Halving Bitcoin: questione tecnica, ma anche parte integrante della mitologia del prezzo, evento ritenuto capace di scacciare tutti i mali (e tutti i bear market). Cosa che effettivamente ha già fatto in passato. Ma con le condizioni macro che stiamo affrontando, sarà possibile attendere ancora una volta questo salvatore della patria?
La questione è complessa, e prima di darci una risposta dovremo cercare di capire come funziona l’halving, perché è cruciale nel funzionamento di Bitcoin e perché potrebbe avere degli importanti effetti sul mercato. E al tempo stesso dovremo cercare di capire quando questo avverrà (le date sono prevedibili) e se l’entusiasmo di qualcuno è effettivamente ben riposto.
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Halving Bitcoin: una doverosa premessa tecnica
L’Halving di Bitcoin è un evento che si verifica ogni 4 anni circa e che è parte integrante dell’andamento monetario di questo ecosistema. Dal nome, che vuol dire dimezzamento, si può già facilmente intendere di cosa si tratta, ma procediamo con ordine.
In ogni blocco di Bitcoin, oltre alle transazioni tra diversi indirizzi, ce n’è anche una particolare, detta coinbase, che assegna al miner di quel preciso blocco una ricompensa di $BTC. Il valore in Bitcoin di tale ricompensa non è fisso, ma viene dimezzato periodicamente, e per la precisione ogni 210.000 blocchi minati.
In principio il network distribuiva per ogni blocco 50 Bitcoin, che poi sono diventati nel 2013 “solo” 25, per poi diventare con gli altri due halving in sequenza prima 12,5 e poi i 6,25 attuali. Con il prossimo halving, che avverrà nel 2024 (vedremo poi come è calcolata questa tempistica), i Bitcoin di ricompensa per ogni blocco scenderanno a 3,25.
Il processo è interessante sotto almeno due punti di vista:
- L’emissione di nuovi Bitcoin si riduce
E progressivamente si avvicinerà allo zero, convergendo nel complesso verso il limite del protocollo di 21 milioni di coin. Il dimezzamento avviene senza ritardi ogni 210.000 blocchi.
- Per molti ha effetti positivi sul mercato
Quella dell’halving è anche la storia di un’ epica. O meglio, della convinzione che all’halving sono legati cicli rialzisti per Bitcoin. Sul fatto che sia o meno così, o meglio, che l’halving sia effettivamente la forza che spinge di volta in volta più in alto il prezzo di Bitcoin, discuteremo più avanti, offrendo ai nostri lettori gli elementi e i dati che permetteranno a tutti di farsi una propria idea.
Tempistiche dell’halving
Per capire ogni quanto avviene un halving dobbiamo fare un’operazione relativamente semplice, che non può però darci la data esatta al secondo. Per capire la differenza tra blocchi e tempo che utilizziamo noi umani, dovremo introdurre un’altra questione, ovvero quella del tempo di produzione di blocchi.
Bitcoin ha un sistema di adeguamento della difficoltà di mining che cerca di mantenere la produzione dei blocchi sempre vicina ad una media ogni 10 minuti. Parliamo di medie, perché trattandosi di un processo in parte causale possiamo avere blocchi prodotti con tempistiche significativamente maggiori o minori di 10 minuti. Su un periodo sufficientemente lungo, la verifica avviene ogni 2016 blocchi, la media dovrebbe avvicinarsi il più possibile ai 10 minuti per blocco. Nel caso in cui questa fosse maggiore, la difficoltà di mining si abbasserà, in caso contrario, si alzerà.
- Quanto tempo hanno impiegato gli ultimi 2016 blocchi ad essere minati?
È questo il check che viene effettuato da Bitcoin ogni 2016 blocchi. Il rate perfetto sarebbe di 20.160 minuti.
1a. Se sono stati prodotti in meno tempo
Si incrementa la difficoltà del mining, cercando di ottenere per il prossimo “ciclo” una media più vicina ai 10 minuti.
