Le quotazioni di Zcash (ZEC) sono riuscite a spingersi al rialzo questa settimana fino a 56.49 nel cambio contro dollaro USA. Il picco è stato raggiunto giovedì 27 dopo una cavalcata rialzista del 18.53%, maturata a partire dai minimi del 13 ottobre a 47.66.
A partire dai massimi è scattato un rapido arretramento, tuttora in via di sviluppo, che consideriamo dovuto principalmente a prese di beneficio, da parte di quella fetta di operatori che si muovono solo nel breve/brevissimo periodo. Si tratterebbe quindi di un’occasione di acquisto, visto che sta riavvicinando i valori ai punti di supporto. Il dato tecnico essenziale è che in atto un tentativo di consolidamento sopra quota 50.00, come evidenziato dal grafico a candele settimanali.
La pressione ribassista di fondo rimane ancora forte, tanto che le medie mobili sono ancora posizionate sopra ai prezzi in funzione di resistenza. Non sono tuttavia presenti indicazioni chiare di ripartenza “definitiva” del ribasso, per cui dobbiamo considerare maggiormente probabile la tenuta dei supporti, a favore di nuovi allunghi nei primi giorni di novembre. La crypto ha già dimostrato a settembre di essere in grado di raggiungere i propri obiettivi rialzisti anche molto rapidamente.
Per chi non conoscesse la criptovaluta ZCash, ricordiamo brevemente che si tratta di una coin lanciata nel 2016, che offre opzioni di investimento e transazione dando priorità alla privacy e alla sicurezza. Una delle sue caratteristiche principali sono gli indirizzi “schermati”, che si avvalgono di tecniche crittografiche avanzate per mascherare il mittente, il destinatario e l’importo di una transazione.
La privacy è garantita attraverso la procedura zk-SNARKS, una sorta di “prova a conoscenza zero”, che consente transazioni completamente crittografate. Gli utenti possono scegliere, a propria discrezione, di rendere pubblicamente disponibili le informazioni sulle loro transazioni, oppure di mantenerle private.
A differenza di alcune criptovalute che hanno un’offerta fissa, ZCash ha adottato un programma di rilascio graduale di nuove monete nel tempo, la cosiddetta strategia “slow start”, con l’obiettivo di tenere sotto controllo l’inflazione e stabilizzare le opportunità di investimento.
Su grafico a barre da 30 minuti possiamo identificare con maggiore accuratezza la posizione dei supporti che sorreggono il segnale rialzista. Si tratta di quota 51.60/51.80 e quota 50.00/50.20. Entrambi i livelli costituiranno punti di probabile reazione in caso di nuovi arretramenti, in particolare entro la fine del mese di ottobre.
Il più vicino ostacolo alla ripartenza del rialzo è posto sulla resistenza di quota 52.85/51.80, sotto alla quale la pressione ribassista rimane tuttora elevata. Ci aspettiamo la rottura della resistenza con proiezioni in prima istanza a 54.70/54.90, e successivamente fino al target principale di quota 56.05. Al momento non sono distinguibili proiezioni più ampie.
Il segnale tecnico è long su test dei supporti, in ogni caso da rilevazioni non superiori a 52.30. Lo scenario verrebbe rinnegato solo dall’eventuale cedimento del secondo supporto, mediante una chiusura su grafico a 30 minuti inferiore a 50.00. In tal caso sarebbe necessario rivedere le analisi. Mentre sono le 13.37 CET di venerdì 28 ottobre, ZEC viene scambiato sui migliori exchanges mondiali a 52.57 dollari, in calo del -0.34% su base giornaliera.