una volta dicono loro, le modalità tramite le quali le innovazioni del Web3 possano aiutare a raggiungere gli obiettivi dell’Accordo di Parigi.

  • Carbon credit on chain

È il terzo e per ora ultimo dei gruppi di lavoro che il WEF andrà ad attivare in tema cripto. Gestione dei crediti su scala globale, utilizzando la blockchain e rendendo così il tutto maggiormente trasparente.

Chi c’è dentro la coalizione?

In realtà ci sono tanti e diversi nomi noti del circuito cripto. Da Avalanche a NEAR, passando per Ripple e anche Solana. Ci sono anche KlimaDAO e Circle, insieme a nomi del circuito dei broker come anche eToro.

Iniziativa dunque che vede diversi dei grandi nomi del settore organizzare questi tavoli di lavoro in conciliabolo, al fine di seguire i primi tre filoni di indagine. Che ne parta un attacco anche a Bitcoin, notoriamente inviso al WEF e al centro di lunghe (e noiose) polemiche a tema climatico? Staremo a vedere: dopotutto qualcuno dei finanziatori di paper contro $BTC è già presente in lista.

Gianluca Grossi

Caporedattore ed analista economico. È divulgatore per blockchain, Bitcoin e criptovalute in generale. Solida formazione tecnica, si occupa del comparto dal 2015. Detenzioni: Bitcoin, Ethereum.

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