1b. Se sono stati prodotti in più tempo
La difficoltà di mining di Bitcoin si abbassa. Lo scopo è sempre quello visto poco sopra, ovvero di avere la prossima produzione di blocchi il più vicino possibile allo standard dei 10 minuti.
- Storicamente ci mette qualcosina in meno
Analizzando i dati storici della produzione di blocchi di Bitcoin, possiamo vedere come in realtà la media sia leggermente più bassa di 10 minuti. E per fare un calcolo il più possibile preciso dovremo tenere conto anche di questo fatto.
Quando ci sarà il prossimo Halving di Bitcoin?
Le stime più accurate parlano di una data che potrebbe andare da marzo a aprile del 2024, data sulla quale inciderà direttamente la velocità media della produzione di blocchi. E per la quale indirettamente andrà valutata un’equazione relativamente complessa:
- Andamento dell’hashrate
Che in senso proprio ha un effetto in realtà non così importante, perché il protocollo si aggiusta ogni circa 2 settimane. In concreto sarà la volatilità dello stesso di brevissimo periodo a poter avere un impatto.
- Volatilità dell’hashrate
È successo molto raramente – e soltanto in concomitanza di eventi esterni o esogeni che dir si voglia – il crollo dell’hashrate. Un crollo potenziale che avrebbe comunque effetto soltanto fino al prossimo aggiustamento della difficoltà.
- Il caso
Per quanto il suo potere si riduca all’allargarsi del range temporale che noi consideriamo. Rimane dunque più che idonea, almeno in assenza di eventi catalizzatori importanti, la forbice di tre mesi che abbiamo indicato poco sopra.
- C’è possibilità di vederlo prima del 2024?
Molto difficile, perché presupporrebbe a questo punto una riduzione dei tempi di produzione dei blocchi del 30% costante o medio. Qualcosa che è assolutamente da escludersi proprio in virtù di quanto detto sopra.
Gli effetti dell’halving sul prezzo di Bitcoin: cerchiamo di sfatare qualche mito
L’halving è stato sempre considerato come una sorta di manna dal cielo, il deus ex machina in grado di portare Bitcoin sui suoi successivi livelli di prezzo. Ma è davvero così? Quello che possiamo fare al momento è guardare a come si è comportato Bitcoin in corrispondenza degli halving che ci sono stati fino ad oggi.
- Primo Halving
Novembre 2012. Il prezzo è passato da 11$ fino a oltre 1.000$ nel giro di un anno. Crescita che non è stata distribuita, ma che si è concentrata nel mese di vovembre 2013. Prezzo che poi è stato colpito da correzioni che hanno portato comunque Bitcoin a valere, ai minimi locali, circa 20 volte il prezzo al momento dell’halving.
In questo passaggio inoltre c’è stato anche un aumento considerevole di hashrate, che ha seguito un po’ le evoluzioni di prezzo e di adozione. In altre parole, nonostante si sia dimezzato il valore delle ricompense per blocco, non ci sono stati effetti negativi sull’hashrate.
- Secondo Halving
Luglio 2016: pattern molto simile. Movimenti laterali ma rialzisti per qualche mese, fino poi all’exploit di dicembre 2017, quando il prezzo si è attestato intorno ai 20.000$. Anche per quanto riguarda l’halving non ci sono stati effetti depressivi. La quantità di hashrate disponibile per il network ha seguito in realtà di pari passo il prezzo per buona parte di questo ciclo.
- Terzo Halving
Maggio 2020, quando il prezzo di Bitcoin per singola unità si aggirava tra gli 8.000$ e i 10.000$. Anche qui si sono poi raggiunti degli exploit importanti in termini di prezzo a distanza di quasi un anno, anche se proporzionalmente minori rispetto al primo degli halving.
Hashrate ancora una volta legato principalmente all’andamento di prezzo più che all’andamento delle ricompense.
