Le quotazioni di Binance Coin (BNB) hanno goduto a partire dal 21 ottobre scorso di un imperioso ritorno della pressione rialzista. I prezzi sono passati da 263.84 a 337.78 in poco meno di 10 giornate, con un guadagno di poco superiore al +28%. I problemi però, almeno da un punto di vista tecnico, cominciano adesso.
Come possiamo verificare su grafico a candele daily, i massimi del 31 ottobre scorso sono infatti stati raggiunti a contatto con un’ampia e vigorosa area di resistenza di medio periodo, area da cui riteniamo probabile adesso un aumento progressivo della pressione ribassista. Alcune prese di beneficio sono in verità già scattate nel corso delle ultime due giornate, durante le quali BNB ha subito una flessione del 6.50% circa.
E’ possibile che il recente rialzo di BNB sia stato dovuto anche alle novità annunciate pochi giorni fa, in merito ad un progetto-pilota di cui è protagonista in Kazakistan. Ma cos’è esattamente Binance Coin? E’ la criptovaluta sviluppata da uno dei più popolari exchanges del mondo: Binance. Come molte criptovalute, opera utilizzando la tecnologia blockchain e può essere archiviata in portafogli digitali. Il suo utilizzo principale è come utility token per completare transazioni e pagare commissioni sulla piattaforma Binance, con sconti offerti a chi la utilizza al posto di altre valute. Oltre a questa pratica funzione, BNB può anche essere acquistato e venduto come investimento.
Similmente al Bitcoin, BNB ha un modello di offerta limitata, con una fornitura totale di poco meno di 200 milioni di monete. A cadenza trimestrale, parte delle monete in circolazione viene “bruciata” per ridurre la fornitura complessiva. Riducendo periodicamente l’offerta a parità di domanda, i prezzi di BNB teoricamente dovrebbero mantenere un’impostazione rialzista di fondo.
Su grafico a barre da 30 minuti possiamo ottenere una maggiore precisione nell’individuare i livelli tecnici principali, che fungeranno da riferimento operativo per le prossime 5-10 giornate. Siamo in presenza di un segnale ribassista, per cui ci interessa in particolare la disposizione delle resistenze, che sono fissate adesso a 324.4/326.2 ed a 338.3/340.5.
Tecnicamente, le resistenze sono i livelli ove si suppone stiano concentrandosi adesso i venditori. Costituiranno quindi altrettanti probabili punti di ripartenza del ribasso in caso di nuovi recuperi, soprattutto se entro mercoledì prossimo, 9 novembre. Le proiezioni considerano attivo un target ribassista a 290.0/291.7, posto in coincidenza con un forte livello di supporto. Dopo il suo raggiungimento dovremo attendere segnali dai prezzi prima di aggiornare l’analisi. Si potrebbero infatti ricreare le condizioni per un nuovo rialzo.
Il segnale tecnico è short su test delle resistenze, in ogni caso da rilevazioni non inferiori a 321.8. Lo scenario descritto verrebbe annullato solo nell’eventualità di rottura della seconda resistenza, mediante una chiusura su grafico a 30 minuti superiore a 340.5. Possiamo anticipare che, in caso di stop al segnale ribassista, il livello di verifica immediatamente superiore sarebbe localizzabile a 357.3/359.3. Quando sono le 17.54 CET di mercoledì 2 novembre, BNB viene scambiato sui migliori exchanges mondiali a 323.21 dollari, in leggero calo (-0.15%) su base giornaliera.