Ci siamo: l’appuntamento che i mercati aspettano ormai da 1 mese è fissato per oggi, alle 19:00 ora italiana. Ci sarà infatti la comunicazione del FOMC per quanto riguarda l’ennesimo rialzo dei tassi di interesse in area Dollaro. Una decisione che sembra essere scontata non solo nella direzione ma anche nella quantità, ma che pur andrà analizzata per capire cosa potrà accadere al mercato di Bitcoin e a quello delle criptovalute in generale.
Una situazione molto più importante delle omologhe in Europa, data la preponderanza delle questioni americane per i mercati finanziari. Noi di Criptovaluta.it abbiamo preparato un vademecum per capire come, se e quando dovremo muoverci anche in relazione a queste situazioni che andranno a configurarsi.
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L’appuntamento di questa sera ore 19:00 in Italia non è forse dei più entusiasmanti degli ultimi mesi. Secondo le attese dei principali analisti infatti ci sarà quasi certamente un rialzo di 75 punti base, senza che ci sia appunto quella suspense che invece abbiamo avuto durante gli scorsi appuntamenti. Difficile pensare che si possa optare per i 50 bps – cosa che sarebbe ottima per Bitcoin e il resto dei mercati sul breve – o che si possa addirittura optare per i 100 punti base, ipotesi che i mercati vivrebbero con grande sconforto.
Dato che sappiamo al 98% quale sarà il rialzo dei tassi indicato da Federal Reserve, perché seguire con grande attenzione l’evento e non disinteressarsene? Per tutta una serie di motivi, che dovremo tenere a mente sia per quanto riguarda il presente e il breve periodo, sia invece per quanto riguarda il futuro.
Occhi e orecchie saranno puntati non sul tasso di interesse, a meno di già citati grossi stravolgimenti – ma su quanto verrà affermato appunto da FOMC e dai suoi membri. Perché quello che interessa ai mercati oggi è valutare la possibilità di un pivot (ce ne occuperemo tra poco), ovvero la possibilità che Fed tiri i remi in barca e inverta la rotta prima di quanto preventivato.
Potrebbe diventare più chiara la direzione che i mercati potranno prendere nei prossimi mesi, cosa che sarà in larga parte legata all’andamento dei futuri rialzi di tassi da parte di Federal Reserve. In mezzo un evento di grande importanza per gli USA, ovvero le elezioni di midterm che pur sono state fonte di grandi pressioni politiche indirizzate verso la banca più importante degli Stati Uniti.
La grande incognita della quale in pochi sembrano voler parlare è la capacità di Jerome Powell di mantenere dritta la barra a fronte di pressioni politiche che si stanno facendo sempre più importanti. Il picco si sta raggiungendo probabilmente adesso, dato che tra poco si voterà per il rinnovo parziale delle camere negli USA e Joe Biden non vuole presentarsi con borse in situazione ancora più disastrata e con ulteriori preoccupazioni per l’economia.
Per ora Jerome Powell si è dimostrato essere più che solido nei suoi propositi di ridurre l’inflazione il prima possibile, facendo affidamento su quello che è lo strumento principe che in quanto capo di Federal Reserve ha in mano. Qualcuno, in realtà in pochissimi, pensano che possa arrivare già oggi una sorpresa e un regalo all’aerea Dem. Per noi è un’ipotesi peregrina che per il momento non merita di essere discussa.
Se state frequentando i Social Network negli ultimi giorni vi sarete sicuramente imbattuti nel termine pivot. Si tratta di un’inversione di rotta da parte della banca centrale, in questo caso Fed, complice il fatto di essersi accorta di aver già rotto qualcosa.
Anche nel caso in cui l’intervento a commento del rialzo dei tassi dovesse confermarsi come dovish, ovvero accomodante per le prossime tornate, è difficile pensare di poter parlare di pivot. Riteniamo che chi lo stia invocando già da ora pecchi un po’ di ottimismo, anche perché ci sono altri dati che arrivano dall’economia USA che segnalano come ci siano incentivi per Fed per continuare a martellare con rialzi di tassi.
Su tutti il discreto stato di salute del mercato del lavoro, segno che nonostante politiche di rialzi già significative non ci siano stati grossi effetti sul livello di occupazione. Da manuale – e Powell è uno che sembrerebbe seguirlo – sembra ci siano ancora spazi per qualche sortita con ulteriori rialzi.
Per ora tutto lascia immaginare che almeno in relazione a questo tipo di vicende, il mondo di Bitcoin e delle criptovalute non potranno che seguire la traiettoria degli asset di rischio, nonostante questo comparto si sia comportato relativamente meglio di quello azionario.
Importante anche ricordarsi che in prossimità dell’annuncio potranno esserci degli scossoni importanti in termini di prezzo, che suggerirebbero a chi non ama questo tipo di contesti di non operare sui mercati. Per tutti gli altri ci sono gli strumenti più interessanti e più utili per fare questo tipo di attività, come quelli offerti da Capital.com – vai qui per richiedere un conto con INTELLIGENZA ARTIFICIALE – per un intermediario che offre 140+ cripto asset inseriti in una piattaforma con accesso a MetaTrader 4, TradingView e anche al WebTrader con intelligenza artificiale per l’analisi.
Nel complesso una situazione che potrebbe dimostrarsi come complessa da leggere, seppur appunto i dati sembrerebbero indicare una tarda serata senza grosse preoccupazioni. Tutto questo a patto che non ci siano sorprese, dettate vuoi dalla politica, vuoi da dati in possesso di Fed ma che non sono ancora di pubblico dominio.
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