Se dovessimo dunque tracciare uno storico di previsioni per quanto riguarda il rapporto di Bitcoin con l’halving, possiamo sia individuare un trend positivo (anche se non immediato) in termini di prezzo, sia effetti positivi al traino del prezzo per la quantità di hashrate disponibile.
Storico dunque più che incoraggiante, anche se rimane l’avvertenza dovuta di non prendere mai quanto è avvenuto nel passato come lettura esatta di quello che dovrebbe avvenire in futuro. Bitcoin si trova inoltre per la prima volta ad affrontare una fase problematica in termini macroeconomici a livello globale, cosa che potrebbe cambiare il contesto all’interno del quale dovrà muoversi l’intero ecosistema in termini finanziari.
Dunque continua attenzione ai segnali che arrivano dai mercati, speranze riposte nell’halving e ritorno alla normalità dei mercati: che sia questa la ricetta per il futuro tra 2024 e 2025 per Bitcoin?
Se l’halving fosse domani una fetta enorme degli attuali miner chiuderebbe baracca e burattini, o sbaglio? Se ho capito bene: metà ricompense in BTC vuol dire metà entrate in dollari… ma il costo di elettricità e macchine per il mining non dimezza mica, quello rimane uguale, quindi metà entrate e stessi costi = molto male perché i miner vanno in passivo (magari non tutti, ok)
Pian piano i miner in passivo lasciano, l’hash rate scende; ma la difficoltà si adegua anche lei scendendo et voilà anche se l’hash rate è sceso viene sempre prodotto un blocco ogni 10 minuti. Il che non risolve proprio nulla in termini di profitti per i miner! Perché quel blocco prodotto dà sempre la metà dei bitcoin che dava il giorno prima, e la I miner pagano più di corrente di quanto guadagnano in BTC. Altri miner mollano, hash rate giù, difficoltà giù ma ricompense sempre fisse (dimezzate). Fin qui dico bene (non è una domanda retorica)?
Se si, continuiamo col ragionamento: supponendo che 1) i margini di guadagno siano oggi vicini allo zero, cosa che spero non sia vera 2) che i miner stacchino appena vanno in passivo e 3) che tutti i miner abbiano gli stessi identici costi, succederà che fino a quando la META’ dei miner non avrà mollato nessuno minerà in attivo. L’hash rate scenderà fino a quando non sarà la metà di quello che era prima dell’halving. Metà hash rate vuol dire metà corrente consumata, il mining dà metà ricompense quindi si torna in leggero attivo. Tutto corretto?
Perché allora in passato non è successo questo, cioè l’hash rate dopo un halving non ha avuto grossi scossoni (tipo meno 40%)? La spiegazione semplice che mi viene in mente è che la maggior parte dei miner fosse in grosso attivo prima dell’halving, e anche quando le ricompense si sono dimezzate è cmq rimasta in attivo (anche se meno di prima) e ha continuato a minare. Plausibilissimo. Anche perché la competizione era poco serrata e le mining farm di oggi non esistevano, c’erano al massimo mining pool di gente che minava col pc di casa.
Oggi in invece? La competizione è serratissima, chi è in attivo lo è di poco, non rimarrebbe mai in attivo con un altro halving dato il prezzo attuale di bitcoin. Allora lo scenario catastrofico: metà dei miner lascia, e diventa una gara a far fallire gli altri miner prima di veder fallire la propria mining farm.
Se tutto questo è corretto, l’unica speranza è che il prezzo di bitcoin salga MOLTO da qui al prossimo halving, così che I margini di guadagno siano più alti. Ma ciò è una soluzione temporanea, perché allora crescono i miner e i margini si stringono di nuovo e l’halving li stermina. In questo caso solo i miner più forti sopravvivono, cioè la mega-farm, e questo in termini di decentralizzazione è deleterio.
Non la vedo rosea, se non s’è capito.
Se ho sbagliato qualcosa fatemelo notare!
Buongiorno dottor professor Jacopo.
