Il China Electronic Information Industry Development (d’ora in poi, per brevità, CCID), è una istituzione di ricerca e di consulenza sotto il diretto controllo del Ministero dell’Industria e della Tecnologia cinese. E, nelle ultime ore, è salita alla ribalta della cronaca per aver diramato un report sull’andamento della tecnologia blockchain, all’interno del quale ha affermato quali siano le migliori criptovalute presenti sul mercato in termini di efficacia e di applicazioni tecnologiche e innovative.
Il dossier ha evidentemente compiuto un rapido giro del mondo per quanto – rileviamo – si tratti di valutazioni esclusivamente tecniche e tecnologiche, che dunque poco o nulla hanno a che fare con gli aspetti più speculativi dell’ambito criptovalutario.
Chiarito ciò, il dossier CCID elegge EOS in cima alla classifica delle migliori criptovalute, relegando Tron al secondo posto ed Ethereum al terzo.
Come anticipato, i criteri su cui sono stati effettuati i calcoli di efficacia e di affidabilità fanno principale riferimento alla tecnologia di base, alla creatività e all’applicabilità. E, in tale scenario, EOS ha ottenuto 103,7 punti nella tecnologia, 20,2 punti nell’applicabilità e 24,7 punti nella creatività, divenendo – per sommatoria – la valuta digitale più efficiente al mondo.
Al secondo posto troviamo invece Tron, con un punteggio di 95,6 punti per la tecnologia, 24,3 punti per l’applicabilità, 24,1 punti per la creatività. Al terzo posto Ethereum, con 76,6 punti per la tecnologia e 31 punti per la creatività.
Non sfugge, naturalmente, il fatto che all’interno di questo trono non ci sia Bitcoin. E non sfugge nemmeno che Bitcoin, la principale valuta al mondo per capitalizzazione di mercato, non rientri nemmeno tra le 10 principali criptovalute migliori secondo CCID. Un’esclusione che ha sorpreso molti ma… non tutti coloro che sottolineano come la tecnologia di base di Bitcoin non sia certamente annoverabile tra le best performer del comparto criptovalutario internazionale.