Altre novità che arrivano da quella che sarà una causa definitoria per tutto il movimento cripto. Parliamo dell’azione legale mossa da SEC contro Ripple, una causa che secondo l’avvocato James K. Filan, che sta seguendo molto da vicino l’intero procedimento, potrebbe avere ormai una data definitiva per il giudizio finale.
Si tratterebbe del 31 marzo come data ultima, per un evento che secondo molti, nel caso di chiusura positiva dell’intera faccenda per Ripple Labs, potrebbe anche fare da booster per $XRP. E quindi un evento che tutti gli investitori in $XRP, presenti e futuri, stanno aspettando.
Una situazione che finalmente dunque volgerebbe al termine. E potremmo prepararci a fare trading oppure investimenti di lungo periodo su questa specifica questione anche con la piattaforma sicura eToro – vai qui per ottenere il tuo conto gratuito con il top degli STRUMENTI e anche con il TRADING AUTOMATICO – per un intermediario che ci permette di investire su 78+ asset del mondo cripto e anche di ricorrere a strumenti unici fintech per l’analisi e anche per la gestione degli ordini.
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Si tratterebbe di un passo in avanti di estrema importanza per Ripple e più in generale per tutto il comparto delle criptovalute, un comparto che non potrebbe che giovarsi in modo concreto della fine di una causa che ormai si protrae da troppo tempo e che ha avuto degli effetti catastrofici anche sul prezzo di $XRP.
Una causa che tra le altre cose sarà importante per tutto il comparto, perché potrebbe essere la tanto attesa parola FINE sulla regulation by enforcement, tecnica utilizzata da SEC per effettuare scorribande nell’intero comparto cripto, in assenza di norme chiare. E spesso con intenti punitivi sul settore anche quando da punire in realtà c’è ben poco, come nel caso di Ripple. Una situazione che pertanto dovrebbe essere seguita anche da chi non ne vuole sapere nulla di Ripple e magari nutre per questo protocollo anche della – ragionevole – antipatia.
Non ancora, anche se in genere l’avv. James K. Filan ha sempre indovinato le sue previsioni, anche temporali. Tale data farebbe il paio anche con quanto già confermato da Brad Garlinghouse, leader di Ripple, che ha indicato nella prima metà del 2023 il frame temporale all’interno del quale la causa di SEC sarebbe giusta al termine.
Perché permetterebbe a Ripple, sia nel caso di conclusione positiva che in caso di conclusione negativa, di tornare a fare affari negli USA senza preoccupazioni. E dunque ad allargare le sue operazioni commerciali anche nel paese più rilevante sotto l’aspetto economico.
E gli permetterebbe anche di tornare ad essere listato presso tutti i maggiori exchange che sono presenti negli Stati Uniti, allargando di molto la base di potenziali investitori.
È inoltre una causa importante per tutto il settore, perché più di altre sarà capace di definire i veri confini dell’azione di SEC, una SEC che nel tempo si è fatta sempre più aggressiva nei confronti del mondo delle criptovalute e degli operatori e delle società più in vista.
Per quanto dunque in molti ritengano Ripple una sorta di estraneo all’interno del mondo cripto e Bitcoin, sarà comunque da fare il tifo per una conclusione positiva per questo gruppo. Pena il rinforzare atteggiamenti già particolarmente aggressivi da parte della agency.
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