Vero, se fosse domani probabilmente la tua visione sarebbe corretta, ma il dimezzamento non avverrà domani.
( dimezzamento, che Satoshi abbia preso spunto dal decadimento degli elementi radioattivi?)😄
Ma, sul prezzo dell’energia futura mi viene in mente un paragone, ovviamente sui massimi sistemi come mi dici a volte tu.
Facciamo un esempio, se un treno andasse alla velocità della luce, a un certo punto l’energia che lo spinge si trasformerebbe in massa, quindi per mantenere la stessa velocità ci vorrebbe più energia, che di nuovo si trasformerebbe in massa e via così, giusto prof? A grandi linee.
Ora se il prezzo dell’energia continuasse a salire, ci sarebbero due strade.
Una: il prezzo sale il costo della stessa diventerebbe insostenibile per mantenere la velocità che ha l’economia e quindi rallenta e si va, prima in recessione, poi in depressione, poi disordini mondiali impressionanti, le fiat diventano carta straccia e btc diventa moneta a corso legale in tutto il sistema solare e oltre.
Seconda strada: si accetta l’aumento del prezzo e un’infezione del…..100% ma si dai 100%, a quel punto bisognerebbe almeno raddoppiare gli stipendi per mantenere la velocità dell’economia con però un potere d’acquisto quantomeno dimezzato, quindi le fiat diventano carta straccia e btc diventa valuta a corso legale in tutto il sistema solare e oltre.
GRAZIE GRAZIE, PER GLI AUTOGRAFI CHIEDERE A LUIGI CHE VE LI FACCIO AVERE.🤣🤣🤣🤣🤣
Non serve energia per mantere una velocità, serve invece per aumentarla. Se ci avviciniamo alla velocità della luce la fisica classica non descrive più l’universo in modo corretto, e concetti come quello di quantità di moto vanno sostituiti con il loro analogo relativistico; la conclusione è cmq proprio la tua, cioè più ci si avvicina alla velocità della luce e più serve energia per accelerare un corpo, e tale crescita è mostruosa (servirebbe energia infinita per accelerare anche un solo elettrone fino alla velocità della luce).
Detto questo, non so una mazza di economia ma mi sembra ovvio che il prezzo dell’energia dipenda da 1) quanta ne viene prodotta 3) quanto costa produrla 3) quanta ne viene richiesta da utenti e aziende. In futuro costerà sempre meno produrla e ne produrremo sempre di più, grazier al miglioramento della tecnologia, ma ne richiederemo sempre di più se il trend rimane questo e i paesi in via di sviluppo continuano a svilupparsi; il prezzo dipenderà come sempre da domanda e offerta.
La questione mining bitcoin mi preoccupa perchè i guadagni dei miner dipendono solo dal prezzo di bitcoin e da quanti bitcoin ricevono minando; dopo un halving ricevono la metà dei btc, e a meno che il prezzo di btc magicamente raddoppi in una nottata ecco che le loro entrate diventano esattamente il 50% del giorno prima. In passato ha funzionato perchè erano in forte guadagno, ma ciò non è più vero.
Morale, mi spiace dirlo ma la Proof of Work mi sembra un sistema che è destinato a fallire sul lungo periodo, per qualunque chain, non solo btc. Questo per colpa del fatto che grossi gruppi si sono accorti che minare è redditizio (per ora) ed entrando in massa lo stanno per rendere non più redditizio (se non per loro, ma con margini molto ristretti… che al prossimo halving diventeranno passivi, non margini ristretti, e lì si piangerà)
Ripeto se il ragionamento è sbagliato in qualche sua parte ditemelo, sinceramente non riesco a trovare passaggi logici scorretti
Beh sulla logica del discorso credo che non faccia una piega, ha solo un punto a sfavore credo, cioè che anche btc risponde alla logica della domanda/offerta, quindi credo che la risposta a questo tuo commento appartiene al futuro, magari nemmeno troppo lontano.
