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Anche Coinbase pronta a lanciare il trading con margine sulle criptovalute

6 anni fa
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BitMEX, Binance, Coinbase: una lotta a tre per essere il brand di riferimento tra gli exchange di criptovalute, per ottenere quella posizione di leader stabile di mercato che ancora non è chiaramente assegnata.

BitMEX è stato per molto tempo l’unico exchange a consentire ai suoi clienti di fare trading di criptovalute sfruttando la leva finanziaria. Nei giorni scorsi Binance, con la sua versione 2.0, ha risposto. Ora anche Coinbase è al lavoro per raggiungere i due concorrenti, in un altro sforzo per la supremazia.

In questo preciso momento Coinbase può ancora approfittare dell’ondata di cattive notizie piovuta su Binance in occasione dell’ultimo attacco informatico. L’exchange rivale è riuscito a proteggere i fondi dei clienti, ma ha comunque dimostrato di essere vulnerabile.

BitMEX il 19 maggio ha raggiunto un nuovo record di transazioni avvenute sulla piattaforma, con oltre 10 miliardi di dollari di controvalore delle transazioni. Ora è il turno di Coinbase, per far parlare di sé nuovamente in modo positivo.

Perché è così importante

Per capire la portata di queste introduzioni dobbiamo fare un passo indietro, chiarendo cosa sia il trading con margine. Detto anche “leva finanziaria“, è un modo per amplificare il potenziale del capitale dei clienti. Prendiamo in esame una leva finanziaria di 1:10. Questa implica che per ogni euro depositato sul nostro account potremo comprarne e venderne 10.

Se abbiamo 1.000 euro sul nostro account, potremo aprire posizioni da 10.000 euro. I 1.000 euro sul nostro account vengono dati a garanzia, quindi nel caso in cui le nostre perdite dovessero superare i 1.000 euro la posizione verrà chiusa in automatico. Se invece le nostre operazioni daranno profitti, questi saranno 10 volte maggiori.

La leva finanziaria è direttamente connessa ai volumi di transazioni che avvengono su un exchange.

Se Coinbase dovesse offrire una leva di 1:5, dal giorno dopo il volume di transazioni potrebbe potenzialmente quintuplicare; un aumento esponenziale della rilevanza dell’exchange sul mercato, sebbene con lo stesso numero di clienti avuto fino al giorno prima. Significa anche incassare maggiori commissioni, perché queste vengono calcolate su cifre cinque volte più alte.

Per un exchange, il fatto di consentire il trading con margine è una grande pietra miliare: BitMEX ha costruito una fortuna su questa caratteristica nel corso del tempo, ed ora sembra arrivato il momento di pareggiare i conti.

Le implicazioni sul settore delle criptovalute

Per il settore delle criptovalute sarebbe positivo che tutti gli exchange consentissero di fare trading sfruttando la leva finanziaria. Questo perché i piccoli investitori, che hanno meno capitali, potrebbero pesare molto di più sul volume totale di transazioni avvenute nell’arco di una giornata.

Gli exchange, per contro, avrebbero molta meno liquidità sotto forma di criptovalute perché dovrebbero prestare questa liquidità a chi apre posizioni con margine. Questo implica un minore impatto delle whales sui mercati, ed un maggiore impatto dei piccoli risparmiatori.

Dal momento in cui quotidianamente si sente parlare di come le grandi realtà del settore influenzino i prezzi con le loro transazioni multi-milionarie, non potrebbe essere che una deriva positiva.

Adesso gli occhi sono puntati su tutti gli altri grandi exchange, in particolare quelli asiatici, per scoprire quale sarà il prossimo brand ad adottare la stessa politica.

Alessio Ippolito

Imprenditore digitale e giornalista - mi occupo di business online dal 2008. Sono il founder della ALESSIO IPPOLITO S.R.L., società proprietaria della testata Criptovaluta.it e del noto giornale finanziario TradingOnline.com, di cui ne sono anche il direttore responsabile.

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