Le quotazioni di BitCoin Cash (BCH) questa settimana hanno conseguito di estendere fino a quota 122.00 il recupero che era cominciato dai minimi del 13 ottobre scorso a 102.07. I prezzi sono riusciti quindi, nelle ultime 20 giornate, a guadagnare circa un 1% in media al giorno nel rapporto contro dollaro USA.
Si tratta di un recupero che, tuttavia, rischia di non essere sufficiente ad innescare una ripresa “continuativa” del rialzo. La crescita dei valori si è infatti arrestata poco prima del raggiungimento di alcune interessanti resistenze, che sono rintracciabili su grafico a candele giornaliere, a ridosso della linea dei 125 dollari.
A completamento del quadro, dobbiamo evidenziare che la medesima candela che ha prodotto i massimi di periodo, quella del 2 novembre, si è conclusa con la formazione di un pesante segnale di indecisione da parte del mercato. Riteniamo che tale indecisione possa condurre a breve ad una ripartenza delle vendite.
Bitcoin Cash è una sorta di biforcazione della criptovaluta originale Bitcoin. E’ stata lanciata nel 2017 allo scopo di risolvere i problemi di scalabilità e aumentare la rapidità delle transazioni all’interno della rete Bitcoin. Bitcoin Cash consente infatti un’elaborazione delle transazioni più rapida e commissioni inferiori rispetto al Bitcoin originale.
Una delle caratteristiche principali di Bitcoin Cash è la sua dimensione del blocco più grande, che consente l’elaborazione più efficiente delle transazioni. La natura open source di Bitcoin Cash è garanzia di continui miglioramenti e aggiornamenti, che mantengono l’ecosistema di questa crypto alla pari con quello delle altre valute digitali in termini di progressi tecnologici.
Alcuni sostenitori del Bitcoin originale sono dell’idea che l’aumento delle dimensioni dei blocchi sacrifichi i principi decentralizzati a favore degli interessi aziendali. Nonostante queste posizioni “ortodosse” all’interno della comunità delle criptovalute, Bitcoin Cash continua a essere una scelta di investimento popolare fra coloro che cercano alti livelli di throughput delle transazioni e commissioni basse. Qui abbiamo riassunto alcuni consigli pratici per chi fosse interessato ad operare su BCH.
Su grafico a barre da 30 minuti possiamo constatare la formazione di ampi saliscendi dei prezzi subito dopo il raggiungimento del picco del 2 novembre. Le resistenze di breve periodo sono individuabili a 118.60/119.10 ed a 123.25/123.85. Si tratta dei livelli ove si stanno presumibilmente concentrando in questa fase i venditori. Entrambi costituiranno, quindi, punti di probabile ripartenza del ribasso in caso di nuovi recuperi.
Le proiezioni legittimano aspettative di arretramento fino a 107.95 e 105.80. Il segnale tecnico è short su nuovi test delle resistenze, in ogni caso da rilevazioni non inferiori a 116.90; questo, allo scopo di intervenire solo quando il rapporto rischio/beneficio risulti il più possibile a nostro favore. Lo scenario verrebbe annullato e rivisto solamente nell’eventualità di rottura della resistenza principale, mediante una chiusura su grafico a 30 minuti superiore a 123.85. Quando sono le 14.21 CET di giovedì 3 novembre, BCH viene scambiato sui migliori exchanges mondiali a 115.61, in guadagno del +1.78% su base giornaliera.
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