Quello che invece appartiene al presente è che insieme abbiamo spiegato ai lettori di criptovaluta.it il perché non si può né viaggiare alla velocità della luce, né tanto meno a una velocità superiore.
( in realtà l’hai spiegato più tu che io, però dai un pezzettino ce l’ho messo anch’io.)😉
Non ti rende felice tutto questo?😄😄
il prezzo di bitcoin sale e scende, invece le grosse aziende che fanno mining sono qui per rimanere, non se ne andranno fra 2 settimane. Ci avviciniamo a grandi passi verso un punto in cui chi riesce a guadagnare dal mining guadagnerà percentuali tipo l’1% dei soldi investiti. Quando poi arriva l’halving sarà una carneficina di miner (finchè la metà non molla, nessuno mina più in attivo). L’unica “salvezza” per una sostenibilità economica della proof of work che includa gli halving sarebbe che il prezzo di bitcoin salga più velocemente di quanto può umanamente salire l’hashrate (servono computer, o meglio asic, per minare, e non ne possiamo produrre 3 milioni al giorno). Nel momento in cui la produzione di asic (e dunque hashrate) sale più del prezzo di btc abbiamo un problema.
Allora perchè si è deciso di fare gli halving? Per tenere fede al dogma “mai più di 21 milioni di btc esistenti”. Bene: tale dogma è realmente necessario? Vivreste così male se ogni anno fossero introdotti 100mila nuovi btc, PER SEMPRE?
E’ questa la forza (e il problema) di bitcoin: non cambia. I massimalisti sono saltati sulla sedia a leggere “se ogni anno fossero introdotti 100mila nuovi btc, PER SEMPRE”: per loro non è semplicemente concepibile. E vabbè.
Cosa succederà tra 30 halving? Quando un blocco darà chennesò 1/100000 di bitcoin? Che o 1 bitcoin varrà milioni di dollari oppure gli incentivi per minare saranno prossimi allo zero. Quindi non si minerà quasi più (o lo si farà in passivo). E la sicurezza del network inizierà a vacillare…
Buongiorno a tutto il gruppo. Devo fare i complimenti sia a Giorgio che a Jacopo, date delle spiegazioni perfette e in più siete anche divertenti, proprio quello che vuole il mercato, Criptovaluta.it dovrebbe ideare delle vignette su di voi e pagarvi i diritti. Per esempio “I corti di Giorgio e Jacopo per spiegare il mondo cripto anche ai bambini” Per quel che riguarda i minatori, ha ragione Jacopo e il problema era stato già sollevato in passato in quanto già all’epoca si sono accorti che il mining resterà solo per le grosse aziende che si spartiranno delle percentuali minime ma su cifre esorbitanti. Penso che non ci sarà spazio per introdurre 100mila BTC sul mercato ogni anno perchè è stato creato per aumentare di valore in modo che ci siano Bitcoin a sufficienza per tutti quando sarà a corso legale ovunque e se il mio pensiero è giusto chi ha venduto ora ha sbagliato. Buona giornata.
Troppo buono come al solito Klaus, comunque grazie.
Non so Jacopo ma io riuscirei ad apparire bruttissimo anche in vignetta🤣🤣.
Alcune cose su btc non si possono fare, sono i difetti di Venere, quei difetti che rendono una donna bellissima ancora più bella, poi dai, raddrizzereste la torre di Pisa?
O anche potendo restaurereste il Colosseo?
Vanno bene così, btc se dovesse risultare veramente necessario all’umanità, allora troverà il suo equilibrio, altrimenti esperimento fallito e pace………
non siamo più nel 2012, in cui “o btc o nulla”… esistono anche altre chain, altri metodi di consenso, altre issuance, e certo, non neghiamolo, altri problemi. Chissà chissà cosa potrebbe succedere in futuro!
