Beeple sta allestendo uno studio a Charleston, South Carolina, dove porterà avanti la sua produzione di opere d’arte digitali, da esporre e vendere in formato NFT. I locali nasceranno in un capannone industriale restaurato e adattato alle sue necessità.
A mostrare i futuri locali è l’artista stesso, che pubblica in un video su Twitter lo stato d’avanzamento dei lavori. Tweet accompagnato dall’eloquente dichiarazione now is the time to BUILD, per colui che si è costruito fama e fortuna economica con un’asta NFT da record.
Un incrocio tra il reale e i NFT, con quello che è di gran lunga l’artista più rappresentativo dell’intero comparto. E anche se non potremo portarci a casa direttamente le opere, potremo comunque investire nel comparto con eToro – vai qui per ottenere il tuo conto gratuito e senza limiti, con CRYPTO TRADING AUTOMATICO – intermediario che ci consente di investire su 78+ criptovalute, tutte scelte tra le migliori che il mercato può offrire, anche nel contesto dei NFT.
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Beeple vuole fare sul serio
Al secolo Mike Winklemann, l’artista digitale meglio noto come Beeple ha pubblicato un video su Twitter che mostra i lavori di ristrutturazione di quella che sarà la sua nuova sede operativa. Un capannone industriale sito a Charleston, cittadina portuale della Carolina del Sud, in cui prenderanno vita le future opere NFT a sua firma.
Nel tweet si legge un’altra importante dichiarazione: per Beeple lo studio rappresenterà un punto di riferimento per l’intera comunità che si stringe intorno all’arte digitale e ai Non Fungible Token. Uno spazio da condividere con gli appassionati di arte su blockchain, nella vita reale.
Avere un punto dove potersi incontrare per sperimentare nella vita reale nuove forme d’arte digitale è di fondamentale importanza, in un momento così critico per i mercati NFT. I creatori devono tentare nuove strade per attrarre il pubblico che ancora non ha capito bene cosa sono i Non Fungible Token e quali utilità portano con sé.
Beeple sintetizza così l’idea che sta alla base del progetto, e prosegue sottolineando l’importanza di poter mettere fisicamente in contatto un pubblico profano con le opere digitali. L’idea è quella di dimostrare come l’arte che nasce su chain sia in grado di emozionare al pari delle opere tradizionali.
Strategia ben ponderata e forte delle esperienze pregresse con cui Mike Winklemann è riuscito a creare un’importante cassa di risonanza intorno alle sue creazioni. Le collaborazioni con Katy Perry o Eminem, per citarne alcuni, hanno permesso al grande pubblico di venire in contatto con le sue opere. Pubblico che con il nuovo studio avrà un’occasione in più per scoprire la produzione di Beeple e dei creatori di arte digitale NFT che lo circondano.
L’incrocio tra reale e NFT
L’operazione assume così un carattere ambivalente: da una parte l’artista punta a rimpinguare il suo wallet con la vendita degli elaborati, e dall’altra si fa carico di un’opera di divulgazione dei NFT e di riflesso del comparto più in senso lato.
Un piano ambizioso, ma del quale si fa carico colui che ha incassato una cifra record con l’asta in cui Christie’s ha battuto la sua opera Everydays: The First 5000 days per quasi 70 milioni di dollari.
Il che rende l’idea del personaggio con cui abbiamo a che fare nella news di oggi. Un artista che è saputo uscire dalla nicchia per costruirsi il successo con gli strumenti che la blockchain mette a sua disposizione. Un artista di grande fama, pronto a sfruttare la sua popolarità per far conoscere al pubblico i Non Fungible Token e le enormi potenzialità che questa tecnologia ha da offrire.
Nel link precedente facciamo riferimento alla capacità dei NFT di certificare unicità e proprietà di qualsiasi oggetto, virtuale o fisico che sia. L’unione tra le peculiarità tecnologiche dei NFT e l’arte di Beeple cambierà il mondo con cui ci approcciamo all’arte digitale, per citare Ryan Zurrer, colui che ha sganciato in Ethereum l’equivalente di 28,9 milioni di dollari per Human One, sempre a firma Winklemann.