Bitcoin (BTC) al prezzo attuale segna 19300$, se lo confrontiamo con il suo valore di una settimana fa, che viaggiava in chiusura di domenica scorsa a 19444$, potremmo dire che non è successo in questi sette giorni. Sostanzialmente è anche vero, se si esclude il movimento intraday, avvenuto Giovedì’ 13 Ottobre, sul rilascio dei dati sull’inflazione americana (CPI USA).
Come segnalato anche da criptovaluta.it, il rilascio dei dati sull’andamento dell’inflazione, avrebbero fatto ballare i mercati. Non solo i mercati tradizionali, azionari od obbligazionari, ma anche l’ecosistema delle criptovalute. Così è accaduto e possiamo nuovamente portarne la prova grafica, mostrando cosa è successo in contemporanea su BTC, SP500 e Bund tedesco. Tre asset differenti, che la rilasci del dato, lo scorso Giovedì, alle 14:30 si sono mossi in modo erratico, all’unisono nelle ore successive.
Questo non mi piace a parte della cripto community, ma l’analisi tecnica deve cercare di restare oggettiva, anche perché è già di per se, è a rischio soggettività interpretativa. Ma spesso l’aiuto degli eventi passati, aiuta ad interpretare e prevedere i possibili movimenti, come avevamo scritto, nell’articolo del 10 ottobre, Analisi prezzo Bitcoin | Attenzione ai dati di questa settimana.
Bitcoin è rimasto sopra i minimi di Giugno
Il Bitcoin, Giovedì si è mosso in un range intraday del 7% tra massimo e minimo, per chiudere la giornata con una variazione positiva del 1,17%. Su un grafico Weekly, possiamo vedere che sostanzialmente Bitcoin si sta muovendo sempre nella parte bassa del range estivo. Fatto importante, anche sullo spike ribassista die Giobedì, non è andato rompere i minimi di Giugno a 17605$, ma si è fermato con un minimo a 18161$, restando all’interno del box di congestione evidenziato. Altre coin hanno rotto i minimi di Giugno, ma non le principali.
Bitcoin a metà Settembre, aveva rotto il primo box di congestione, con base a 19500$, il che aveva fatto presagire possibili ribassi. Ma in questi 30 giorni successivi, è rimasto a tradare poco sotto la base, così facendo a semplice abbassato il supporto dell’area di congestione.
Da 3 mesi non fa nuovi minimi decrescenti
Sempre sul grafico weekly, è evidenziata, con le frecce rosse, la serie di massimi decrescenti e relativi minimi decrescenti. Fa sottolineato il fatto che in questi ultimi mesi, non sono più stati fatti minimi decrescenti e questo va interpretato come un primo segnale positivo.
Inoltre sono evidenziati due vettori, il principale che comandata, che parte dai massimi storici di Bitcoin a 68958$, fino ai minimi di Giugno a 18161$. Da notare che diagonal fan che interseca Fibonacci, di questo vettore, sta passando a contatto con il prezzo. Potrebbe fare da resistenza, ma anche un suo superamento sarebbe un buon segnale positivo.
Il secondo vettore evidenziato, e più attinente ai movimenti attuali e quello che parte da 48190$ ed arriva ai minimi di Giugno. Qui è evidente la resistenza a 25000$, dove Bitcoin si è già fermato a metà Agosto per poi ritracciare. Allo stato attuale ogni valutazione di rimbalzo di BTC, parte dal superamento di questa resistenza.
Primi livelli di resistenza di Bitcoin
Tagliando il tempo e focalizzandoci, ancor più sul breve periodo, scendiamo su un grafico daily e vediamo che il vettore su cui focalizzarci per movimenti di breve è quello che va da 22795$ ai minimi a 18161$. Il primo livello che deve essere brekkato al rialzo passa a 20400$ anche se l’area è più ampia e la possiamo identificare tra 2400 e 2800$. A salire poi troviamo i 21660$.