*fischietta*
Notizia di poco fa: la più grande mining farm del MONDO, Core Scientific, smetterà di pagare i creditori. Il titolo ha perso il 70% in borsa in qualche minuto.
Poi possiamo fare finta che vada tutto bene, se volete…
Jacopo, sei in preda da psicosi da bear market?
Rilassati, tanto btc non ce l’hai, eth è in trend positivo che te ne frega……
Personalmente se tutto dovesse andare a puttane, mi girerebbero parecchio, ma la mia vita non cambia di una virgola…….respira ed espira, senti l’universo che entra ed esce dai tuoi polmoni?
Per fortuna se “tutto dovesse andare a puttane” anche la mia vita non cambierebbe di una virgola, anche perchè perderei 20 euri (3 anni fa è stato questo il mio primo -e unico- investimento). Ora hanno qualche zero in più, ma li vedo ancora come un gioco (“vediamo quanto riesco a farli diventare prima di rimbecillirmi?”) perchè altrimenti mi cagherei sotto a prendere decisioni che spostano queste cifre, e soprattutto a farle passare da un hardware wallet ad un exchange ad un liquidity pool eccetera eccetera sapendo che un singolo errore = game over (o quasi). Dovrei trovare qualcos’altro da fare di notte, è vero, ma non ho altro che progetti in attesa, quindi non credo rimarrei insonne a guardare il soffitto!
Il bear market non ha intaccato il mio umore, sempre per la precedente questione; certo, avere un terzo di quanto avevo un anno fa non mi piace granchè, sarei disonesto a negarlo, ma come sai ragiono sul lungo periodo – e su quello rimango un insanabile ottimista 🙂
Le mie volevano essere proprio delle considerazioni di lungo periodo: siamo sicuri che una Proof of Work associata a dei periodici halving sia sostenibile? Per adesso lo è stata; com’è la situazione attuale? Quali prospettive? Ecco, tutto qui.
Sono dell’idea che le blockchain siano qui per rimanere: il concetto di blockchain rapisce chiunque se lo senta raccontare, un motivo ci sarà pure, no? Ne ho parlato a molte persone in questi 3 anni, e nessuna è rimasta fredda, credimi. Tutti entusiasti. Questo è il futuro, punto.
Il problema è: qual è la blockchain che meglio si adatta alle esigenze umane? I tre punti sono sempre quelli: decentralizzazione, scalabilità, sicurezza. I modelli principali sono pow e pos, anche se poi ci sono molteplici sottovariabili (halving sì o no? emissione fissa o no? inflativo o deflativo? se pos: “normale” o delegata? governance? e bla, bla, bla)
Attualmente vedevo molte persone dire “ehi l’hashrate di bitcoin sale sempre più, ahahah bene, è bullish, la rete è sempre più sicura!” e invece ragionandoci pensavo “ma come è bullish? fare andare i piccoli minatori in passivo è bullish? lasciare il mining a 3-4 grandi gruppi è bullish? è decentralizzato un percorso simile o al contrario punta diretto ad un accentramento dei poteri?”…. e prontamente oggi salta la più grande mining farm al MONDO (mai l’avrei detto)! O meglio, non salta, ma è inguaiata e smette di pagare (essendo pure quotata in borsa si becca un bel -70% nel giro di pochi minuti, roba da shitcoin-ponzi-i tulipaniiiii).
Chiariamo prima di esser frainteso: questo non vuol dire nè che BTC sia a rischio sicurezza nè che BTC sia a rischio estinzione! Il vero problema è che qui c’è qualcuno che sta provando ad attaccare BTC (o quantomeno controllarlo) e tutti fanno finta di niente. Perchè fanno finta di niente? Una mia teoria ce l’ho, ma meglio che la tenga per me – già un paio di maxi bitcoin mi hanno invitato ad andare alle loro convention casalinghe “così ti spiego come funziona e ti faccio ridere dietro da tutti”. Diciamo che certa gente preferisce mettere la testa sotto la sabbia e far finta che i problemi non ci siano.
