Una collezione NFT dedicata a Barbie ripercorrerà i 60 anni di storia della bambola più famosa del mondo, riproducendo su blockchain le centinaia di versioni con cui il giocattolo si è mostrato nell’arco della sua lunga carriera.
I 15.000 Non Fungible Token sono stati presentati in occasione della Giornata internazionale della ragazza, con Barbie a fare da testimonial per un messaggio di parità e inclusività. E con Mattel che conferma il suo interesse per il comparto. Parte del ricavato verrà destinato a organizzazioni che curano il benessere psicofisico di bambine e adolescenti. Criptovalute ancora sul fronte quando si parla di cause umanitarie.
Ancora Mattel, che già si era affacciata al mondo dei NFT e ancora grandi nomi che sfruttano questa tecnologia. Una tecnologia sulla quale possiamo investire anche con la Piattaforma Sicura Capital.com – vai qui per ottenere il tuo conto gratuito con INTELLIGENZA ARTIFICIALE incorporata – intermediario che quota tutti i migliori progetti del mondo cripto legati ai token non fungibili.
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Una collezione di NFT per celebrare la storia di Barbie
Con ogni probabilità stiamo parlando di uno dei giocattoli più conosciuti e diffusi al mondo. Barbie ha fatto la sua comparsa nelle camere di bambine e giovani ragazze nel 1959, per arrivare ai tempi della blockchain forte di una popolarità che anziché affievolirsi cresce nel tempo. Dobbiamo andare a scomodare un’altro mostro sacro dell’intrattenimento, Monopoly, per per scovare un progetto di pari successo.
Ci occuperemo del gioco da tavola più famoso del mondo più tardi, adesso ci dedichiamo alla bambola che ha attraversato oltre sei decenni di storia a cavallo tra due secoli, e che ha saputo interpretare con puntuale attualità i costumi e le culture che nel tempo si sono succedute. E se parliamo di giochi e attualità non possiamo non parlare di NFT e della collezione con cui Barbie si fa portatrice di un messaggio di attualissima umanità.
La collezione a lei dedicata ripercorrerà le 250 versioni con cui il personaggio si è presentato dal 1959 ad oggi: dalla sirena alla dirigente d’azienda, dalla pasticcera alla ballerina, e chi più ne ha, più ne metta.
Barbie è il marchio che meglio di ogni altro può rappresentare l’empowerment femminile. Negli ultimi 60 anni abbiamo mostrato alle ragazze che possono interpretare qualsiasi ruolo nella società. Intendiamo celebrare ogni forma di carriera professionale al femminile nella Giornata internazionale della ragazza.
Queste le parole di Lisa McKnight, che dai piani alti di Barbie & Dolls, di proprietà Mattel, prosegue elogiando Boss Beauties, marketplace NFT dove verrà lanciata la collezione e insieme organizzazione a sostegno delle giovani donne e dei loro diritti.
Ancora Mattel nel mondo dei token non fungibili
Una partnership di assoluto prestigio, per almeno due motivi: Barbie è un’icona della cultura popolare che resiste imperterrita al passare del tempo, presentandosi sempre fresca e rimanendo fedele a sé stessa aggiornamento dopo aggiornamento. Un fenomeno culturale, più che un semplice giocattolo.
L’iniziativa concordata con Boss Beauties inoltre non può che fare onore a un marchio, Mattel, che con la notizia di oggi ci offre una piacevole conferma di quanto scrivevamo qualche mese fa. Il brand ha scelto due dei suoi prodotti di punta per approcciare NFT e metaverse, le nuove frontiere del divertimento per i nativi digitali.
In realtà di Barbie in formato NFT ne parliamo da oltre un anno, ossia da quando, nel 2021, iniziavano a circolare i primi rumors che avrebbero voluto Mattel esplorare le allora emergenti nuove tecnologie per dare nuova vita ai suoi giochi più popolari.
Tornando ad oggi dobbiamo attendere la fine di quest’anno per il primo drop, nel frattempo rinnoviamo i nostri complimenti e facciamo gli auguri a tutti i soggetti coinvolti nell’iniziativa, per via del carattere umanitario e per la popolarità di un personaggio a cui è impossibile non volere bene. Un po’ come si vuole bene a Monopoly, portato su chain di recente grazie a un accordo con World of Women, e sulla scorta di una causa del tutto simile a quella su cui nasce l’operazione Barbie NFT.