La community ethereum è molto diversa: leggo quintali di pagine di gente che propone metodi per combattere la censura. E attualmente la “censura” su ethereum riguarda alcuni indirizzi che hanno usato TornadoCash, sanzionato dall’OFAC: ma quanto è forte questa “censura”? Beh nel 50% dei casi una indirizzo “censurato” riesce a fare comunque qualunque transazione voglia, con un ritardo di 30 secondi; nel restante 50% deve aspettare un po’ di più (massimo sui 30 minuti). Non è censura, è “dilazione”, però non è ugualmente bella: e giù programmatori e utenti a proporre e implementare nuove strategie per azzerare anche queste dilazioni. Già stanno uscendo dei MEV opensource, che non devono sottostare ad alcun ordine OFAC e tanti saluti ai validatori “censuranti”. Ma non si dice “eh vabbè c’è un po’ di ritardo per alcuni indirizzi, va tutto bene, chissenefrega”: si corre a cercare soluzioni. Il codice può cambiare, se quello vecchio è lento/censurabile/non adatto/quello che vuoi.
Io la mia scelta l’ho fatta tempo fa, la sai, ma non per questo sputo su BTC o vorrei vederlo morire. Lo vorrei vedere vivo e vegeto, ma bisogna stare in campana. L’hashrate che si alza facendo andare pure enormi mining farm in rosso è una mossa organizzata da qualcuno, per come la vedo io. Chi? Non lo so. Ma non si può far finta di nulla…
Girare la testa dall’altra parte e dire “naaaa si risolverà da solo, btc non può morire!” mi sembra un grave errore. Poi magari sono io che non leggo discussioni simili perchè non seguo le persone giuste su twitter, può essere.
Compra un po di ether va, te lo dico da 1 anno 😛
Quotissimo quanto dice Jacopo, e come ben sai , qual ‘è il ns taglio editoriale e la nostra posizione a riguardo.
Buongiorno a tutto il gruppo. Jacopo hai ragione non esiste solo Bitcoin e io mi auguro che per il futuro si inizi a parlare di collaborazione con le altre forme di pagamento che secondo me non spariranno ma dobbiamo accettare il fatto che BTC è un’invenzione pazzesca. Coloro che ci governano e che vogliono ottenere un sempre maggior controllo su di noi stanno pensando alla creazione di un Nuovo Ordine Mondiale con un governo e una banca mondiale che comunque non potrà mai trovare realizzazione senza una sola moneta globale. Per ora l’unica moneta globale a prova di attacco che loro hanno individuato e cercato di creare ancora prima di Satoshi Nakamoto è il Bitcoin ma non ci sono riusciti. Per questo dovranno accettare una sorta di collaborazione o simbiosi mutualistica con BTC per portare avanti i loro progetti, quindi direi Bitcoin per ora il migliore, poi in futuro può succedere di tutto, sappiamo che alla follia umana non c’è limite quando si tratta di dominare. Per quel che riguarda Core Scientific non conosco ancora i dettagli ma non sarà l’unica società ad avere questi problemi e sicuramente ci sarà una selezione anche in questo campo verso società ancora più green per l’estrazione.
Buona giornata
Allora ragazzi mi costringete a fare sul serio, rispondo a tutti.
Non sono un ingenuo, né un ragazzino, vedo bene quello che sta succedendo a btc i megafondi, i governi, ripeto i governi non gli stati, le lobby hanno messo mano su btc, è pericoloso? Sì!
È necessario? Sì!
Btc è nato per questo? Secondo me no!
Io me ne sbatto delle comunity di btc, di eth e di tutte le altre coin, purtroppo per me sono un fottutissimo idealista, in questo mondo senza più né santi né eroi, senza una via da seguire, senza un ideale per cui lottare, una fede che accomuna.
Almeno, ci sono gli ideali, diventare schifosamente ricco e famoso e guardare gli altri dall’alto in basso.
Scalfaro direbbe: ” io non ci sto!”
Me ne fotto perché mi reputo fortunato, una fortuna che mi sono creato da solo, senza regali e senza sconti, sono già ricco, ricco quanto basta a me, sono già famoso, famoso tra la gente che conta per me.
Btc è o forse era un ideale, ma la massa cosa vede?
Fonte di ricchezza facile, non sudata, senza sforzo.
Perché sono entrato nelle crypto?
Prima per curiosità e poi per la filosofia, per l’utopia di vedere un mondo diverso, unito, equilibrato, giusto, guardateci, siamo qui a guardare se btc sale, se scende, se finisce il bear market quando il mondo va a puttane.
Sono un sognatore? Sì, Klaus ha ragione quando dice che io sogno l’unione dei popoli e la reputa una cosa impossibile, è vero, ma non per l’ignoranza, ma la stupidità dell’uomo.
Sapete io sono convinto che solo la logica, l’intelletto può salvare il mondo, non l’amore o i sentimenti, credete che gli altri animali non provino sentimenti? Sbagliato, li provano, ed è la dimostrazione che quella è la nostra parte animale, la logica ragazzi ci differenzia nell’universo.
Io voglio far parte di questa lotta, di questa battaglia e un giorno ragazzi ve lo prometto, e riesco sempre a fare quello che mi metto in testa, un giorno noi 5, io, Jacopo, Klaus, Luigi e Gianluca, ci troveremo sotto il mio gazebo vista lago e berremo da far schifo e brideremo con fierezza per essere stati delle gocce d’acqua di questa grande onda che si sta alzando e forse andrà ad infrangersi contro la scogliera della stupidità umana, ma noi no, noi qui che ci teniamo compagnia mentre il mondo sprofonda nel baratro e che forse abbiamo imparato a rispettarci e a essere amici, brinderemo alla nostra vittoria o alla nostra sconfitta e magari anche solo per un attimo raggiungeremo insieme l’illuminazione e comprenderemo i segreti più profondi dell’universo prima di riprecipitare pesanti come il piombo in questo mondo malato e che non vuole ammettere di esserlo.
Un abbraccio a tutti amici miei……..vi voglio bene e viva noi guerrieri.
… si però non va bene bere già di mattina!
Ci si vedrà, ci si vedrà 🙂
Ok, possiamo tornare nei panni degli allegri e leggiadri giocherelloni.
In Realtà per il mestiere che faccio una volta facevo colazione con latte più del del film arancia meccanica, ora mi sono ridimensionato e la faccio con xanax e gin tonic, lo chiamo gintonico……la colazione dei campioni🤣🤣 scherzo ovviamente. Ciao…….
E pagheranno Alessio e Gianluca per tutti. Chiaro !
Non scherziamo Luigi qui siamo tutti italiani e sappiamo come funziona, quando sarete miei ospiti offro io, poi va beh se volete portare qualche bottiglietta di presenza nulla da dire……..vi consiglio di tenervi allenati sul bere però………
Complimenti a Giorgio e Jacopo per la disanima e la spiegazione di ciò che pensano roba che dovrebbero leggere tutti per migliorare la cultura finanziaria cripto. Chissà che in futuro Criptovaluta.it decida di fare una raccolta di tutti i migliori commenti e metterli a disposizione degli utenti…lo so certe volte viaggio un po’ troppo con la fantasia.. Grazie a Giorgio per l’invito non sono un gran bevitore ma per stare assieme a degli amici si piò fare un’eccezione. E’ vero come dici Giorgio, siamo ancora delle gocce d’acqua ma in un mare di ricchezza che prima o poi arriverà anche per noi. Grazie a tutti. Buona giornata.
Non ti preoccupare Klaus, è la prima bottiglia il problema poi vai come un treno…….
Poi Klaus, sul solarium c’è l’angolo bar in legno che ho costruito con le mie mani…..al massimo ti mettiamo a fare il barman 😉👍👍